La fiera d’arte di Basilea si è da poco conclusa. È la più grande fiera di arte contemporanea del mondo. Scopriamo insieme cosa è successo ad Art Basel 2023.
Art Basel: dal 1970 ad oggi
Basilea è una piccola città con una grande fiera.
La prima fiera risale al 1970 e già da quella prima esposizione si fece notare. Furono tre galleristi di Basilea ha dare vita a quella che oggi è la più grande e importante fiera d’arte contemporanea del mondo: Trudl Bruckner, Ernst Beyeler e Balz Hilt.
Già in quella prima occasione i visitatori furono 16.000, ma nel giro di due anni la superficie d’esposizione e visitatori raddoppiarono.
Dal 1999 si è aggiunta Art Unlimited che offre gli spazi per le opere d’arte di grandi dimensioni, sculture, performance dal vivo e proiezioni.
Nel 2002 si è aggiunta una fiera gemella: la statunitense Art Basel Miami Beach. Successivamente si è aggiunta anche, nel 2013, Art Basel Hong Kong. Si è, infine, aggiunta anche Parigi.
Oggi è la più grande rassegna d’arte, con quattro fiere parallele che si svolgono in quattro diversi periodi dell’anno, anche se Basilea rimane la fiera principale. Inizia Hong Kong, a Marzo, seguita da Basilea, a Giugno, per poi proseguire con Parigi, a Ottobre, e terminare con Miami Beach, a Dicembre.
Art Basel è considerata oggi la madre di tutte le fiere d’arte.
Art Basel 2023 in numeri
“Per essere una città relativamente piccola, Basilea gode di un enorme richiamo internazionale. Un fascino che deve, non da ultimo, anche ai musei e ad Art Basel”.
Cos’è oggi la fiera di Basilea? 284 gallerie, provenienti da 36 paesi diversi, con 4000 artisti e 82000 visitatori.
Una fitta rete di esposizioni ed eventi avvolgono la città e tutta l’area limitrofa. Inoltre, si tratta della fiera più grande, questa del 2023, dopo gli anni difficili della pandemia.
Delle 284 gallerie presenti ad Art Basel quest’anno 21 erano al loro debutto.
Unlimited: il settore delle grandi installazioni
Una delle zone fieristiche più incredibili di Art Basel è, senza dubbio, Unlimited, la zona delle grandi installazioni, curata da Giovanni Carmine. Quest’anno sono state esposte 76 opere disposte su 16000 mq.
Una delle opere più imponenti è Sea Never Dries, di Serge Attukwey Clottey. L’opera rappresenta gli onnipresenti contenitori gialli del Ghana, fatti a pezzettini e intrecciati come arazzi. Un’opera gemella si trova attualmente alla Biennale di Architettura di Venezia.
Altre grandi installazioni sono Strip-Tower, di Gherard Richter, Never Again, di Monica Bonvicini, una collezione di altalene fatte con tubi di acciaio, pelle nera e catene. C’è, poi, la Palestra di Augustas Serbians, Ciurlions Gym, o Matratzentraum, di Guillaume Bijl.
Parcours
Una delle aree più interessanti di quest’Art Basel 2023 è Parcours, il settore ideato da Samuel Leuenberger. Si tratta di un itinerario che coinvolge tutta la città di Basilea. Quest’anno conta 24 interventi in altrettanti luoghi della città, luoghi, solitamente, chiusi al pubblico.
Tra di questi troviamo un’installazione di un archivio di conoscenze curde, di Melika Kara, o la scultura Arcangelo III, di De Bruyckere, collocata in un giardino di rose privato.
Art Basel – Hall 2: la zona degli affari
La Hall 2 rimane il luogo tradizionale per concludere gli affari, dove si sono concluse delle compravendite importanti.
La zona degli affari si snoda su due piani dove sono stipati tutti i capolavori in vendita. La sezione principale è la Galleries. C’è, poi, Statements, per gli artisti emergenti, Feature, per le opere storiche, Edition, per stampe ed edizioni, e Kabinett, per le mostre curatoriali.
Una delle compravendite di cui si è parlato maggiormente è Orange and Yellow, di Mark Rothko. Si parla di una 60 milioni di euro.