Il Chiostro del Bramante, a Roma, è uno spazio espositivo che si prefigge l’obiettivo di rendere l’arte fruibile a tutti. Al suo interno si susseguono installazioni temporanee al fianco di mostre permanenti. Al momento possiamo trovare l’Outside Exhibition, la collezione permanente del Chiostro, e la mostra Emotion, l’arte contemporanea racconta le emozioni. Scopriamole insieme.

Chiostro del Bramante: la storia e gli spazi

Il Chiostro del Bramante è uno stupendo esempio di architettura rinascimentale a Roma, realizzato da Donato Bramante intorno al 1500.

Chiostro del Bramante
Chiostro del Bramante

Il Chiostro venne eretto su uno schema quadrato, composto da due ordini sovrapposti: un portico con quattro archi per ogni lato e pilastri in stile gotico, e un loggiato superiore in stile composito, con pilastri e colonne.

Nel 1996 l’associazione DART – Chiostro del Bramante si è occupata di riqualificare l’edificio e adibirlo a spazio museale ed espositivo.

Al suo interno, oltre agli spazi espositivi, troviamo una caffetteria bistrot e un bookshop. Alcuni degli spazi vengono utilizzati per eventi esclusivi.

Al momento possiamo ammirare la collezione permanente dell’Outside Exhibition e la mostra Emotion, l’arte contemporanea racconta le emozioni.

Ouside Exhibition – collezione permanente

La collezione permanente del Chiostro del Bramante racchiude le opere di diversi artisti, nazionali e internazionali, e vuole presentare gli spazi in una vesta nuova, completamente rinnovata.

Chiostro del Bramante
Chiostro del Bramante

Nella collezione permanente troviamo le opere di: Ian Davenport, famoso per le opere astratte, la tecnica del dripping e l’uso vibrante del colore, Alfredo Jaar, famoso per affrontare temi scottanti come la politica e le problematiche sociali.

E ancora: Michelangelo Pistoletto, con le sue opere d’arte povera che sfidano le convezioni artistiche tradizionali, stimolando la riflessione, e Fallen Fruit, il collettivo formato da David Allen Burns e Austin Yong. Questi ultimi si sono concentrati a esaltare l’amore universale e a celebrare la città eterna dove il Chiostro ha sede.

Emotion. L’arte contemporanea racconta le emozioni

La mostra temporanea che possiamo troviamo negli spazi espositivi del Chiostro del Bramante prende il nome di Emotion. L’arte contemporanea racconta le emozioni, e terminerà il prossimo 29 settembre 2024.

La verità non è mai un traguardo ma un lungo e accidentato percorso che non può escludere gli errori e gli inganni. Ogni verità si accompagna al proprio inganno, Abele al suo Caino, ogni esistenza al suo peccato originario.

Verità e inganno sono fratelli siamesi che non si possono separare e l’arte è il metro del loro confronto. Sono gli artisti che agiscono in tale territorio e sono loro che accendono il brivido dell’emozione. Emotion è un dialogo fitto e inatteso fra verità e apparenza, è il segno di un confronto guidato dalla sorpresa e dall’emozione” – Danilo Eccher, curatore della mostra.

Chiostro del Bramante: gli artisti della mostra

In Emotion troviamo le opere di più di venti artisti, i quali trasportano il visitatore in un viaggio attraverso le emozioni: dalla sorpresa, alla confusione, al desiderio, la gioia, la paura, l’attesa, l’angoscia, la felicità, l’orgoglio, l’eccitazione, la nostalgia, l’ammirazione, il sollievo, la tranquillità e l’imbarazzo.

Emotion. L'arte contemporanea racconta le emozioni
Emotion. L’arte contemporanea racconta le emozioni

Tra le opere che possiamo trovare vi è quella Carsten Holler, un fungo alto tre metri che apre le porte della mostra. C’è poi Luigi Mainolfi, che ci porta ad ammirare le sue altissime figure disposte su un pavimento di oceano, e Piero Pizzi Cannella, con le sue cattedrali immaginarie.

Troviamo poi l’opera interattiva di Alessandro Sciaraffa, con rifrazioni luminose e sonore dell’aurora boreale, la video installazione di Masbedo, che rappresenta una foresta stregata, e i ludoscopi di neon di Paolo Scirpa.

E poi, ancora, i prismi scomponibili che creano l’universo di colori dell’artista coreana Kimsooja, il microcosmo onirico di Tony Oursler, i Supereroi di Adrian Tranquilli, le architetture di cartone di Eva Jospin, e tanto altro ancora.