Ikea cambia logo, ma solo leggermente. Con 400 punti vendita dislocati in tutto il mondo, Ikea è diventata un colosso nel settore dell’arredamento economico (e non solo). Da un’idea nata negli anni 50, il suo fondatore Ingvar Kamprad ha portato nelle case del globo i suoi mobili venduti in kit di montaggio. Ed è stata proprio questa l’idea geniale, abbattere i costi di produzione, vendendo mobili smontati: all’assemblaggio ci penserà poi l’utente.
Ikea e l’innovazione
Ikea cambia logo, ma non solo, infatti in più di cinquant’anni ha cambiato molto, diventando un esempio per gli altri brand. È entrata nel cuore dei suoi clienti non solo per i prezzi competitivi, ma anche grazie ad un design innovativo ma semplice. Un design che si adatta ad ogni casa e ad ogni generazione. Oltre a questo, Ikea ha sempre dato di sé un’idea di grande famiglia. Questo grazie all’introduzione dell’area giochi all’interno dei propri negozi e, successivamente, di aree adibite al cambio e all’allattamento degli infanti. Ma anche la possibilità di provare in loco tutti i mobili, compresi divani e letti, ha avvicinato il brand ai clienti. Creando un mondo dove tutto (o quasi) è permesso, e l’attenzione al cliente è sempre al primo posto.
Un altro motivo per cui Ikea sbaraglia il mercato è senza dubbio la sua capacità di adattamento. Senza paura si adatta e precede le tendenze di mercato, come la nuova idea dei mobili a noleggio. Concetto per noi del tutto nuovo e forse un po’ difficile da mandar giù. Sempre alla ricerca di novità, ha proposto anche mobili ad incastro che non necessitano di utensili per il montaggio, un’idea senza dubbio pratica ed ecologica.
Strategie di marketing innovative
Non mancano strategie di marketing al limite del possibile, che talvolta hanno anche fatto storcere il naso a qualcuno. Dalla pubblicità che annunciava “Portate i bambini all’Ikea. Ce li teniamo tra le palle noi.” che aveva fatto infuriare i genitori. Al libro dedicato al Kamasutra della disposizione dei mobili, che propone, tra le altre, la camera doggy style per chi ha amici a quattro zampe.
La potenza dell’azienda svedese si può notare anche da altri particolari. Per esempio Balenciaga ha trovato ispirazione per il design delle sue borse dal tipico borsone blu Ikea. Il brand è approdato anche sul grande schermo: da Fight Club a 500 Giorni Insieme, dove è possibile vedere i mobili e i locali commerciali. A sua volta ha saputo trarre ispirazione anche dal mondo delle serie TV con il progetto Real Life Series: ricreando i salotti dei Simpson, di Friends e di Stranger Things.
Ikea ha cambiato logo, ma solo un pochino
Sempre grande fermento in casa Ikea quindi, tranne forse appunto per quest’ultimo restyling del logo. Com’è possibile notare, il cambiamento è stato davvero minimo. Una leggera modifica agli spigoli delle lettere dona un aspetto generale più leggibile e pulito. L’integrazione del simbolo di marchio registrato rende il logo più compatto.
Ci si chiede se valeva la pena di cambiare tutte le insegne di tutti i negozi del mondo. Come cambiare anche tutti i documenti interni e rifare i cataloghi per una variazione così impercettibile. Certo, il nuovo logo appare più delicato e meno netto, ma non è poi così rivoluzionario.
Viene il dubbio che questa variazione sia stata fatta solo per far parlare di sé. In precedenza però i cambiamenti del logo erano stati decisamente notevoli. Con, addirittura, delle sostituzioni di colore: il logo, infatti, non è sempre stato blu e giallo. Ikea nuovamente cambia logo, ma questa volta davvero in pochi se ne sono accorti.