Apple entra ufficialmente nella corsa all’intelligenza artificiale e in questa nuova veste cambia anche un po’ il suo stile. Siri cambia logo e Apple Intelligence si presenta al mondo con un logo diverso da quello dell’assistente virtuale. Perché due loghi separati? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Siri e l’intelligenza artificiale
Quando Siri venne presentata al mondo, nel 2011, fu una vera e propria rivoluzione. Esistevano già assistenti virtuali, ma questa lasciò comunque il mondo a bocca aperta.
Essa segnò anche un passaggio fondamentale nell’azienda. Si è trattato dell’ultimo lascito di Steve Jobs e del primo annuncio di Tim Cook.
Quando venne presentata al mondo, Siri non fu presentata come un’aiutante nelle ricerche o un sistema di riconoscimento vocale. Essa fu presentata come una vera e propria intelligenza artificiale.
Tuttavia, negli ultimi anni il settore dell’AI ha fatto passi da gigante e Siri non è riuscita a stare al passo. Per questo Apple è stata per lungo tempo tagliata fuori da quella corsa all’intelligenza artificiale che ha interessato tutti i big del settore dell’hi-tech.
Cos’è Apple Intelligence
Era nell’aria già da un po’ di tempo e sapevamo che Apple aveva intenzione di partecipare, finalmente, alla corsa. Quindi, quando all’ultimo WWDC ha presentato Apple Intelligence non siamo rimasti sorpresi.
Tim Cook riassume così la sua intelligenza artificiale: “AI for the rest of us” (AI per tutti noi).
“Siamo entusiasti di scrivere un nuovo capitolo della storia delle innovazioni Apple. Apple Intelligence rivoluziona ciò che i nostri utenti possono fare con i nostri prodotti, e ciò che i nostri prodotti possono fare per i nostri utenti.
Il nostro approccio unico unisce l’AI generativa al contesto specifico di ogni utente per offrire un’intelligenza realmente utile. E l’accesso alle informazioni avviene in modo totalmente privato e sicuro, per aiutare le persone a fare le cose che stanno loro più a cuore.
Questa è AI come solo Apple può offrirla, e non vediamo l’ora che gli utenti scoprano cosa è in grado di fare” – Tim Cook.
Apple Intelligence non prende il posto di Siri. L’assistente virtuale che da 13 anni accompagna gli utenti nelle loro attività quotidiane si evolve, diventando un portale per l’AI dell’azienda.
I due nuovi loghi di Apple
Proprio per il fatto che Siri e Apple Intelligence non sono scindibili l’uno dall’altra sembra strano che l’azienda li abbia presentati con due loghi diversi.
Tuttavia, è evidente che i due loghi facciano parte della stessa famiglia e sono collegati l’uno all’altro.
Entrambi i loghi hanno uno sfondo colorato sfumato, che va dal rosa, al viola al turchese. Entrambi hanno, poi, delle linee bianche e spesse che formano dei disegni morbidi sullo sfondo.
Il logo di Apple Intelligence ha due linee chiuse che si intrecciano. Quello di Siri, invece, ha un segno dell’infinito racchiuso in un cerchio.
L’intelligenza artificiale non è una minaccia
Il design è stato realizzato in modo che non sia minaccioso. L’idea è quella di far capire al mondo che l’AI non è una minaccia per gli esseri umani.
Si tratta di una linea adottata da tutte le aziende che producono strumenti di intelligenza artificiale e non solamente da Apple.
Gli elementi scelti per il design del logo devono trasmettere fiducia e sicurezza. Essi non contengono nulla che ricordi figure umane o robotiche, ma rimangono per lo più su linee e curve astratte.
I colori usati sono anch’essi scelti appositamente per evocare sentimenti positivi e accoglienti. Il design deve essere semplice, accattivante, comprensibile e accessibile.