L’uso corretto dei colori è alla base di qualsiasi progetto artistico, in qualsiasi settore, dalla moda al design, dalla grafica all’arredamento. Per usarli correttamente dobbiamo, innanzitutto, imparare a conoscerli e a comprenderli. Oggi vediamo insieme la corretta classificazione dei colori.

“Il colore soprattutto, forse ancor più del disegno, è una liberazione” – Henri Emile Matisse.

La ruota dei colori e la classificazione dei colori

La teoria del colore la maggior parte di tutto ciò che gira intorno ad essi, nella grafica, innanzitutto, si basa sulla ruota dei colori, o cerchio cromatico di Itten.

Classificazione dei colori
Cerchio cromatico di Itten

Il cerchio cromatico è un disco diviso in 12 segmenti, al cui interno vi sono posti un esagono e, ancora più all’interno, un triangolo.

Sebbene sia estremamente limitativo ridurre lo spettro dei colori in soli dodici intervalli, questo sistema li rende molto più facilmente gestibili. In questo modo è più facile e comodo definirli e combinarli.

Grazie al cerchio cromatico di Itten possiamo dividere i colori in tre categorie: colori primari, colori secondari e colori terziari.

I colori primari si trovano nella parte più interna della ruota: il triangolo. Subito dopo troviamo l’esagono, il quale racchiude in sé i colori secondari. Infine, nel cerchio con i dodici segmenti troviamo raccolti tutti i colori terziari, secondari e primari.

I colori primari

Il triangolo centrale è diviso in tre parti, corrispondenti ai tre colori primari: giallo, rosso e blu. Nel punto in cui i vertici del triangolo toccano la ruota esterna del cerchio cromatico, i segmenti si tingono del colore primario corrispondente. In questo modo abbiamo il giallo in alto, il rosso a destra e il blu e a sinistra.

Per definizione, i colori primari, sono quei colori che ci permettono, con l’aiuto del bianco e del nero, di ottenere tutti gli altri colori.

Tuttavia, il modello del cerchio cromatico di Itten non è l’unico a regolare la suddivisione dei colori. In altre teorie, i colori primari non sono tre, ma quattro: giallo, rosso, blu e verde.

“In natura la luce crea il colore. Nella pittura il colore crea la luce” – Hans Hofmann.

I colori secondari

Nella ruota dei colori troviamo, subito dopo il triangolo, l’esagono. Qui sono riportati i colori secondari. Si definiscono colori secondari quelle sfumature che escono fuori dalla somma dei due colori primari adiacenti. Ciò vuol dire che, i colori secondari, sono:

  • L’arancione: nato dalla fusione del rosso e del giallo.
  • Il viola: nato dalla fusione del blu e del rosso.
  • Il verde: nato dalla fusione del blu e del giallo.

Anche i colori secondari appariranno sulla ruota esterna con i dodici segmenti, proiettando il relativo colore a ore 2 (arancione), ore 6 (viola) e ore 10 (verde).

I colori terziari

Sempre tenendo in considerazione il cerchio cromatico di Itten, i colori terziari sono quelli che appaiono nei segmenti rimasti vuoti e sono il risultato della fusione dei due colori adiacenti, ovvero:

  • Giallo – arancio.
  • Rosso – arancio.
  • Rosso – viola.
  • Blu – viola.
  • Blu – verde.
  • Giallo – verde.

“I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni” – Pablo Picasso.

Classificazione dei colori: non colori e colori neutri

Ci sono poi i colori cosiddetti non colori e colori neutri. I non colori sono il bianco e il nero. Il nero è considerato l’assenza di colore, mentre il bianco è il risultato di tutti i colori dello spettro visibile.

Classificazione dei colori
Bianco e nero

I colori neutri, invece, sono tutte le diverse variazioni di grigio, composte da combinazioni diverse di nero e di bianco.

“Questo non è un mondo in bianco e nero. Per essere vivo io dico che i colori devono vorticare. E io credo che forse oggi noi tutti arriveremo ad apprezzare la bellezza del grigio” – Kennith Corey McCoy.


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