Mancano ancora otto lunghi anni alle prossime Olimpiadi, quelle di Los Angeles 2028, ma i designer sono già all’opera. Infatti branding e logo dei futuri Giochi Olimpici sono già stati svelati. Una scelta molto particolare quella fatta: la A della sigla LA non sarà solo una, mutando in forme e colori.
La California, attualmente segnata da grandi incendi apparentemente senza fine, si era aggiudicata la tappa dei giochi olimpici del 2028 da tempo. Sarà la terza volta che la città ospita questo evento, che si era già tenuto nel 1932 e nel 1984. Speriamo quindi che il disastro ambientale che la sta colpendo non incida sulla decisione presa o peggio che Los Angels stessa non riesca più a far fronte alle spese per la realizzazione dei giochi rinunciando a questo privilegio.
Il logo Los Angeles 2028
Ma andiamo a scoprire il logo: uno stile molto sobrio quello della sigla L28 ospiterà una A sempre diversa, realizzata dai più famosi creativi, sportivi, attori e cantanti. Tra i vari nomi possiamo citare Billie Eilish, la famosa cantante vincitrice dei Grammy Award, oppure l’attrice Reese Witherspoon, ultimamente vista nella miniserie Little fires everywhere. Ma troviamo anche il medagliere olimpico Adam Rippon o il co-fondatore del marchio streetwear The Hundreds, Bobby Hundreds.
La scelta di un logo così particolare è stata fatta principalmente per valorizzare la diversità culturale del luogo. Vista la vasta gamma di persone residenti a LA era difficile rappresentarle tutte in egual modo. Così la decisione di creare qualcosa di dinamico, che rappresentasse anche il continuo cambiamento a cui è soggetta una città come Los Angeles.
Il logo base è stato quindi realizzato con un semplice seppur evocativo L28 accompagnato dai cinque cerchi olimpici che lasciano uno spazio in alto a destra alla A cangiante. Questa parte del logo è stata creata dal tipografo Jeremy Mickel che vive proprio a Los Angeles, e ha scelto un mix sapiente capace di ricordare lo sport grazie alla tipografia iconica che lo rappresenta.
I caratteri infatti sono molto simili alle lettere del Memorial Coliseum di Los Angeles oltre che alla segnaletica utilizzata durante i Giochi Olimpici del 1932. Il colore nero invece è stato scelto per creare una base neutra per la A cangiante.
“Il font LA28 può essere molte cose, assumendo espressioni leggermente diverse in base al suo utilizzo: elegante e storico, audace e non convenzionale o atletico e moderno”, sottolineano gli organizzatori.
La A camaleontica
Ad affiancare il logo creato da Mickel ci sono le A realizzate da creativi, dagli sportivi e dalle altre perone illustri. Al momento sono 26 i nomi che hanno firmato la A, ma gli organizzatori hanno fatto capire che potrebbero arrivarne altri durante l’attesa di questi otto anni prima dei giochi olimpici.
Ogni A possiede anche un’animazione dedicata, che è stata pensata sopratutto per il web e i social, che serve a spiegare ulteriormente l’idea alla base dello stile scelto, nella lista ufficiale degli autori troviamo anche:
Allison Ressler
Amy Wakeland
Andy Campion
Anita De Frantz
Ann Philbin
Beatriz Acevedo
Cynthia Telles
Dana Smith
David Haggerty
Gene Sykes
Jaime Lee
Janet Evans
Jeanie Buss
Jeffrey Katzenberg
Jessica Alba
Kikkan Randall
Marc Attanasio
Marc Stern
Mark Tatum
Matt Johnson
Megan Smith
Mellody Hobson
Michael Johnson
Dei Giochi Olimpici all’insegna dell’integrazione e dell’inclusione, a partire dal logo. Los Angeles 2028 sembra un evento ancora lontano, eppure gli organizzatori hanno già le idee chiare sul da farsi, sopratutto per quanto riguarda l’immagine che vogliono li rappresenti.