Quando si vuole dare vita a un brand è necessario compiere una serie di operazioni apparentemente semplici e insignificanti, ma in realtà fondamentali. Una di queste è la scelta del colore: sembra una piccolezza, ma studi scientifici dimostrano come ad esso sia connesso gran parte del messaggio del marchio!
Infatti ogni colore crea in chi guarda una particolare sensazione, che viene recepita creando effetti sui comportamenti futuri. Ognuno di noi associa inconsciamente a ogni sfumatura cromatica un concetto emozionale, sulla base sia del proprio passato, sia del contesto culturale in cui viviamo.
Su tali concetti si basa il neuromarketing, una branca non indifferente del marketing che studia come gli individui vengano influenzati dai colori, che suscitano emozioni e possono portare o non portare alla vendita di un prodotto. Vediamo dunque come collocare l’arancione nel marketing.
I colori caldi
Partiamo col dire che i colori caldi sono da sempre conosciuti come intensi, emozionali: stimolano l’aumento del battito cardiaco, del respiro e dell’ossigeno verso il cervello, producono un effetto rinvigorente e stimolano l’attività mentale.
L’arancione, che si trova a metà tra i due colori caldi primari (rosso e giallo) mantiene le caratteristiche di entrambi, amplificandole. Certo, a differenza degli altri, è più propenso ad attirare l’attenzione: si pensi solo al semaforo, dove viene usato per catturare l’occhio delle persone e intimare loro che è quasi il momento di fermarsi. Tale caratteristica è frequentemente presente anche negli spot pubblicitari.
In generale, l’arancione emana positività e allegria, ma è fondamentale che venga usato nel modo giusto. Infatti, come in ogni cosa, esiste il rovescio della medaglia: se preso per rappresentare i brand sbagliati, può finire per simboleggiare ignoranza, immaturità e frustrazione. Scopriamo quindi in quali campi è consigliato e in quali no.
Il significato dell’arancione nel marketing
A livello psicologico il significato dell’arancione è molto chiaro. Secondo la scienza, viene considerato un colore energico (ma non aggressivo), che richiama alla mente sensazioni di eccitazione, entusiasmo e calore. Insieme ad esse, stimola dinamismo, amicizia e divertimento, per questo si avvicina molto a un pubblico giovane.
Di conseguenze, è fondamentale che i brand che lo utilizzano siano moderni e portino con sé un messaggio fresco, nuovo, attuale, stimolante. Devono suscitare nel cliente un’idea di creatività, spontaneità, entusiasmo, forza, sicurezza e successo.
Il messaggio che un marchio tenta di far arrivare al pubblico deve essere ottimista, innovativo e coraggioso. In caso contrario, si finisce per suscitare emozioni contrarie, negative, come detto nel paragrafo precedente.
Gli studi scientifici
Ciò che fino ad ora è stato detto è supportato da studi scientifici ed esperimenti reali. In particolare, è diventata molto conosciuta l’indagine di Joe Hallock, che ha analizzato le associazioni che un campione di intervistati compiva con determinati colori. A livello sensoriale, per il 27% delle persone l’arancione trasmette divertimento, per il 26% economicità, per il 2% sicurezza e per l’1% fiducia. Praticamente nessuno crede che sia un colore legato all’affidabilità e all’alta qualità.
Proprio per questo motivo è fondamentale che, in base al brand creato, il colore venga scelto con coscienza. Sono rari i marchi di lusso che hanno preferito usare l’arancione. Escludendo Hermes, un’azienda ormai già affermata e stimata, non si trovano altri esempi.
È infatti sconveniente voler far passare un messaggio di questo tipo tramite l’arancione, un colore preferibile per marchi giovani, divertenti ed energici. Se si collega con momenti di festa e convivialità, sarà molto più adatto per esempio a brand di cibo. Vediamo alcuni esempi vincenti di arancione nel marketing.
Arancione nel marketing: alcuni esempi
Come detto, il colore arancione è legato a diverse idee connesse tra loro. Per questo può essere presente in molti campi di versi. L’importante è che tutti richiamino un’idea di divertimento e ottimismo.
- Economicità: l’esempio più calzante è sicuramente Easyjet. Si tratta di una compagnia aerea, dunque è un marchio legato all’idea di viaggio, dunque di compagnia, gioventù, divertimento. Ma allo stesso tempo si colloca nel mercato all’interno della fascia bassa di prezzo. Questo non la penalizza come un brand di scarsa qualità. Infatti è vista come la compagnia che dà a tutti la possibilità di sperimentare un momento di felicità e amicizia.
- Gioventù: l’idea di gioco e divertimento è spesso legata ai bambini, e quale brand può esprimere meglio questa idea se non un canale televisivo dedicato ai cartoni animati? Nickelodeon ha espresso perfettamente il proprio messaggio scegliendo il colore che più gli si adattava.
- Spensieratezza: infine, come non citare uno dei marchi più famosi del mondo. Mi riferisco ad Amazon, che della sua freccia arancione ha fatto un segno distintivo. Navigare sul sito per un cliente significa prendersi un momento di pausa da problemi e preoccupazioni, svagandosi per alcuni minuti.