La fotografia concettuale è una forma d’arte in grado di trasformare un semplice scatto in un’opera d’arte. Per coloro che vogliono intraprendere questa strada è fondamentale capire le basi di questa forma artistica. Scopriamo insieme cos’è la fotografia concettuale, conoscendone le tecniche ed esaminando utili consigli.
Fotografia concettuale: cos’è
La fotografia concettuale non inizia dallo scatto ma da un concetto. Non c’è limite all’immaginazione, come non c’è limite ai concetti che possiamo provare a esprimere con questa forma d’arte.
Tutto ciò rende la fotografia concettuale diversa da qualsiasi altro tipo di fotografia.
C’è bisogno di molta creatività per realizzare queste opere d’arte, perché dobbiamo trovare forme e modi unici per esprimere un concetto, utilizzando qualsiasi processo di produzione e post produzione.
Fotografia d’arte e concettuale: differenza
Spesso si scambia la fotografia concettuale per fotografia d’arte, ma queste non sono la stessa cosa. La fotografia concettuale è un tipo di fotografia artistica, ma non tutte le foto artistiche sono anche concettuali.
La più classica delle fotografie d’arte è la natura morta. In fase di studio essa è fondamentale perché aiuta a capire le tecniche fotografiche, le forme, l’illuminazione, la composizione, ecc. Tuttavia, una semplice ciotola di frutta, sebbene possa essere considerata artistica, non può essere considerata concettuale. Questo perché essa non esprime nessun concetto.
Se, invece, la stessa natura morta parte da un concetto, come quello della solitudine e posizioniamo un solo frutto solitario al di fuori della ciotola di frutta, allora quell’opera diventa concettuale.
Come fare fotografia concettuale
Questo tipo di fotografia artistica va molto al di la del semplice scatto. Prima di prendere la macchinetta fotografica e uscire per immortalare qualcosa, dobbiamo sederci e pensare al concetto che vogliamo imprimere in quello scatto.
Per rendere ciò possibile, l’opera deve partire da una sessione di brainstorming. Inizialmente non sappiamo nemmeno quale sia il soggetto che andremo a ritrarre, sappiamo solo quale è il concetto che vogliamo trasmettere.
In questa fase dobbiamo dare sfogo a tutta la nostra creatività, la parte tecnica arriverà solo in un secondo momento.
Alcuni consigli per cominciare
Come abbiamo detto la prima cosa da fare è il brainstorming, nessun’opera concettuale inizia senza un’attenta pianificazione di tutti i passaggi per arrivare a essa.
Nella prima fase di pianificazione è importante scrivere tutto ciò che abbiamo in mente, restringendo il campo della nostra storia e concetto che vogliamo esprimere, arrivando al nocciolo della questione, perché tutto il messaggio deve essere racchiuso in un unico semplice scatto.
Un fotografo concettuale si prepara per uno scatto come un pittore si prepara a un quadro. Non deve immortalare una scena già esistente, ma deve ricreare lui stesso tutti gli elementi che comporranno la fotografia: location, modelli, costumi, oggetti di scena, ecc.
Non dimenticare, infine, che la post produzione è fondamentale in ogni opera concettuale. Essa aiuta ad aggiungere effetti visivi e creativi all’immagine, come le immagini composite, le doppie esposizioni o sfidando le leggi della natura, con oggetti volenti o galleggianti.
Esempi famosi di fotografi concettuali
Se vuoi avvicinarti a questa forma d’arte potresti voler esaminare le opere dei fotografi concettuali più famosi e importanti. Eccone alcuni:
- Brooke Shaden: le sue opere sono per lo più autoritratti e i suoi lavori si contraddistinguono per la giustapposizione di luce e oscurità. I concetti che esprime sono la morte, la rinascita, la bellezza e il decadimento.
- Kyle Thompson: molti dei suoi lavori includono case abbandonate e foreste deserte. Le sue opere sono state pubblicate sul National Geographic, su Huffpost, Esquire, ecc.
- Cindy Sherman: nata come pittrice, ma si è avvicinata ben presto alla fotografia. Molti dei concetti che esprime con i suoi scatti ruotano intorno al femminismo e per farlo utilizza costumi e trucchi stravaganti.