Sognate una carriera da illustratore? In questo articolo intervisteremo l’illustratriceMari Madeo, che ha lavorato per molti progetti importanti, lei ci darà anche qualche consiglio su come diventare illustratore di professione e ci svelerà qualche segreto del suo lavoro tra immagini e colori.
Chi è Mari Madeo
Prima di iniziare l’intervista spieghiamo, per chi non la conoscesse, chi è Mari Madeo. Mari ha frequentato il liceo artistico e, successivamente, ha proseguito con gli studi universitari a Scienze della Comunicazione seguendo corsi come: illustrazione, scultura, fotografia e cinema d’animazione. Proprio quest’ultimo corso ha dato l’ispirazione a Mari per fondare il suo studio di animazione. Grazie a questa decisione ha potuto prender parte a molti progetti importanti. Citiamo per esempio: La gabbianella e il gatto, Lupo Alberto, La Pimpa, Tommy e Oscar, Tre gemelle e una strega.
Purtroppo, come in ogni settore, ci sono periodi in cui c’è più lavoro e altri in cui la richiesta diminuisce; è così che, quando il settore dei cartoni in Italia è rallentato, Mari ha scelto di provare la strada dell’illustrazione pubblicitaria e per l’editoria. L’ultimo suo progetto riguarda proprio un libro: ha realizzato la copertina per #MammaRaccontati, di Valeria Crivellari, la cui vendita servirà ad aiutare la ricerca per la malattia rarissima di una bambina, Elena, unico caso in Italia. Ma il lavoro di Mari non finisce qui: ultimamente aiuta piccoli brand a migliorare la propria identità visiva, realizzando illustrazioni coordinate per la loro brand identity, realizza anche fotografie e stop motion su commissione.
Ma ora chiediamo direttamente a Mari di raccontarci la sua esperienza come illustratrice.
Cosa ti ha spinto a diventare illustratrice?
Penso che la passione per il raccontare per immagini sia sempre stata insita in me, il primo fumetto l’ho disegnato alle elementari e, sempre alle elementari, realizzavo personaggi di carta con abiti intercambiabili. La vera svolta me l’ha data vedere i cartoni animati giapponesi in TV e gli amati cartoni Disney: con il videoregistratore mettevo in fermo immagine e cercavo di ricalcare le figure per imparare a disegnare le pose più difficili.
Com’è strutturato il tuo lavoro?
Quando lavoro per altri cerco di parlare molto con il committente in modo da visualizzare nella maniera perfetta quello che deve essere illustrato o fotografato. Mi documento molto, faccio ricerca e mi creo un moodboard (una raccolta di ispirazioni – NdR), poi faccio una scaletta con gli elementi principali che devono essere presenti nell’immagine. Successivamente mi creo una palette di colori e poi passo a realizzare una serie di bozzetti, a volte anche molto piccoli, per avere un’idea del risultato.
A questo punto scelgo quelli che ritengo migliori e li propongo al committente. Lui sceglie il suo bozzetto preferito e quindi procedo con dei layout più definiti. Poi passo alla realizzazione definitiva che cambia a seconda della tecnica scelta.
Quali sono i tuoi strumenti di lavoro?
I miei strumenti di lavoro sono carta e matita in primis. Mi permettono di annotare, abbozzare, creare e, volendo, anche fare dei disegni definitivi con questi. Poi mi piace molto variare sia la tecnica sia lo stile, penso che questo sia il modo migliore per continuare a crescere e ad evolversi come creativo. Tra gli strumenti ho riscoperto di recente l’uso dell’iPad, che ha dato una svolta notevole al mio lavoro, velocizzandolo di molto. Ma torno sempre molto volentieri alle tecniche artistiche tradizionali come acquerello e acrilici (che mi piacciono molto per le illustrazioni per ragazzi).
Che consigli daresti a chi vuole diventare illustratore?
Prima di saper fare bisogna saper vedere, essere curiosi, documentarsi molto. Leggere, vedere mostre, film e osservare voracemente. Tutta questa assimilazione ci riempe e ci dà poi la spinta per trasformarla su carta o in qualsiasi altra forma creativa.
Parallelamente bisognare fare esercizio quotidiano, allenare occhio e mente nel disegno, sperimentare stili diversi. Un trucco è quello di portarsi dietro sempre un taccuino e una matita per realizzare istantanee sulle quali poi potremmo lavorare successivamente, senza perderci neanche un’idea.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.