Dopo ben 15 anni dall’ultimo cambiamento, Pepsi ha deciso che era l’ora di fare un bel rebranding. E così prende vita un nuovo set visivo che attinge a piene mani alle prime versioni del logo. Una ventata nostalgica quella che celebra il 125esimo anniversario del brand. Il design è stato creato completamente in-house, consultando sì diverse agenzie ma senza dislocare il progetto.
Il concetto è quello di riprendere i due loghi che hanno reso famoso il marchio dal 1950 fino al 1997. Alla faccia del minimalismo che va tanto di moda ora, il look diventa molto più “strong” e i dettagli vengono accentuati al massimo. Il font, custom, diventa così tutto maiuscolo e massiccio, con un logo molto più imponente del solito. D’altra parte, i colori si fanno più forti ma meno brillanti e compaiono due nuove gradazioni per le lattine: il blu elettrico e il total black.
Pepsi e il ritorno alle origini
Il nuovo logo di Pepsi è un vero e proprio ritorno alle origini che asseconda il sentimento nostalgico dei consumatori di una certa età. Secondo una ricerca condotta proprio dall’azienda, il “Pepsi Globe” risultava un po’ vuoto senza la scritta “Pepsi”. La famosissima sfera rossa, bianca e blu rimanda immediatamente al brand, sì, ma aveva bisogno di un tocco in più. E così torna lo stampatello dei bei vecchi tempi andati, con il marchio in bella vista. Il font utilizzato è unico e creato appositamente per il logo che, in questo modo, è ancora più immediato del globo. Lo stesso Pepsi Globe cambia un po’, con i colori che diventano molto più forti visivamente ed un bordino nero in grado di far risaltare il tutto.
Le influenze sono palesemente quelle del logo del 1962 e di quello del 1990. È proprio in questi anni, infatti che Pepsi cola diventa semplicemente “Pepsi” e la scritta viene inserita all’interno della striscia bianca del globo. Inizialmente, infatti, il logo dell’azienda era il tappo di una bottiglietta di vetro, ma l’iconografia non era destinata a durare vista la velocissima ascesa delle lattine. Dopo il 1990, i colori si vanno sempre più schiarendo e la scritta Pepsi esce dal disegno, accompagnandolo lateralmente o in alto. Almeno fino ad oggi.
Un rebranding in linea con l’identità
Erano quasi tre anni e mezzo che qualcosa bolliva in pentola, secondo il CMO della Pepsi. L’identità visiva del logo non rispecchiava più il carattere dell’azienda e questo iniziava ad avere effetti negativi. I colori pastello e la scritta in minuscolo, per quanto in linea con la moda, non trasmettevano il carattere deciso ed energico del marchio. Inoltre, il Pepsi Globe affiancato dalla scritta non era esattamente pratico per tutti i formati, in particolare quelli digitali e, ovviamente, le lattine.
In questo ragionamento non poteva mancare anche l’influenza del grande rivale di Pepsi, Coca-Cola. I due marchi si contendono il mercato delle bibite frizzanti sin dai loro albori, contando su un equilibrio più che mai precario. Questo equilibrio si basa principalmente sul settore di preferenza, verso il quale sono puntati tutti gli sforzi pubblicitari. La Coca-Cola ha come pubblico di riferimento la famiglia: basti pensare a tutti gli spot sul Natale o alle pubblicità annuali che hanno come centro nonni, genitori e figli. La Pepsi, invece, punta tutto sui giovani. Ed è per questo motivo che il suo logo si fa forte, deciso. Dei cerchi concentrici che ricordano la forza o le onde sonore accompagnano le lattine e i colori diventano elettrici.
Pepsi senza zucchero, il prodotto di punta
Un altro punto cardine di questo nuovo rebranding è sicuramente il concetto di zero zuccheri. Avendo come pubblico di riferimento i giovani, diventa più che mai importante per la Pepsi dare l’idea di qualcosa di più “sano”. La GenZ, il target di riferimento attuale, nonché il più difficile da conquistare, infatti è sempre più attento all’alimentazione. In questo caso, al bere. Con questa nuova identità visiva, Pepsi cerca di allontanarsi il più possibile dall’associazione con lo zucchero.
Per questo motivo, Pepsi Max, la versione sugar-free della Pepsi, diventa il perno del piano di crescita dell’azienda. E così diventa sempre più predominante il colore nero, associato già alla versione zero sugar, oltre che molto più facile da posizionare visivamente. La palette di colori cambia e si adatta a questa scelta, puntando sul blu elettrico e un rosso acceso che spiccano incontrovertibilmente.