Hai messo anche l’ultimo punto, ora il tuo manoscritto è pronto e lo vuoi pubblicare. Pensavi che il peggio fosse finito, ma non avevi fatto i conti su come impaginare un libro. Se hai scelto di un servizio di stampa online, magari un print-on-demand, la prima cosa è quella di formattare il testo in base alle richieste del servizio stesso.
Puoi usare dei programmi appositi per l’impaginazione, oppure sfruttare quelli che probabilmente già conosci. È infatti possibile impaginare un libro anche con Word o con qualcosa di più professionale, come InDesign. L’importante è avere chiare le basi!
Impaginare un libro partendo dal formato
Il primo passaggio è quello di scegliere il formato del libro e dipende molto dal tipo di testo che hai scritto e dalla sua finalità. Non si tratta solo di impatto visivo, ma anche di coerenza con lo scopo dello scritto.
Il formato più classico è quello rettangolare e verticale. Per le opere di narrativa, saggistica o poesia si punta principalmente al tascabile, le cui dimensioni sono generalmente 10cm x 15cm, 12cm x 18cm o 14cm x 21cm. Un libro con queste dimensioni può essere messo nello zaino o in borsa e trasportato ovunque.
Formati più grandi, come il 17cm x 24cm, sono più comuni quando si parla di libri di testo, ricerche scientifiche o anche tesi di laurea.
Esistono poi altri formati, molto più particolari, che si accompagnano a tipi altrettanto particolari di libri. In un formato quadrato puoi incorniciare molto bene libri per bambini o anche libri di ricette. Le dimensioni più classiche sono 15cm x 15cm, 16cm x 16cm o 18cm x 18cm.
Formati quadrati più grandi come 20cm x 20cm o addirittura 24cm x 24cm sono adatti per libri fotografici o cataloghi d’arte. In questo caso potresti anche pensare ad un formato orizzontale, basandoti sul tipo di immagini presentate.
La gabbia di testo
In base al tipo di formato che hai scelto, dovrai comporre la gabbia grafica o gabbia di testo. Cos’è? In poche parole è lo spazio visivo in cui collocherai il tuo testo e fa da base per l’organizzazione dei contenuti. I titoli, i sottotitoli, il testo, le immagini… tutto, viene disposto in base alla gabbia grafica.
Tutto questo si traduce principalmente nella scelta dell’ampiezza dei margini. Più lo “spazio bianco” fuori dal testo è ampio, più il testo avrà importanza. D’altro canto, margini più stretti significano un’ottimizzazione maggiore della carta. Di solito è il tuo servizio di stampa a richiederti delle grandezze ben specifiche.
Per un formato tascabile in genere i margini sono di 1,8 o 2 cm per quello superiore, sinistro e destro, mentre per il margine inferiore saliamo a 2,3cm. Considera che se vuoi rilegare un libro o il tuo scritto supera le 1000 pagine sarebbe meglio aumentare un po’ il margine sinistro.
Per formati più grandi puoi puntare anche a 2 cm per i margini destro e sinistro, 2,2 cm per il superiore e 2,6cm per l’inferiore.
La scelta del font e la dimensione
Questa è una scelta fondamentale che viene appena dopo quella dell’immagine di copertina. La caratteristica principale del font è che deve essere sempre facilmente leggibile per tutti. Tenendo bene a mente questo punto fermo, puoi decidere di adottare un carattere più moderno o uno più old fashion.
I font più usati nell’impaginazione di un libro sono il Times New Roman, il Garamond e l’Arial. Altre ottime alternative sono l’Helvetica o il Futura per un look contemporaneo, oppure il Palatino per per qualcosa di più tradizionale. Se vuoi proprio osare, usa un font più particolare nei titoli, ma mai nel corpo di testo.
Oltre al font ricordati di scegliere anche la dimensione, facendo in modo che si armonizzi rispetto al formato. Per un tascabile scegli una grandezza tra il 9 e l’11. Se hai optato per un formato più grande non scendere sotto l’11 e non andare oltre il 14.