Le criptovalute, la blockchain e tutto ciò che ruota attorno al magico mondo delle monete digitali sono divenuti un fenomeno che ha spopolato negli ultimi anni. Attorno ad essi gira un intero mondo intangibile, ma non per questo invisibile. Sebbene questo denaro non esista realmente e non si possa toccare con mano, non vuol dire che non debba essere curato nell’aspetto. Alla fine è proprio quello che conta, in un mondo che non esiste nella realtà, ma che lo si può solo guardare attraverso uno schermo, l’aspetto.
La storia della moneta digitale
Prima di parlare di come queste siano state disegnate e immaginate visivamente cerchiamo di capire cosa esse siano in realtà. Se ne è parlato molto negli ultimi anni eppure ancora aleggia un velo di mistero attorno ad esse.
Le criptovalute sono denaro digitale, che non esiste fisicamente e che, per lo più non si basa su beni fisici. Non viene emesso da autorità superiori e non può essere posseduto materialmente. Tutto ciò lo rende si volubile, ma anche sicuro e non falsificabile.
Le monete digitali derivano dalla tecnologia della blockchain, uno strumento digitale che consente di effettuare transazioni.
La prima criptovaluta fu emessa nel 2004 ed era il Bitcoin. Oggi esistono più di 2000 diverse criptovalute.
Il design delle criptovalute
Ovviamente questo denaro ha bisogno di un design accattivante e intrigante. Per lo più si è scelto di rappresentarle con le fattezze di monete reali, anche se queste non esistono.
Il design del Bitcoin, ad esempio, non è risultato essere tra i migliori. Magari è considerato scontato e minimale, ma va considerata una cosa importante. All’epoca era unico, non aveva rivali. Senza concorrenza poteva contare sulla sua unicità e non richiedeva particolari strategie di marketing visive.
Con il tempo la concorrenza è aumentata ed è iniziata la guerra al mining. Non stiamo parlando di miniere sporche e buie e di uomini stanchi e costretti a lavorare per ore senza vedere la luce del sole. I minatori odierni sono seduti su una scrivania e la luce del giorno possono vederla tranquillamente, anche perché il lavoro più grande viene fatto dal computer.
La concorrenza ha portato ovviamente anche all’esigenza di distinguersi. Non avendo più il vantaggio dell’unicità le criptovalute hanno dovuto indossare il vestito migliore per attirare le persone.
Forse l’apparenza non è il fattore più rilevante in un mondo dove si fanno investimenti, talvolta anche importanti. Eppure il design fa sempre la differenza, in un modo o nell’altro.
Le criptovalute più importanti
Abbiamo detto che il Bitcoin non aveva rivali e che quindi non ci si è focalizzati più di tanto sul suo aspetto esteriore. Sicuramente tutti quelli che sono venuti dopo non hanno potuto fare a meno di disegnare le loro valute sulle sagome di monete, così come è stato deciso dal capostipite.
Il logo del Bitcoin, con la B tagliata da due linee parallele, ricorda le valute reali come il dollaro $ o l’euro €. Quello della prima moneta digitale è divenuto ormai un logo conosciuto e riconoscibile, quasi al pari di una valuta fisica. Inoltre, si utilizza spesso per indicare le criptovalute in generale. Ma non tutti sanno che il simbolo del Bitcoin non è realmente suo, ma è stato “rubato” a una valuta meno conosciuta, quella del Baht Thailandese. Alla fine, con alcune leggere modifiche il logo, è stato riconosciuto nel 2015 dall’Unicode.
Le criptovalute seguenti hanno optato per loghi più ricercati. Neo, ad esempio, vanta un design accattivante in total green. Neo, che fu la prima moneta digitale lanciata in Cina, volle portare una ventata di novità. Ed infatti, la moneta digitale che si autodefinisce “economia intelligente“, deve il suo nome alla parola greca omonima, Neo, che significa novità.
Neo si è costruito una brand identity moderna e giovanile, all’insegna di quella novità esaltata dal suo stesso nome, con un logo divertente e giocoso che risalta subito in un mondo buio come quello finanziario.
Molto audace, invece, la scelta grafica di Kraken, non solo per il logo, ma per l’intero sito web. Il logo è un kraken a quattro tentacoli, su uno sfondo viola, mentre il sito, è riempito con illustrazioni futuristiche e colori intensi e sgargianti.
Anche qui si è voluto creare un design accattivante che sembra più indirizzare verso un gioco fantasy che verso una criptovaluta.
Altri loghi
Maker DAO, conosciuto anche come MKR, ha un design pulito, semplice ed essenziale, che ha saputo comunque ritagliarsi la sua fetta di spazio in questo mondo spietato, diventato riconoscibile anche senza bisogno di presentazioni. Inoltre, il suo minimalismo lo rende perfettamente adattabile su tutto il sito web, sui device mobili e in spazi anche molto ridotti.
ConsenSys è una società di blockchain, che ha deciso di focalizzare il suo design su un futuro leggermente più dark, con colori scuri e immagini scientifiche, che fanno pensare più a un sito di ricerca che a uno di mining. Ma è proprio questa curiosità che hanno voluto rappresentare a pieni colori. Il loro logo, infatti, è misterioso e lascia un velo di inquietudine. Esso tra le forme geometriche dei cerchi e della spirale, vuole ricordare un buco nero.
Il design delle criptovalute non è affatto facile, questo mondo è ancora visto con sospetto da molti, e l’immagine deve aiutare ad attenuare le paure e ad accentuare la trasparenza.