Per ottenere una buona presentazione grafica le cose a cui pensare sono diverse. Troppo spesso si vedono progetti di comunicazione o siti internet creati senza un senso grafico logico: ci sono immagine poco attinenti, testi scritti male e completamente disallineati, insomma manca una linea di costruzione. Oggi vediamo insieme le 5 regole per dare vita allo sviluppo grafico del vostro brand o comunicazione aziendale.
5 regole d’oro, che ti fanno guadagnare punti
Vuoi che il tuo brand sia ben riconoscibile? Il primo punto è progettare, programmare e creare con coerenza. Senza coerenza, non c’è identità. Ecco perché la prima delle 5 regole per una buona progettazione grafica è proprio creare un ponte tra immagine visiva ed essenza aziendale.
Trovare l’immagine che ti rappresenti e rappresenti il tuo messaggio farà sì che il tuo target di riferimento non ti confondo mai con altri, ma soprattutto farà in modo che il tuo know how venga ben rappresentato.
Per trovare il fil rouge che creerà la tua brand o corporate identity ti serviranno una pallette colori, 3 font per la scrittura e un buon copywriter (anche avere un webmaster e/o un web designer al tuo fianco non guasterebbe). La pallette dovrà racchiudere in sé 3, massimo 4 colori, che ti rappresentino o che rappresentino ciò che fai.
I font invece dovranno appartenere tutti alla stessa famiglia. Questo aspetto darà conformità al testo e ti permetterà di costruire una grafica leggibile e trasparente.
Regola numero 2: Sii leggibile!
Abbiamo appena parlato di quanto sia importante scegliere pochi ma buoni font che possano raccontare visivamente il messaggio descritto da un testo. In questo caso entra in gioco il fattore leggibilità. Infatti, un font può essere particolarmente bello e artistico, ma se non è leggibile non sarà in grado di trasmettere il tuo messaggio.
Se il font non è leggibile o non rende leggibile il testo, potresti perdere l’attenzione del tuo pubblico. Per questo motivo quando scegli i tuoi font dovrai considerare il segmento demografico con cui ti vai ad interfacciare. Assicurati che il font corrisponda a ciò che vuole rimandare in termini di sensazioni il tuo brand: ci deve essere sintonia con il pubblico di riferimento.
La seconda delle 5 regole per una buona presentazione grafica prevede quindi un’analisi del pubblico con successiva analisi visiva di come parlare a questo pubblico. Se ti rivolgi, ad esempio, ad un pubblico di età media avanzata, ricorda di scegliere una dimensione in pixel piuttosto grande. Questo agevolerà loro la lettura e aumenterà la visibilità, oltre che l’esperienza utente.
Tra le 5 regole, c’è la combinazione colori
Nel primo paragrafo del nostro articolo vi abbiamo accennato a quanto sia importante avere una pallette colori ben strutturata, che mi rappresenti un rappresenti bene ciò che fate. La terza delle 5 regole per una buona presentazione grafica impone quindi che ci sia coordinazione e combinazione tra i colori della pallette.
Dovrai assicurarti di scegliere colori che si completano a vicenda, colori che possono essere sovrapposti tra loro e che non rendono le parole dei testi confuse e poco chiare. Se c’è una discordanza tra due o più colori, l’attenzione dello spettatore cadrà perché l’occhio avrà difficoltà non solo a leggere ma anche a comprendere visivamente cosa c’è scritto nel testo.
Un esempio valido è sempre quello di utilizzare colori complementari, come il giallo e il viola. Puoi usare una luce in contrasto per metterli entrambi in evidenza o lasciare che il più scuro esalti i più chiaro. Per capire meglio di cosa stiamo parlando, potete cercare qualche informazione online sulla ruota dei colori.
Numero 4: la proporzione tra grafica e testo
Non allungate o restringete mai le immagini! Questa una delle 5 regole d’oro per una buona presentazione grafica. Allungare un’immagine vuol dire distorcerla dalla forma originale. Anche se l’attenzione dello spettatore potrebbe essere attratta comunque da un brutto design, completamente sconvolto nelle dimensione, alla fine lo spettatore deciderà di non scegliervi, proprio perché c’è qualcosa di strano.
La sensazione che un’immagine allargata o ristretta provoca è quella di un senso di disagio, non proprio piacevole. Se poi l’immagine non è proporzionata al testo, ancora peggio. Gli occhi di chi guarda non possono fare a meno di cercare cosa c’è che non va, di cercare la proporzione. Questa ricerca stanca l’occhio e l’attenzione si sposta su altro (o meglio su altri).
Ultima delle 5 regole: attenzione ai pixel
Ed eccoci arrivati a parlare dell’ultima delle 5 regole per una buona presentazione grafica. In realtà di regole ce ne potrebbero essere ancora altre, ma quelle di cui vi abbiamo parlato oggi sono quelle alla base di una buona comunicazione del proprio brand da un punto di vista grafico.
Quest’ultima regola tratta delle immagini basate su raster. Attenzione: potreste avere problemi di pixelizzazione. Un esempio è quello delle immagini che vengono modificate su Adobe Photoshop. Se l’immagine una volta modificata si troverà ad avere un numero di pixel inferiore o maggiore all’originale, la sua risultante potrebbe essere pessima (e poco responsiva).
Se non state cercando un modo per evitare problemi di questo tipo, vi consigliamo di utilizzare immagini in formato vettoriale, perché manterrete la loro nitidezza. Per creare questo tipo di immagini potete utilizzare Adobe Illustrator.