Il lavoro del pubblicitario è molto complicato soprattutto perché bisogna sempre essere creativi e originali. Ciò che bisogna fare tramite uno spot o un manifesto è catturare l’attenzione di un potenziale cliente sempre distratto, in balia di migliaia di messaggi e informazioni al giorno.
Dunque è necessario trovare un messaggio pertinente con il prodotto di vendita, ma che riesca anche a parlare direttamente a chi guarda, creando una connessione amichevole. In molti ci hanno provato nel corso degli ultimi decenni, ma solo alcuni ci sono riusciti veramente, con idee geniali.
Ecco dunque cinque pubblicità geniali che forse vi eravate persi, ma che sicuramente non dimenticherete.
Il nuovo bar del Van Gogh Museum
Tutti noi conosciamo Van Gogh come uno dei più grandi pittori di sempre e, visitando Amsterdam, una tappa impossibile da evitare è proprio il museo a lui dedicato. La sua arte sopravvive ai secoli e attrae ancora oggi milioni di turisti da tutto il mondo.
Accade però che anche i luoghi di grande attrazione come questo debbano farsi pubblicità. Alcuni anni fa infatti è aperto il nuovo bar interno al museo, che ha trovato un modo accattivante per divertire potenziali clienti internazionali. È bastata una semplice immagine per risvegliare un background storico e artistico comune a tutti gli appassionati d’arte e non solo.
La foto ritrae una tazzina con il manico rotto. Vi ricorda qualcosa? No, non è affatto un errore. Si tratta del richiamo a una degli eventi della vita di Van Gogh più conosciuti: il taglio dell’orecchio.
Hut Weber
In pochi probabilmente avranno sentito nominare questa marca. Si tratta di un brand di abbigliamento, più precisamente di cappelli. Produce capi di grande qualità da decenni, ma è stato al centro di grande interesse specialmente una volta, grazie all’idea dei creativi pubblicitari.
L’immagine creata ha fatto molto parlare di sé. Il motivo ha dell’incredibile: sono stati posti due visi stilizzati con la caratteristica comune di avere i baffi. Uno però indossa un cappello, l’altro no. Quel semplice accessorio crea una gigantesca differenza perché attinge al patrimonio di conoscenze comuni all’umanità.
Tutti noi infatti conosciamo i due personaggi raffigurati, senza che ci sia bisogno di scrivere chi siano. Charlie Chaplin e Adolf Hitler. Un semplice cappello assume quindi un significato fondamentale, creando una differenza abissale.
Pubblicità geniali: Volvo XC90
Più conosciuta è invece la Volvo, una casa automobilistica svedese molto diffusa anche in Italia. Per sponsorizzare un nuovo modello di macchina, molto spaziosa e dai numerosi sedili, si è scelto di puntare sulla simpatia.
L’immagine infatti raffigura Biancaneve, la principessa Disney, intenta a fare autostop. La scena potrebbe lasciarci interdetti, ma il motivo di ciò è presto spiegato dallo slogan: “Con solo sette posti. Ci dispiace”. I creativi hanno dunque voluto sottolineare la capienza dell’auto giocando sul sette, ovvero il numero dei nani del cartone.
Pubblicità geniali: Mundo Pasta
In questo caso ci troviamo di fronte, come è intuibile dal nome, a un brand alimentare, il cui prodotto di punta è la pasta. L’obiettivo della pubblicità è dimostrare la bontà del cibo, ma come fare attraverso le sole immagini? È molto difficile, ma in questo caso ci sono riusciti benissimo.
La campagna è stata posizionata sul fianco di una nave per ottenere un effetto ottico geniale. Con un pizzico di ironia è stata creata la perfetta prospettiva per far sì che la corda di attracco rappresentasse uno spaghetto.
We are looking for a graphic designer
Qui non si tratta proprio di una pubblicità, quanto di un annuncio di lavoro. È uno dei cartelli più conosciuti perché testimonia grandissima creatività. L’azienda in questione è in cerca di un grafico. E qual è il modo migliore di trovarlo se non dimostrando quanto possa essere utile?
Il cartellone mostra ironicamente proprio l’incapacità nel creare una pubblicità: la frase infatti è scritta su Paint, il programma più basilare per il disegno. Un’idea semplice ma molto efficace.