Si sta per chiudere l’anno 2019 ed è tempo di bilanci. Ecco quindi una rassegna delle migliori installazioni realizzate in tutto il mondo in questo anno artistico.
Sotto la voce installazioni possiamo ormai trovare di tutto: un totem comunicativo, un’architettura particolare, un murales 3D o un percorso temporaneo. Il comune denominatore che è quello di attirare l’attenzione e diventare popolari in pochissimo tempo, viaggiando di social in social.
Queste installazioni nascono spesso con lo scopo di far riflettere su aspetti sociali critici oppure su problemi etici o razziali. Andiamo quindi a scoprire quali sono le più scenografiche e interessanti opere del 2019.
Le migliori installazioni del 2019
Visioni in movimento
Visions in Motion di Patrick Shearn nasce a 30 anni dall’anniversario del crollo del muro di Berlino. L’installazione si erge proprio sopra la porta di Brandeburgo. Realizzata con duemila metri di rete da pesca a cui sono stati fissati 100 mila nastri colorati e 30 mila messaggi che fluttuano sul monumento più famoso della città. Tutto questo per ricordare l’impegno di unità, uguaglianza e rispetto della città.
Un Mirage a Gstaad
Tra le montagne innevate di Gstaad, nel cantone svizzero di Berna, ecco che si erge una baita completamente rivestita di specchi. Realizzata dall’artista Duog Aitken la sua opera Mirage Gstaad sarà visibile per due anni. Quello su cui Duog vuole far riflettere è la frequenza, sia per quanto riguarda la velocità in cui si verificano gli eventi, sia per quanto riguarda la frequenza della luce che riflette il paesaggio alpino sull’architettura a specchio.
Banksy natalizio
Ha fatto molto parlare anche l’ultimo murales di Banksy, realizzato per le feste di Natale è una panchina trainata da due renne dipinte sul muro di fondo, con il tipico stile dell’artista. La panchina scelta è probabilmente una di quelle più utilizzate dai barboni del luogo, in Vyse Street a Birmingham e fa pensare proprio quando è “abitata” e vediamo il barbone dormiente sulla panchina solo che vola su una slitta natalizia.
Una foresta in esposizione
L’opera For Forest – The Unending Attraction of Nature è invece a tema ambientale, l’artista Klaus Littmann ha piantato circa 300 alberi autoctoni dell’Europa Centrale dentro uno stadio di calcio austriaco. Questo per far pensare a come potrebbe essere un futuro in cui le nostre foreste saranno solo più un oggetto in mostra, e la natura sarà talmente rara e limitata da essere oggetto d’esposizione.
Aperti a nuove possibilità
L’arista Alex Chinneck invece apre i suoi mondi a nuove possibilità infatti l’artista, famoso per le sue enormi zip sui palazzi, ha realizzato un’illusione ottica su un’edificio dell’Opificio 31 a Milano. Durante il FuoriSalone 2019 con la sua zip caratteristica ha “aperto” il palazzo scardinando le certezze dei passanti.
Raindrops keep fallin’ on my head
Approdiamo ora in un bosco di pini nel parco di Arte Sella a Borgo Valsugana (in provincia di Trento). L’artista John Grade ha realizzato una suggestiva installazione con cinquemila gocce di vetro per dare evidenza di come normalmente la pioggia cade e attraversa la pineta. La struttura è pensata per integrarsi con pioggia e neve naturali, questi infatti possono spostare la rete che sostiene le gocce creando nuove forme suggestive.
Luoghi surreali
Sway è invece un percorso sensoriale realizzato dallo studio Snarkitecture per la New York Week 2019. L’esperienza immersiva prevedere delle grandi sfere bianche realizzate in acrilico, montate su pali flessibili e illuminate da luci a led. Uno specchio laterale e il pavimento dello stesso colore delle pareti creano uno spazio non delimitabile dalla nostra mente quasi come fosse infinito. Un luogo per perdersi e ritrovarsi ma anche per riflettere.