Il logo è molto importante, spesso è la prima cosa che viene in mente quando si parla di una marca. Il logo è un disegno, o una scritta in grado di attirare l’attenzione e di far risalire subito alla mente il concetto del brand di appartenenza. L’importanza del logo non va messa in dubbio. Ci sono poi delle regole base da seguire per evitare, durante la sua creazione errori grossolani. Ma come capire se si è realizzato un logo efficace?
I tool da usare in fase di progettazione per creare un logo efficace
In fase di progettazione non riuscite a decidere quale font sia il migliore? Provate ad utilizzare Font Flipper, dov’è possibile previsualizzare più di 800 font di Google direttamente sul proprio progetto. In maniera molto semplice caricate la vostra immagine, inserite un box di testo e Font Flipper visualizzerà una dopo l’altra tutti i font presenti su Google. Grazie poi alla possibilità di esprimere un parere immediato sul risultato il tool selezionerà automaticamente i font preferiti salvandoli, così che siano facilmente scaricabili alla fine del test.
Sempre durante la fase di progettazione è possibile utilizzare lo strumento Color Leap per fare un vero e proprio viaggio nella storia dei colori. Ben 180 palette di 12 epoche storiche differenti, in grado di coprire più di 4000 anni di storia, realizzate grazie alla campionatura delle opere d’arte di ogni epoca. Questo strumento è molto utile se si devono realizzare progetti vintage, così da poter scegliere i giusti colori e creare subito l’atmosfera desiderata.
Logo Lab uno strumento a tutto tondo
Per realizzare un buon logo non basta avere tanta creatività, infatti si tratta anche di valutare aspetti tecnici come le dimensioni e la resa per ogni supporto su cui sarà utilizzato, per sapere se il lavoro è fatto al meglio potete usare il tool Logo Lab. Questo software gratuito permette di analizzare come il proprio logo risulta su diversi scenari possibili: dalla versione online a quella cartacea.
Una volta caricato il proprio logo, il tool farà prima di tutto un’analisi rispetto all’equilibrio visivo. Poi verrà mostrata una versione in bianco e nero per capire se si perdono troppi particolari stampando per esempio su un quotidiano. Un’altra analisi che nessuno probabilmente fa è quella di rendere il logo come lo vedrebbe un daltonico.
Logo Lab poi farà vedere il logo in varie dimensioni per capire se nella versione più piccola è ancora leggibile. Sarà anche possibile vederlo in diversi formati, pixelato (in caso di risoluzioni davvero basse), o sfocato (per esempio quando si guarda distrattamente). Il tool propone poi il logo scomposto in alcune parti, per capire se rimane riconoscibile. Sul finale abbiamo due esperimenti importanti. Il logo in versione icona: perso in mezzo ad altre icone su uno smartphone sarà facilmente individuabile? E ancora: in mezzo a loghi famosi, attirerà comunque l’attenzione?
Ovviamente ci sono loghi famosi che non supererebbero tutti i test, ma con questo tool potrete fare anche delle analisi su queste eccezioni per capire quale può essere stato il punto di forza, oppure proprio grazie a questi test potete decidere di utilizzare una versione pixelata, o in bianco e nero, o ancora solo una porzione del logo iniziale. I test non vanno intesi come semplice superamento di una prova, ma come un vero e proprio strumento di lavoro per ampliare le possibilità di sviluppo.