Nel corso degli anni si sono sviluppati diversi modi di fare marketing. Oggi tratteremo di un tipo particolare di marketing ovvero l’Ambient marketing.

Ambient marketing: cos’è

L’ambient marketing si basa sull’utilizzo e sullo stravolgimento di uno spazio fisico per comunicare un messaggio. È infatti una forma di marketing non convenzionale che sfrutta luoghi frequentati dalle persone per comunicare un messaggio e raggiungere un pubblico più ampio impressionandolo e stupendolo.

L’ambient marketing quindi può essere strutturato in posti molto vari tra loro sia al chiuso che all’aperto come ad esempio nei musei, sui mezzi di trasporto, nelle piazze, nelle strade, in giardini e in tanti altri luoghi ancora. Insomma si può vedere in quei luoghi dove si svolge la vita quotidiana di ogni persona.

Questo tipo di marketing è molto utile soprattutto perché i canali tradizionali per fare pubblicità continuano a essere sempre più saturi e ambienti dove vige una spietata concorrenza.

Con l’ambient marketing si può quindi diffondere un messaggio e far aumentare il livello di conoscenza di un brand. Ma anche far vivere al pubblico un’esperienza particolare che difficilmente dimenticherà e che invece lo farà sentire più connesso e legato al marchio in questione.

ambient marketing
Un ottimo esempio di ambient marketing realizzato da McDonald’s. L’imagine è presa dal sito digital-coach.com

Caratteristiche imprescindibili da applicare in un progetto

Una delle prime cose da sottolineare dopo che abbiamo dato la definizione di ambient marketing è che esso deve per prima cosa stupire, lasciare a bocca aperta lo spettatore. Solo in questo modo l’occhio dell’utente sarà attirato e potremo avere la conversione da semplice spettatore a cliente del brand.

Altrettanto importante poi è anche riuscire a comunicare con precisione e coinvolgimento i valori del brand, essere originali e non una copia di altro.

Infine è importante che l’ambient marketing coinvolga le persone. In questo modo infatti gli spettatori del progetto saranno invogliati a parlarne a loro volta a conoscenti e su internet. Si creerà così un giro di passaparola online e offline che renderà il progetto virale e più seguito portando così di conseguenza anche a un incremento dei clienti raggiunti.

Alcuni esempi di Ambient marketing

Per concludere l’articolo voglio proporvi alcuni esempi di ambient marketing che hanno davvero stupito e coinvolto gli spettatori.

Primo tra tutti cito il caso di Ikea Francia. Il brand ha sfruttato le fermate degli autobus posizionandovi un proprio divano. In questo modo l’utente è rimasto stupito e ha anche interiorizzato il messaggio che grazie a Ikea ogni posto può essere considerato casa.

Altro brand famoso che possiamo citare è McDonald’s che in Svizzera ha trasformato le strisce pedonali in patatine che escono dalla tradizionale confezione del brand (come possiamo vedere dall’immagine sopra).

Per citare un’altra campagna di ambient marketing molto famosa possiamo parlare di Netflix che in occasione del lancio della terza stagione della serie La casa di carta ha trasformato la famosa statua del dito medio di Maurizio Cattelan che si trova a Milano in Piazza Affari in un’estensione della statua di uno dei famosi ladri con la tuta rossa e la maschera di Dalì (come possiamo osservare dall’immagine di copertina dell’articolo).

Famosa anche la strategia di SNCF, società ferroviaria francese, che ha installato in alcune piazze di Parigi una serie di porte colorate con i nomi di alcune città europee che se aperte permettevano di vedere cosa stava effettivamente accadendo in tempo reale in quelle città.

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L’ambient marketing di Ikea Francia nella metropolitana di Parigi. L’immagine è presa dal sito it.ikea-club.org

Insomma l’ambient marketing funziona così bene perché dagli spettatori viene visto come un’esperienza e non come una pubblicità. Per questo motivo è quindi un ottimo modo per proporre un brand a un largo pubblico che vuole essere emozionato e sentirsi parte del brand.


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