Oggi parliamo di arte e vi mostriamo ciò che sappiamo della mostra che si terrà a Torino dal prossimo 14 febbraio dedicata al celebre fotografo Henri Cartier Bresson. La mostra sarà un evento espositivo di grande rilievo nel panorama fotografico internazionale e durerà fino al prossimo 2 giugno 2025. L’obiettivo della mostra è quello di mostrare come il fotografo francese ha osservato il nostro Bel Paese tramite l’obiettivo della sua macchina fotografica.

Informazioni su “Henri Cartier Bresson e l’Italia”

Curata da Clément Chéroux e Walter Guadagnini, in collaborazione con la Fondation Henri Cartier-Bresson di Parigi, l’esposizione dal titolo “Herni Cartier Bresson e l’Italia” promette di rivelare un Cartier-Bresson inedito, profondamente affascinato dalle dinamiche sociali, culturali ed economiche dell’Italia del XX secolo.

La mostra si configura come un vero e proprio viaggio cronologico attraverso la penisola, ripercorrendo le tappe dei suoi soggiorni italiani dal 1932 fino agli anni ’70. Attraverso 160 scatti, accuratamente selezionati, e materiali d’archivio, il visitatore sarà immerso in un racconto visivo che spazia dalle città d’arte ai paesaggi rurali, dalle fabbriche alle strade affollate, offrendo una prospettiva unica sull’Italia in trasformazione.

henri cartier bresson torino 2025
Uno scatto presente alla mostra che aprirà presso CAMERA – Torino il prossimo 14 febbraio 2025

Un evento in cui gli anni formativi del fotografo francese verranno messi a nudo e con essi anche la scoperta dell’attimo decisivo. Infatti, il primo viaggio di Cartier-Bresson in Italia nel 1932 segna un momento cruciale nella sua evoluzione artistica. È in questo contesto che il fotografo affina il suo celebre concetto dell’“attimo decisivo,” la capacità di cogliere l’istante fugace in cui forma e contenuto si allineano perfettamente, creando un’immagine di straordinaria forza espressiva. Le fotografie di questo periodo rivelano un’attenzione particolare alla composizione, alla geometria degli spazi e alla ricerca di equilibri visivi. Si percepisce l’influenza delle correnti artistiche del tempo, come il surrealismo, che lo spingono a esplorare la dimensione onirica e l’inconscio.

Il Reportage Sociale e l’Italia del Dopoguerra

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Cartier-Bresson torna in Italia come fotoreporter, incaricato da importanti testate internazionali di documentare la realtà del paese. Le sue immagini diventano testimonianza delle difficoltà sociali, della povertà diffusa, ma anche della resilienza e della vitalità del popolo italiano.

Roma, Napoli, Venezia sono le città che sotto l’occhio di Henri Cartier Bresson si trasformano in palcoscenici dove si consumano drammi e gioie quotidiane. Il celebre fotografo si concentra sui volti della gente comune, sui bambini che giocano per strada, sui lavoratori che lottano per un futuro migliore. I suoi scatti diventano un documento storico di inestimabile valore, una testimonianza visiva di un’epoca di grandi cambiamenti.

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Henri Cartier Bresson e uno dei suoi scatti nel Sud Italia

Alcuni degli scatti in mostra a Torino presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, sono dedicati proprio a questo periodo così intenso, ma anche alla fase di visita di Bresson del Sud Italia, avvenuta negli anni ’70. Qui il fotografo realizza reportage presso gli stabilimenti Olivetti di Pozzuoli e Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco, indagando il rapporto tra uomo e macchina. Le sue immagini non si limitano a documentare i progressi tecnologici, ma si interrogano sulle conseguenze umane e sociali dell’industrializzazione.

Cartier-Bresson osserva i volti stanchi degli operai, le loro mani segnate dal lavoro, la loro alienazione in un ambiente sempre più meccanizzato. Questi scatti sono un invito a riflettere sui costi umani del progresso e sulla necessità di un modello di sviluppo più sostenibile.

Henri Cartier Bresson e la Prospettiva Inedita

“Henri Cartier-Bresson e l’Italia” si preannuncia come una mostra imperdibile per gli appassionati di fotografia, ma anche per chiunque sia interessato a conoscere più a fondo la storia e la cultura italiana del XX secolo.

L’esposizione offre una prospettiva inedita sul lavoro di un maestro della fotografia, rivelando la sua profonda sensibilità umana e il suo impegno civile. Attraverso i suoi scatti, Cartier-Bresson ci invita a guardare il mondo con occhi nuovi, a cogliere la bellezza e la complessità della realtà che ci circonda, a riflettere sul nostro passato per costruire un futuro migliore. La mostra a CAMERA Torino rappresenta un’occasione unica per immergersi nel mondo di uno dei più grandi fotografi del nostro tempo e per riscoprire un’Italia in bilico tra tradizione e modernità.

Parallelamente alla mostra su Cartier-Bresson, la Project Room di CAMERA ospiterà “Riccardo Moncalvo. Fotografie 1932-1990”, un omaggio al fotografo torinese Riccardo Moncalvo, offrendo un ulteriore spunto di riflessione sulla storia della fotografia in Italia.


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