Lo storytelling è la capacità di narrare, raccontare la storia di un brand, di un prodotto, di un servizio. Un racconto, in un mondo che ha dimenticato l’emozione della narrazione, un mondo dove tutto ciò che conta è il primo impatto visivo. Eppure in questo mondo sta rinascendo il piacere per un semplice breve racconto. È il modo che ha una società per presentarsi, per mostrarsi al grande pubblico più vulnerabile e empatica, più umana.
Lo storytelling non è un semplice raccontare, ma è la narrazione di storie che insieme creano la propria identità, il saper comunicare qualcosa attraverso la narrazione.
Cos’è lo storytelling per un azienda?
Un azienda che vuole proporsi attraverso lo storytelling vuole aprirsi al pubblico e comunicare i propri valori, la propria missione e la propria visione su determinati argomenti. Nel caso specifico dell’azienda prende il nome di corporate storytelling.
Raccontarsi può davvero fare la differenza. Può far sapere quale sono i valori di un marchio e cogliere quella connessione tra il cliente e la corporazione che sembra impensabile. Non solo attraverso quello che è il brand di per sé, ma anche attraverso le persone che ogni giorno vivono l’impresa dall’interno. Solo così si scioglierà quel velo di mistero che c’è dietro un marchio e far capire al grande pubblico che ci sono persone in fermento che ogni giorno lavorano affinché questo migliori sempre più.
Non abbiamo ancora ben chiaro cose è lo storytelling? È ciò che si nasconde dietro la famosa pagina di ogni sito web “Chi siamo”. Sembrerà banale ma raccontarsi, raccontarsi davvero, farà si che si instauri un solido e duraturo rapporto di fiducia.
Visual Storytelling
Con l’avvento dei social network, tuttavia, si è diffuso un altro modo di fare narrazione e le aziende e i brand hanno iniziato a raccontarsi in maniera differente. Il visual storytelling è la capacità di raccontare storie attraverso le immagini.
“Con il termine visual storytelling si indica quel processo di costruzione ed organizzazione della narrazione di un racconto che fa uso delle immagini come mezzo espressivo”.
Le parole hanno sempre il loro effetto, raccontarsi attraverso lo scorrere fluido e inesorabile di pensieri scritti nero su bianco rimarrà coinvolgente per sempre. Tuttavia in molti oramai richiedono un’empatia molto più veloce e diretta, quella dell’immagine. È così che il visual storytelling diventa essenziale per un brand che vuole crearsi un’immagine.
Si tratta di immagini, disegni, grafici, animazioni ma anche brevi video, tutto ciò che visivamente può aiutare a raccontare la storia che si ha voglia di far conoscere al pubblico.
La storia che funziona
Ci sono grandi aziende che ci hanno mostrato che lo storytelling funziona e anche molto bene. Non si tratta solo di parlare di sé e di raccontare la storia dell’azienda o magari della famiglia da cui è nata. Si tratta di entrare nelle case di chi ci ascolta e diventare amici.
A mostrarci il potere della narrazione è stato, ad esempio, Bauli, che da anni è diventato sinonimo di Natale. Infatti l’azienda non ci ha solo raccontato di sé stessa e spiegato la sua storia, ma ci ha anche chiesto di noi. “A Natale puoi fare quello che non puoi fare mai…”, e tu a Natale cosa puoi fare?
Una semplice storia raccontata bene, attraverso pubblicità, hashtag e addirittura un’app per inviare gli auguri di Natale, e adesso non esiste che Bauli nel Natale italiano.
Ma ovviamente non è l’unico ad aver fatto dello storytelling la sua arma vincente. Ikea, per esempio, continua a raccontarci divertenti storie ogni giorno più coinvolgenti e vere, da far credere che il signor Ikea, alla fine potrebbe benissimo essere il nostro vicino di casa.
Non bisogna mai sottovalutare il potere della narrazione e chiunque voglia creare un brand dovrebbe saperlo, perché accanto al logo, lo storytelling è il nostro bigliettino da visita numero uno.