Fino al 26 dicembre se passate da Cervia avrete modo di confrontarvi con l’arte di Novecento Inedito, una mostra aperta dallo scorso 8 dicembre nel Magazzino del Sale Torre. Scopriamo insieme gli eventi già visti finora e quelli che si terranno fino alla chiusura della mostra.
Novecento inedito: la mostra
In pratica si tratta della collezione Breganze da Mario Mirko Vucetich a Filippo De Pisis. Arte di un Novecento Inedito, la cui esposizione viene realizzata dall’8 al 26 dicembre nella bellissima cornice romagnola dei Magazzini del Sale di Cervia.
Organizzata dall’associazione Italia Liberty e curata da Andrea Speziali, la mostra espone capolavori “nuovi” dipinti appunto nel ‘900. Non ci sono solo pitture, ma anche sculture e disegni. I principali e più belli sono dell’artista Mirko Vucetich, ma se ne troveranno anche altri di Neri Pozza, Filippo De Pisis e Umberto Boccioni.
Per gli amanti dell’arte povera e da arredamento d’altri tempi sarà come visitare un enorme mercatino dell’antiquariato, dove però tutto è più magico e vistoso. Scopriamo insieme quante e quali opere ed eventi potreste scoprire visitando quest’esposizione.
Oltre 150 opere da collezioni private
Esatto! A Novecento Inedito vengono esposte oltre 150 opere, tutte provenienti da collezioni private molto prestigiose.
La prima è la Collezione Fratelli Breganze di Vicenza. La seconda è quella di Roberto Parenti di Sonigliano al Rubicone. Mentre la terza è quella di Italia Liberty di Rimini.
Il curatore, Andrea Speziali, ha voluto fare un lavoro certosino di ricerca di Arte del Novecento mai vista. La sua missione è quella di proporre un percorso il cui fil rouge sono oli su tela dipinti tra il 1901 e il 1980 (ma come abbiamo detto vedrete anche sculture e disegni preparatori).
L’inaugurazione di Novecento Inedito
Lo scorso 8 dicembre alle ore 16,00 è stata inaugurata la mostra. I partecipanti sono stati molti e la critica ha già invaso il web di buone recensioni.
La mostra sarà un’occasione per gli appassionati d’arte e non per riflettere sull’importanza della pittura nel periodo che parte appunto dal primo anno del secolo del ‘900.
Cosa è successo poi all’arte? Perché abbiamo smesso di riempire le pareti di casa nostra con quadri dipinti da veri artisti? In questa mostra vedrete molte delle opere che ad oggi sono considerati dei veri e propri capolavori di olio su tela e che all’epoca erano parte dell’arredamento delle case più belle d’Italia.
Le nature morte di Filippo De Pisis
De Pisis è stato uno dei maggiori esponenti del ‘900 italiano. Pittore e scrittore ci ha regalato tantissimi punti di vista di quella che era l’epoca che ha vissuto.
In Novecento Inedito vedrete tante delle sue Nature Morte: un soggetto che appunto tornò “di moda” proprio nella prima metà del ‘900 dopo che era stato uno dei soggetti preferiti di grandi artisti come Caravaggio.
Insieme a Filippo De Pisis, l’altro nome degno di nota è sicuramente Mario Mirko Vucetich, di cui alla mostra viene esposto il progetto del grande crocifisso al Tempio Internato Ignoto di Padova (1957). Sempre di Vucetich vedrete poi il bozzetto dell’opera dal titolo “Il Primo sonno” che viene da sempre conservata nei giardini della Biennale di Venezia.
Vucetich ha poi anche realizzato la scultura “La Pietà” commissionatagli dalla famiglia Savoia. Durante la mostra, la vedrete contornata da una serie di bronzetti di Corrado Alvaro, Massimo Bontempelli e Umberto Notari.
I disegni
Lo abbiamo detto: Novecento Inedito non è solo pittura e scultura. Avrete la possibilità di vedere in tutta la loro bellezza le illustrazioni del “Primo Libro delle Favole” di Carlo Emilio Gadda.
Un’opera davvero inedita. Un libro che non è tra i più famosi dell’autore de “Quel Pasticciaccio brutto di via Merulana”, ma come molte delle sue opere, ha fatto in parte il ‘900 e l’autore era il primo a dedicare parte della sua vita artistica non solo alla scrittura, ma anche alla regia e al disegno.
Sempre parlando dei disegni esposti a Cervia durante la mostra, non possiamo non citare i libri illustrati negli anni ’50 dall’editore Neri Pozza e della bellezza dei manifesti di dimensioni giganti disegnati e colorati a mano per le opere liriche e teatrali dell’epoca della Belle Epoque.
Una mostra ricca di occasioni di riflessione, per passare un pomeriggio in compagnia dell’arte e arricchire la propria mente.