I container sono fondamentali nell’ambito del cloud computing. Scopriamo insieme cos’è il container cloud, come funzionano, quali sono i campi di applicazione e quali i vantaggi di questo sistema.
Cos’è il container cloud
“I container cloud sono pacchetti di codice di software che contengono il codice di un’applicazione, le sue librerie e altre dipendenze necessarie per l’esecuzione nel cloud”.
Abbiamo bisogno di determinati file per il codice di qualsiasi applicazione software. Questi file si chiamano librerie e dipendenze e sono fondamentali per eseguire correttamente l’applicazione software.
A differenza di quanto succedevano in passato, quando avevamo bisogno di formati diversi per permettere al software di funzionare nei vari ambienti (Windows, Linux, Mac), oggi tutte le dipendenze di un singolo file sono contenute all’interno di un container.
La containerizzazione
Con il termine containerizzazione indichiamo proprio il raggruppamento di tutte le dipendenze all’interno di un singolo contenitore.
Grazie alla containerizzazione possiamo spostare ed eseguire il software o l’applicazione in qualsiasi ambiente o su qualsiasi infrastruttura.
Il container, oltre a tenere tutto unito in un unico ambiente, mantiene anche tutto ciò che circonda quello spazio al di fuori di esso.
Come funzionano i container cloud
Il funzionamento dei container cloud è esattamente analogo a quello di un vero e proprio contenitore: tengono unito ciò che c’è al loro interno e mantengono fuori ciò che è all’esterno.
Nel cloud computing questi contenitori sono dei file che contengono tutto il necessario per il corretto funzionamento del software o dell’applicazione:
- Runtime: essi sono i responsabili del corretto funzionamento del container, gestendone l’esecuzione, il ciclo di vita e l’isolamento dal resto delle risorse. Grazie al runtime i contenitori rimangono isolati gli uni dagli altri e anche dall’host.
- Rete: grazie agli stack di rete isolati ci assicuriamo che le applicazioni eseguite all’interno dei container non interferiscono con le altre.
- Archiviazione: i container utilizzano un sistema di archiviazione temporanea. Ciò vuol dire che i dati scritti sul livello scrivibile del container scompaiono quando questo si arresta.
- Orchestrazione: essi automatizzano l’implementazione, il dimensionamento e la gestione del container.
Quali sono i vantaggi
I vantaggi offerti dai sistemi di container cloud sono molteplici e proprio per questo oggi è la prima scelta delle aziende. Ecco quali sono i vantaggi principali:
- Efficienza: non avendo bisogno di un sistema operativo host la loro iniziazione necessita solamente di pochi secondi.
- Costi ridotti, soprattutto perché essi condividono il sistema operativo host.
- Leggerezza: essendo tutto virtualizzato i container occupano poco spazio nel cloud.
- Portabilità: i container sono compatibili con qualsiasi piattaforma e possono essere eseguiti su qualsiasi infrastruttura.
D’altro canto dobbiamo esaminare anche alcuni svantaggi. Ecco i principali:
- Limitazioni: all’interno di ciascun container è possibile definire un unico sistema operativo.
- Gestione: l’azienda potrebbe dover avere a che fare con un elevato numero di container da gestire, il che potrebbe risultare complesso.
- Sicurezza: i container cloud offrono sempre più livelli di sicurezza ma non sono inviolabili.
Campi di applicazione del container cloud
In quali contesti vengono solitamente utilizzati i container cloud? Non sempre, infatti, possono essere la soluzione migliore. In quali casi, invece, lo sono:
- Microservizi: con i microservizi è possibile dividere le applicazioni in componenti più piccoli e indipendenti. Ciascuno di questi componenti si occupa di singole funzioni.
- DevOps: si tratta dell’automatizzazione e della gestione di processi di sviluppo, di test e della distribuzione delle applicazioni software.
- Cloud ibrido: sono applicazioni basate sull’utilizzo di container presenti sia nel cloud che in server fisici.