Oggi vediamo un case of study di marketing che ha utilizzato l’ambiente e l’ecosostenibilità per creare un modello di business che è riuscito a differenziare il brand aumentandone le vendite e la percezione di qualità del prodotto all’occhio del cliente. Ecco il caso di Patagonia.
Ambiente, business e Patagonia
Forse tutti già conoscete il brand di cui vi parliamo oggi. Patagonia è un marchio di sport wear USA che prende il nome dalla regione Argentina omonima. Una regione ostile, con un clima piuttosto freddo. La loro filosofia – da sempre – è quella di realizzare e proporre prodotti di qualità, che durino nel tempo, adatti a tutti coloro che amano l’avventura e il movimento.
Abbigliamento tecnico quindi, che strizza l’occhio alla moda seguendo le palette colore del momento. Quello però che forse non tutti sanno è che dietro alla mission di Patagonia c’è anche e soprattutto l’ambiente. L’obiettivo è la sostenibilità della produzione dei loro capi. Per dimostrarlo si sono sempre impegnati nel sociale, trovando la chiave del loro successo in produzioni che non entrano in conflitto con i profitti della grande distribuzione organizzata.
Come hanno fatto a creare tutto questo? Ma soprattutto: perché quello di Patagonia è diventato un vero e proprio case of study nel mondo del marketing? Lo scopriamo nei prossimi paragrafi. Se siete interessati, continuate a leggere.
L’idea di Yvon Chouinard
Il fondatore del marchio è Yvon Chouinard. Grazie alla sua mentalità aperta e al suo pensiero sempre rivolto all’ambiente, oggi Patagonia è uno dei marchi di abbigliamento tra i più ecosostenibili ed eco-friendly al mondo.
La sua missione è quella di istruire i giovani a trovare una soluzione alla crisi climatica in atto. La sua idea è quella di dimostrare che l’amore per l’ambiente e per lo sport all’aria aperta possono essere la chiave di volta per far star bene l’uomo e farlo vivere più a lungo.
Ma come è arrivato da sportivo e amante della natura a creare un brand di abbigliamento tecnico conosciuto a livello mondiale? Grazie al suo amore per l’arrampicata. Infatti, durante la sua prima scalata invernale in Scozia, sceglie di indossare una maglia da rugby: un oggetto dal tessuto tecnico, pratico, leggero ma al tempo stesso super resistente. Tornato a casa continua ad usarla per altre attività sportive.
Vista la funzionalità di questo tipo di tessuto e di modello, crea una piccola linea personale e la vende ai suoi amici alpinisti. Le voci corrono e visto che si tratta di una nicchia di persone in espansione, mano mano la domanda si fa sempre più ampia. Yvon deve creare un’offerta maggiore: nasce quindi Patagonia.
Amore per l’ambiente vuol dire coerenza
La cosa vincente di Patagonia è che l’idea di Chouinard non è mai cambiata: lui è stato il primo (o meglio uno dei primi) a credere che si potesse creare una linea di abbigliamento eco-friendly.
Patagonia è un marchio trasparente che mostra i materiali con cui realizza i suoi prodotti e mostra anche la filiera con cui li crea. Rispetto ad altri brand sport wear è coerente nelle scelte di mercato e di marketing: una tra tutte la realizzazione delle campagne pubblicitarie a costo zero con opinion leader del settore. Persone magari meno conosciute a livello internazionale, ma la cui opinione conta per coloro che amano lo sport all’aria aperta e la natura.
Materiali biologici
Altra scelta diversa e rivoluzionaria del brand – scelta che lo ha poi reso famoso anche da un punto di vista di promozione del prodotto – fu quella di voler utilizzare sin dai primi anni ’90 solo ed esclusivamente cotone biologico.
Con il tempo, il marchio è poi riuscito a creare una coalizione con altri brand a pro dell’ambiente (due tra tutti Nike e Gap). Coalizione che ha portato alla creazione di progetti eco sostenibili, uno tra tutti “1% for the Planet”, dove insieme alla ditta per la pesca Blue Ribbon Files nel 2000 Patagonia ha donato l’1% dei suoi ricavi ad ambientalisti locali.
Vista la scelta dei materiali biologici, in molti iniziano a ricriminare al brand di non offrire prodotti duraturi nel tempo e nelle performance. Chouinard allora studia una nuova strategia di marketing eco sostenibile: nel 2015 nascono i punti per la riparazione gratuita dei capi acquistati nell’anno solare in corso. Se un prodotto Patagonia, al di là della quantità o del tempo del suo utilizzo, si usurava nell’anno in cui era stato acquistato, l’azienda si impegnava a riparlo gratuitamente o a sostituirlo.
L’iniziativa in questione divenne talmente famosa che, sempre a pro dell’ambiente, Patagonia diede il via a Worn Wear, ovvero riparava gratuitamente capi di ogni genere all’interno di un camper rivestito di legno e alimentato a biodiesel che durante il 2015 fece il giro di tutti gli Stati Uniti d’America.
Ambiente e Marketing
Quello che abbiamo voluto stimolare in voi lettori oggi con questo nostro articolo dedicato all’ambiente e al business di Patagonia è una riflessione su quanto sia importante essere fedeli alla propria idea di base quando si propone un business.
Al di là dell’orientamento di mercato, i valori etici e morali devono essere sempre mantenuti. In particolare deve essere costante anche l’impegno nel portare avanti questi valori con iniziative mirate che curino il target specifico e che accrescano la reputazione del brand all’occhio del cliente finale.