Oggi vi raccontiamo la storia di Liberland Metaverse, ovvero la città virtuale creata da un gruppo di designer situati fisicamente vicino la Repubblica Ceca. Vediamo com’è nata e cosa potranno farvi i meta-visitatori.
Liberland Metaverse
Questo è il nome scelto per questa città del futuro. Una città dove vige il design, ma soprattutto una metropoli creata virtualmente nel metaverso.
Fondata nella Libera Repubblica di Liberland, una micro (ma micro) nazione del mondo reale, la nostra città del futuro nasce quindi in un contesto geopolitico reale che si pone fisicamente tra la Croazia e la Serbia.
Qual è il suo scopo? Guidare lo sviluppo della micronazione (reale), nel mondo virtuale. Un regno di realtà virtuale indipendente che renderebbe questo piccolo stato uno dei primi al mondo ad avere anche una sede nel metaverso.
Nasce dalla mente di un gruppo di architetti
Liberland nasce dalla mente degli architetti e designer di Zaha Hadid Architects, che l’hanno pensata per un visitatore 4.0 pronto ad acquistarvi appezzamenti di terreno e avviare attività commerciali vere e proprie.
Infatti, coloro che vorranno visitare questa cittadina del metaverso potranno entrare nel “cyber-urban crypto incubator” con l’applicazione Mytaverse ed iniziare a crearvi edifici (seguendo i progetti creati dai creativi di Zaha Hadid).
Mytaverse è una piattaforma su cloud che crea ambienti 3D, i cui progetti pre-impostati possono essere realizzati dagli utenti con un semplice click. In particolare, Schumacher – promotore del progetto Liberland Metaverse nel gruppo di Zaha Hadid Architects – ha progettato gli edifici edificabili in questo luogo virtuale seguendo il parametricismo, ovvero un tipo di software sfruttato dagli esperti per creare forme architettoniche di design.
La questione politica
Dietro al progetto di Liberland Metaverse c’è anche una questione più pratica e politica. Infatti, la reale Liberland in realtà non è un vero e proprio stato ufficiale perché non è riconosciuto dalle organizzazioni internazionali.
Si trova fisicamente tra Serbia e Croazia ed è in pratica un appezzamento di terreno non reclamato e disabitato. Nel 2015 il politico ceco Jedlička lo ha proclamato Paese, ma a tutti gli effetti non è mai stato riconosciuto tale.
Questo Paese ha una sua comunità, una sua bandiera, uno stemma e pure un inno nazionale. Addirittura ha una sua criptovaluta (la Liberland Merit), ma fintanto che altri non inizieranno ad investirvi non verrà riconosciuto come Paese a livello internazionale. Qui entra in gioco la versione virtuale del metaverso.
Compra virtuale per aiutare il reale
Gli utenti possono investire in terreni e attività commerciali nel mondo virtuale, avendo poi anche a tutti gli effetti una partecipazione nelle attività commerciali e nelle costruzioni della Liberland fisica.
In questo modo, gli spazi di Internet, gli spazi del futuro, coesisteranno con quelli reali sostenendoli fino a creare un rapporto di continuità tra l’uno e l’altro mondo che li rafforzerà entrambi. O almeno, questo è quello che Schumacher e gli altri creativi del progetto si augurano.
Liberland riuscirà a dare voce a questa micronazione creando anche nuovi spazi virtuali in cui l’uomo potrà insinuarsi e prosperare come ha fatto sinora sulla Terra per milioni di anni? Lo scopriremo solo con il tempo. Quello che è certo è che il metaverso sta diventando ogni giorno più grande e più interessante, ma soprattutto sempre di più un posto in cui tutto è alla portata di tutti.