Design auto: come ha cambiato il modo in cui viviamo negli ultimi decenni. Le automobili sono diventate una parte fondamentale della nostra vita di tutti i giorni. Infatti hanno influenzato non solo i nostri spostamenti, ma anche lo stile di vita, il nostro ambiente e il senso di libertà. Nel corso degli anni il design automobilistico ha subito un’evoluzione notevole. Da quando è stata creata l’automobile, partendo da modelli rudimentali e senza alcuna cura per l’estetica, siamo passati a delle vere e proprie opere d’arte su quattro ruote. Linee eleganti o aggressive e accattivanti, il design non si limita più alla sola funzionalità. Infatti cerca anche di esprimere emozioni e sensazioni tramite linee fluide, colori accattivanti e forme aerodinamiche.
Design auto: l’innovazione tecnologica
I designer e gli ingegneri automobilistici lavorano insieme per creare automobili sempre più sicure, efficienti ed ecologiche. I materiali utilizzati sono sempre più leggeri e resistenti: prediligono l’alluminio e il carbonio per le carrozzerie. Questi materiali consentono non solo di ridurre il peso delle auto, ma anche di migliorarne la maneggevolezza e la stabilità su strada. Poi i sistemi di sicurezza sempre più avanzati, come ad esempio il sistema di frenata automatica e l’assistenza alla guida, rendono le auto sempre più sicure sia per i conducenti che per i passeggeri.
Oltre a questo, il design automobilistico ha dato il via a nuove modalità di viaggio. Ora abbiamo potuto assistere alla creazione delle prime auto elettriche che hanno letteralmente rivoluzionato l’industria automobilistica. Infatti questa tipologia di auto ha offerto una soluzione sostenibile al problema delle emissioni di gas serra. le automobili elettriche sono alimentate con batterie ricaricabili che possono essere ricaricate in qualsiasi apposita stazione senza necessitare di benzina o diesel. Un vero toccasana per l’ambiente perché ha portato ad una riduzione di emissioni e dell’inquinamento atmosferico, migliorando quindi la qualità dell’aria in alcune città.
Design auto: nuove forme di mobilità
I concetti come ad esempio il car sharing e il ride sharing hanno reso possibile la condivisione di automobili con altre persone. Questi sistemi hanno permesso la riduzione del numero di veicoli sulle strade e la riduzione del traffico e delle emissioni di CO2. Oltretutto, i servizi di mobilità su richiesta, come Lyft e Uber, rendono più conveniente e accessibile il trasporto privato. Infatti grazie a questi servizi molte persone, anche chi non possiede la patente, possono spostarsi in modo più autonomo e flessibile, in base alle proprie esigenze.
Oltre a questo, il design auto ha influenzato anche il nostro ambiente urbano. Man mano che gli anni passavano le città venivano progettate intorno all’idea delle automobili. Vengono create sempre più strade, infrastrutture e parcheggi per far circolare meglio i veicoli. Però, questa dipendenza dai veicoli ha portato problemi gravi come l’inquinamento atmosferico, la mancanza di spazi verdi e il traffico. In questi ultimi anni si sta cercando di ridurre la dipendenza dalle auto, favorendo il trasporto pubblico oppure la mobilità a piedi e in bicicletta. Questo comporta anche la creazione di spazi pubblici più vivibili.
Senso di libertà e individualismo
Le automobili sono diventate un vero e proprio oggetto di desiderio, un simbolo di status sociale e di libertà personale. Infatti possedere un’auto bella e potente è diventato un modo per esprimere la propria personalità e stile di vita. Le auto ci consentono di arrivare lontano, di essere indipendenti e di avere un senso di avventura. Nel tempo, anno dopo anno, questi mezzi sono diventati parte integrante delle nostre vite. Ci accompagnano nei nostri momenti speciali e ci portano verso nuove mete e orizzonti.
Cambia anche la progettazione
Negli ultimi decenni il design automobilistico è cambiato in maniera sostanziale. Negli ultimi 50 anni c’è stato un salto tecnologico enorme. Sono passati molti anni da quando designer storici come Sergio Scaglietti e Walter de Silva disegnavano auto che hanno fatto la storia come la Lamborghini Miura e Jaguar E-Type. Oppure Giorgetto Giugiaro che ha fatto la storia della FIAT con la Panda, la Uno, la Punto, la Croma passando per le Maserati Coupé e Spyder per citarne alcune. Questa romantica epoca della ricerca di stile è, purtroppo, tramontata. Ora la creazione delle auto comprende un team di exterior designer, gli ingegneri elettronici, e i trim designer.
Oltre a queste figure lavorative c’è anche un Lead Designer/Project Manager. Il design degli ultimi anni risponde alle esigenze di marketing, infatti viene realizzato il prodotto richiesto dal mercato. Ecco perché ultimamente le auto si somigliano un pochino tutte. Non c’è quasi più quel senso di identità che portava a riconoscere all’istante un marchio (tralasciando Ferrari e Lamborghini che hanno tutt’ora il loro stile unico). La Lamborghini Countach realizzata dalla mano di Marcello Gandini sotto Ferruccio Lamborghini, si riconosce ad occhio che è stata realizzata da un’unica matita. Appena la vedi pensi subito “qui c’è la mano di Gandini”, lo stesso valeva per la Grande Punto di Giugiaro.
Mentre invece l’Alfa Romeo Giulia 2016 è figlia di un’epoca nella quale il marketing la fa da padrone. Si nota subito che è stata progettata per accontentare le esigenze di mercato, non ci sono esigenze estetiche troppo ricercate nelle linee del suo design. Possiamo dire che con questa scelta ha “vinto a mani basse”, senza rischiare troppo.
