Sono più di 10 anni che Andy Warhol manca a Milano, ma forse sarebbe più giusto dire che a Milano manca Andy Warhol. Ma niente paura, ad ottobre, dopo tanto, torna l’accoppiata Andy Warhol Milano: La pubblicità della Forma.
Tra le tante installazioni e mostre, contemporanee e futuristiche, nella città della moda, risultava un grande escluso. L’artista che ha letteralmente rivoluzionato la storia dell’arte del ‘900 non si vedeva. Eppure, con Milano ha avuto molto, moltissimo in comune: arte e moda ovviamente, ma anche l’imprenditoria.
Nel futuro tutti saranno famosi in tutto il mondo per 15 minuti
Vediamo quindi insieme il dove e il quando di questo grande ritorno a cura di Achille Bonito Oliva.
Andy Warhol Milano: info utili
Dal 22 ottobre 2022 al 26 marzo 2023 torna Andy Warhol in mostra a Milano. L’esposizione è temporanea, ma i veri appassionati o anche solo i curiosi, avranno ben cinque mesi per organizzare un fuori porta all’ombra del Duomo.
Per la precisione la mostra si terrà alla Fabbrica del Vapore, spazio culturale già conosciuto per altre esposizioni, vicino alla stazione di Milano Porta Garibaldi. Per l’occasione, è stata messo a disposizione lo Spazio Messina.
I biglietti sono disponibili già da ora online, tramite la piattaforma ticketone. I prezzi variano a seconda del giorno della settimana: 13,50€ per i giorni infrasettimanali e 15,50€ per i giorni festivi. La mostra è aperta tutti i giorni a partire dalle 9:30, nelle date feriali chiuderà alle 19:30 mentre il sabato, la domenica e i festivi alle 20:30.
Andy Warhol Milano: La pubblicità della Forma
La pubblicità della Forma sarà una delle più grandi mostre dedicate ad Andy Warhol in Italia. Verranno esposte oltre 300 opere, divise in sette aree tematiche per tredici sezioni. I visitatori potranno così percorrere in maniera estremamente immersiva tutto il cammino di Warhol.
Partendo dai suoi esordi come illustratore commerciale negli anni ’50, si arriverà fino agli anni ’80, quando ormai era divenuto il protagonista indiscusso della Pop-Art americana. A curare la mostra è il critico d’arte Achille Bonito Oliva, che di Warhol è un esperto.
Warhol è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell’immagine rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. […] Così la pubblicità della forma crea l’epifania, cioè l’apparizione, dell’immagine.
Andy Warhol, il padre della Pop Art
Andy Warhol nasce a Pittsburgh nel 1928 come Andrew Warhola Jr.. Figlio di una coppia di immigrati lemchi originari di una piccola cittadina slovacca, mostra subito il suo talento artistico. Studia arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Technology nella sua città natale prima di trasferirsi a New York. Lì comincia immediatamente a lavorare per grandi nomi come Vogue e Glamour.
In breve tempo diventa uno dei più grandi e prolifici esponenti della Pop Art americana. La tecnica che più l’ha reso famoso è stata sicuramente la serigrafia, grazie alla quale riproduceva su molte tele immagini iconiche. Oltre ai grandi ritratti, come quelli di Marilyn Monroe, di Che Guevara e di Diana Spencer, Warhol riproduceva anche oggetti e scene di uso comune.
Famosissime sono le sue bottiglie di Coca-Cola: egli stesso era solito affermare che i prodotti di massa rappresentano la democrazia sociale. Nel corso della sua vita, Warhol si dedica anche ad altre forme d’arte come la scultura (i barattoli di zuppa Campell), il cinema e la musica.
Nonostante sia sopravvissuto per poco ad un tentativo di omicidio, Warhol muore a 58 anni in seguito alle complicazioni di un intervento alla cistifellea. Il suo ultimo lavoro è Last Supper, ispirato all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Dopo la morte, la fama di Warhol fanno crescere esponenzialmente la quotazione delle sue opere, rendendolo il secondo artista più comprato e venduto dopo Pablo Picasso.