Aerodream è la mostra che ha preso vita al Centre Pompidou-Metz. È un percorso tra l’architettura e il design di quelle strutture che da sempre affascinano grandi e piccini: i gonfiabili. Si tratta di un percorso attraverso la storia degli “inflatable” dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi.
Cosa sono le inflatable architectures?
Letteralmente le Inflatable Architectures sono le “architetture” o “strutture” gonfiabili. Siamo soliti vedere queste strutture nelle feste per bambini o nei parchi divertimento.
Esse sono, infatti, la gioia dei più piccoli, tra scivoli e percorsi attraverso strutture morbide piene d’aria. Ma, in realtà, nella storia non sono mancate nemmeno alcune strutture gonfiabili per scopi diversi da quelli ludici.
La mostra “Aerodream”
La mostra in questione è stata inaugurata a Gennaio al Centre Pompidou-Metz, il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Parigi. Aerodream è a cura di Frederic Migayrou, il Vicedirettore del Museo, e Valentina Moimas, Responsabile del dipartimento di Architettura dello stesso Museo.
La mostra, il cui nome completo è “Aerodream. Architecture, design and inflatable structure 1950-2020”, è un percorso attraverso tutta la storia delle strutture gonfiabili, dalla metà del ventesimo secolo ad oggi.
La mostra sarà disponibile ancora per un mese al Centre Pompidou-Metz, fino alla fine del mese di Agosto. Ma il percorso non terminerà qui. Aerodream approderà, infatti, alla Città dell’Architettura di Parigi, dal 6 ottobre 2021 al 14 febbraio 2022.
Cosa si può vedere nella mostra?
“Se il sogno di volare ha accompagnato l’uomo sin da Icaro, è proprio con l’idea di un fodero gonfiabile, che sostituisce lo spiegamento delle ali, che è diventato effettivo a partire dal XVIII secolo. La storia dei gonfiabili, parallela a quella dell’aeronautica, è quella dello sviluppo di un rapporto più organico con l’aereo.
La guaina è una metafora della pelle, una protezione per il corpo, che consente un’immediata vicinanza con l’aria. Il gonfiabile porta in sé l’idea del pneuma del respiro; un rapporto immediato con il vivente, con l’evento, con la vita.
La mostra rivela questa dimensione umana dello “pneumatico”, dai primi sfruttamenti industriali e militari (dirigibili, palloni meteorologici, complessi galleggianti, esche gonfiabili) alle esperienze sviluppate da numerosi artisti designer e architetti”. – dal sito web ufficiale del Centre Pompidou-Metz.
La mostra ripercorre settant’anni di storia dei gonfiabili. Proprio a metà del secolo scorso, infatti, sono comparsi nuovi materiali, quali gomma e derivati, plastica e reti di tessuti, che hanno moltiplicato i possibili utilizzi dei gonfiabili.
All’Aerodream si può rivivere proprio questo percorso, scoprendo quanto siano stati fondamentali questi nuovi materiali per l’evoluzione delle inflatable structures.
I materiali e gli elementi
Il materiale per eccellenza è la plastica. Tra pregi e difetti è proprio la plastica la regina incontrastata delle strutture gonfiabili.
Ma punto cardine di tutta la mostra non è tanto la plastica come materiale, ma l’aria come elemento. È proprio sull’aria che ruota tutta l’idea utopica dei gonfiabili e dei loro molteplici utilizzi.
L’aria permette all’uomo di staccare per la prima volta i piedi dalla terra, grazie a fratelli Montgolfier. Ed è con loro che la storia delle strutture gonfiabili viaggia di pari passo con quella dell’aviazione.
Tuttavia, Aerodream ci riporta con i piedi per terra, perché la mostra si concentra sulle architetture pneumatiche, saldamente ancorate a terra.
Aerodream e gli utilizzi delle inflatable structures
Ma quali sono le inflatable structures e per cosa vengono utilizzate? Non solo mongolfiere, quindi. Le strutture gonfiabili tornano ad essere saldamente ancorate alla terra. Ma prima di tornare a toccare il suolo, le strutture gonfiabili saltano dall’aviazione all’esplorazione spaziale, divenendo elemento fondamentale per lo spazio siderale.
Tra gli anni ’60 e gli anni ’70 i gonfiabili diventano spazi abitativi alternativi, una struttura senza fondamenta, libera.
La mostra ci mostra come questo sia divenuto un elemento sovversivo, apolitico e critico, che ha portato, ad esempio, dell’occupazione del suolo pubblico.
Per finire, arriviamo ad oggi. Un momento storico in cui i gonfiabili tornano di moda. Ma tornano per spiccare il volo, per dare inizio ad una nuova era, divenendo, ad esempio, hub spaziali per colonie marziane o lunari.