La notizia della vittoria dell’Italia agli Europei 2021 ha scaldato i cuori di tutta la nazione, che si è innamorata di una squadra unita e coraggiosa. A rappresentarla è stata una maglietta tutta nuova, con grafica e design diversi, moderni. Vediamo dunque insieme alcune curiosità sull’evoluzione della divisa italiana di calcio e i motivi delle modifiche apportate.
Lo stemma: una storia di cambiamenti
Il calcio delle origini è molto diverso da quello di oggi perché fa parte di un contesto storico completamente differente. L’Italia è ancora una monarchia governata dalla Famiglia Reale dei Savoia. Per rendere omaggio ai regnanti le divise presentano lo stendardo della casata, ovvero scudo rosso e croce bianca su sfondo azzurro.
Tutto cambia durante il ventennio fascista, quando a questo stemma vengono aggiunti corona e fascio littorio, per volere di Benito Mussolini. Ma è solo nel dopoguerra che finalmente viene adottato il logo tricolore, sul petto delle maglie azzurre. Sopra di esso, una scritta: Italia. L’identità nazionale è fondamentale per un paese in via di crescita, che si sta rialzando dopo un periodo di guerra.
Solo negli anni ’80 si decide di introdurre l’acronimo FIGC, a cui man mano si aggiungono le stelle in base ai mondiali vinti (ad oggi quattro). L’ultimo stemma scelto risale al 2007 quando, dopo la conquista del titolo mondiale, le stelle e la scritta FIGC primeggiano al centro del tricolore.
![divisa italiana di calcio](https://www.sagrafica.it/wp-content/uploads/2021/07/Immagine-2021-07-12-1142531.jpg)
Divisa italiana di calcio: il logo
Ora, per gli Europei 2021 la Federazione ha lanciato il suo nuovo stemma. Di forma più tondeggiante, vuole dare un’idea ben precisa di se stessa: un ambiente in crescita, sempre più importante e innovativo.
Il logo coniuga tradizione e modernità, con il tricolore della bandiera e l’azzurro della maglia sovrastati dalla scritta “Italia” e dalle quattro stelle che rappresentano le Coppe del Mondo vinte. Le stelle sono oro, colore che simboleggia forza e successo e sono rese ancora più visibili perché dimostrano l’orgoglio di tutto il paese.
Si tratta della conclusione di un percorso di rinnovamento della federazione, la seconda più vincente al mondo, iniziato anni fa. Esso procede non solo con i fatti, ma anche con immagini e simboli. Il nuovo logo sostituisce proprio quello del 2007 e nasce da una logica di marketing, con l’esigenza di creare uno stemma moderno ma riprendendo elementi grafici del passato.
Da dove viene l’azzurro italiano?
Nel corso degli anni non cambia solo lo stemma: anche la stessa maglietta subisce un’importante evoluzione, a partire dal colore. In origine, a inizio ‘900, l’Italia è rappresentata dal bianco, il colore più neutro, per mancanza di un accordo sulla tinta ufficiale. La maglia è molto semplice, con colletto a polo e calzettoni neri.
Il bianco verrà sostituito solo nel 1911, in occasione di un’amichevole contro l’Ungheria. L’azzurro, così come abbiamo visto per lo stemma, viene scelto in onore di Casa Savoia, la dinastia regnante all’epoca. Ed è proprio il calcio il primo sport a utilizzare il nuovo colore nazionale, mentre gli altri attendono gli anni ’20.
Solo due volte nella storia notiamo un cambiamento. La prima quando, il 5 dicembre 1954, l’Italia scende in campo contro l’Argentina: in questo caso la maglietta è di un inedito verde, ispirato al Risorgimento. La seconda durante gli anni ’30, quando per volere di Mussolini la divisa diventa completamente nera.
Tra vari cambiamenti di colletto e modifiche della posizione dello stemma giungiamo negli anni ’80. Si entra così gradualmente nell’era delle sponsorizzazioni, quando le magliette iniziano ad avere i loghi dei marchi sponsor. Si susseguono Ennerre, Diadora, Nike e Kappa cambiando il materiale e l’aderenza.
![divisa italiana di calcio](https://www.sagrafica.it/wp-content/uploads/2021/07/calcio-pexels-scaled.jpg)
Divisa italiana di calcio: la rinascita
Ma veniamo ad oggi. Puma, che guida la squadra da quasi 20 anni, ha iniziato a usare sempre di più l’abbinamento maglia, calzoncini e calzettoni azzurri. L’azzurro infatti rappresenta per la Federazione emozione e condivisione, un’amicizia che supera i confini del campo di calcio e unisce l’intero paese. Accomuna calciatori e tifosi facendoli sentire parte di un’unica squadra.
In particolare sulla maglietta indica la rinascita della squadra italiana, guidata da una nuova generazione di calciatori. Il collo e i bordini delle maniche sono blu scuro, con una grafica geometrica. La texture associa ai moderni segni geometrici, i classici motivi rinascimentali ispirati alla vegetazione. Questo richiamo è una celebrazione della cultura italiana che ha influenzato tutto il mondo.
La divisa italiana è stata giudicata la più bella degli Europei 2021. Per la trasferta invece il colore è il bianco, con davanti la scritta “Italia” e i colori della bandiera nazionale. La terza maglia è infine verde, ispirata a quella indossata nella partita del 1954 sopracitata, contro l’Argentina.
Tutto il nuovo kit è caratterizzato da materiali pregiati e tecnologicamente all’avanguardia. Giorgio Chiellini, attuale capitano, ha dichiarato a proposito: “La maglia della Nazionale rappresenta la passione e il desiderio di vittoria di milioni di tifosi nel mondo.” E non si sbagliava!