Scopriamo insieme cos’è il festival diffuso, un festival che non interessa un singolo luogo, ma tutto il territorio, e gli eventi ai quali possiamo assistere nel nostro paese.
Cos’è il festival diffuso
Un festival che abbraccia un territorio intero, una città, una regione e, tal volta, anche un intero stato o il mondo intero. Questo è il concetto alla base del festival diffusi.
Negli ultimi anni questo concetto si sta diffondendo sempre di più e molti eventi ne sono partecipi, talvolta anche inconsapevolmente.
Uno dei teatri principali di questo tipo di eventi è Milano che, con le sue “weeks” porta un singolo evento in diversi angoli della città.
Il papà di tutti i festival diffusi è, forse, proprio il Fuorisalone di Milano, che sta ampliando sempre di più l’evento. Non ci si limita più, infatti, ai soli quartieri del design, ma gli eventi, le esposizioni, i workshops, ecc, stanno raggiungendo ogni angolo della città, anche le aree più periferiche.
Il Fuorisalone stesso è stato un fautore inconsapevole del festival diffuso, che è sorto come naturale evoluzione dell’evento.
Il Festival diffuso è grande. “È grande non solo per i parametri tradizionali come lo sfarzo o il budget o la risonanza mediatica dell’evento, ma anzi, all’opposto, sono grandi per la capacità di coinvolgimento enorme e trasversale di un intero territorio, con un pubblico popolare di grandi numeri ottenuto incredibilmente con uno sforzo organizzativo e produttivo decisamente minore rispetto ad altri tipi di grandi eventi” – Andrea Minetto.
Fuori: il Festival diffuso dell’Emilia Romagna
Uno dei festival diffusi da vedere è il Fuori, il festival diffuso della regione Emilia Romagna. L’evento di quest’anno si è tenuto lo scorso giugno, ma guardiamo già all’evento del 2024.
Il festival ha visto performances, azioni, installazioni e talk, distribuiti su tutto il territorio, a Bologna, ma non solo.
“L’immagine che ho sempre in mente è la piazza. Mentre parliamo, ora, attorno accade tutto il resto, chiunque passa porta il proprio mondo, c’è rumore, campane, autobus. Mi emoziona molto la possibilità di aggiungere a uno spazio pubblico un segno che non prova a essere dominante, né cancella la presenza degli altri e il segno degli altri usi, in una negoziazione continua di usi e di valore simbolico” – Silvia Bottiroli, curatrice di Fuori.
Festival diffusi a Roma
Nella capitale si susseguono diversi festival diffusi.
Innanzitutto parliamo di Roma Diffusa, l’evento prossimamente in scena nella capitale, dal 28 settembre fino al 1° ottobre. Roma diffusa racconta la Roma odierna e non la “solita” città eterna della quale si parla. Roma diffusa parla dei quartieri di oggi, dei cittadini di oggi.
Essa apre i cortili solitamente chiusi al pubblico, le case private, le botteghe degli artigiani, le gallerie d’arte e gli studi privati. Si susseguiranno workshop, performances, tour, potremo ammirare installazioni artistiche, come Ultranaturae e Chloe Arrouy, fare degustazioni e, addirittura, farci scrivere una poesia.
“Roma città eterna – odierna”.
Il secondo festival della capitale di cui vogliamo parlare è il Festival Diffuso della Fondazione Teatro di Roma, i cui eventi si dividono tra il Teatro Tor Bella Monaca, la Biblioteca Quarticciolo e il Teatro del Lido.
Nel primo potremo al concerto Mille Corde. Nel secondo alla Rustica X Band. Infine, nel terzo a due spettacoli: Chi? e Femminile Migrante.
Una boccata d’Arte
Una boccata d’Arte è un festival che coinvolge 20 artisti in 20 diversi borghi d’Italia, uno per ogni regione: come Cetara, in Campania, Rocca Sinibalda, nel Lazio, Belvì, in Sardegna, o Gardone Riviera, in Lombardia.
Jacopo Benassi, di Gardone Riviera, ha realizzato per l’edizione di quest’anno la Serenata Agitata. A Rocca Sinibalda, invece, possiamo ammirare il progetto di Laetitia KY, Follow The Braid, il cui tema è la metamorfosi.
L’edizione di quest’anno, iniziata il 24 giugno scorso, terminerà il prossimo 24 settembre.