Le figurine hanno fatto sognare i bambini di tutte le generazioni, un’idea tanto semplice quanto magica. Ma quando sono nate le figurine? Quale è la loro storia e quali i loro utilizzi più curiosi? Scopriamolo insieme.
Cosa sono le figurine?
Le figurine sono un’oggetto semplice e geniale, amate dai bambini e dalle bambine di tutto il mondo e di tutte le generazioni, ma anche dai collezionisti più svariati.
Ma come facciamo a dare una definizione precisa alla figurina e a individuare gli elementi che la rendono tale. Oggi non tutti i fogli adesivi possono essere considerati tali, ma un tempo la figurina era molto diversa da quelle che conosciamo oggi.
Oggi gli elementi che rendono tale una figurina sono: il formato di piccole dimensioni, la serialità, l’autoadesivo, la possibilità di essere raccolte in un album. Tutti elementi che sono stati introdotti solamente nel secondo dopo guerra, grazie alle prime raccolte degli album Calciatori Panini.
Quando è nata la prima figurina?
Le figurine, in realtà, esistevano già da molto tempo prima, ma erano molto diverse da quelle che conosciamo oggi.
È molto difficile individuare il momento in cui è nata davvero la prima figurina. Nell’800 le antenate delle figurine venivano utilizzate a scopo promozionale, per accompagnare alcuni prodotti, soprattutto nei grandi magazzini. Ma alcuni esempi di immagini collezionabili, che possono essere associate a un antenato della figurina, risalgono a molto tempo prima.
Siamo nel 1600 e possiamo trovare l’antenata della figurina alla corte di Luigi XIV, Re di Francia. Si racconta che il Re bambino collezionasse immagini di regine e intrattenimenti di corte provenienti da tutta Europa. A stampare quella famosa collezione fu Stefano Della Bella, tipografo italiano.
Le figurine nell’800
Successivamente, questo oggetto da collezione trovò ampio utilizzo nel ‘800 a seguito dell’industrializzazione e del conseguente maggiore benessere economico.
Le figurine iniziarono ad essere utilizzate come strumento di marketing, accompagnate ad altri prodotti. In particolar modo ciò avvenne a Parigi, nei grandi magazzini Au Bon Marché. Il proprietario dei grandi magazzini iniziò a regalare ai bambini una figurina stampata ogni giovedì. E ogni giovedì regalava una nuova immagine stampata, in modo da invogliare i genitori a ritornare, settimana dopo settimana.
La stampa cromolitografica e l’azienda Liebig
Una svolta nella diffusione della figurina avvenne grazie alla stampa cromolitografica, che sostituì i metodi di stampa tradizionali.
Nel 1872 l’azienda tedesca Liebig iniziò a sfruttare questa nuova tecnica di stampa, per creare quella che divenne la più vasta collezione di figurine mai esistita.
L’azienda iniziò a produrre delle figurine per accompagnare la vendita del suo prodotto: un estratto di carne in dado o brodo. Le prime serie raffiguravano delle scene della fabbrica Liebig e ad oggi hanno un valore inestimabile. Successivamente raffigurarono balli, giochi, costumi tradizionali, sport, imbarcazioni, invenzioni, ecc.
L’azienda ha stampato figurine ininterrottamente dal 1872 al 1975 per un totale di 1871 serie.
Le figurine Panini in bustina
Se Liebig ha creato la più vasta collezione di figurine esistente al mondo, Panini ha creato il formato diventato famoso e amato al giorno d’oggi.
Ma ciò avvenne solamente nel 1961, quando ai fratelli Panini venne in mente un’idea eccezionale: realizzare un album sul quale attaccare le figurine e dei pacchetti all’interno dei quali riporre 4 figurine casuali.
Il successo fu così clamoroso che nel giro di pochissimo tempo vendettero oltre 3 milioni di bustine di figurine e nel 1970, meno di dieci anni dopo, lanciarono il primo album a livello internazionale.
La figurina oggi
Ancora oggi questo oggetto da collezione continua ad affascinare bambini e collezionisti. L’album Panini continua a essere un punto fermo in questo settore, ma la tecnologia e l’innovazione ha coinvolto anche il mondo delle figurine.
Oggi possiamo trovare figurine digitali, in 3D, in realtà aumentata, sugli argomenti più svariati, dagli sport ai film, dalle saghe ai cartoni animati.