Tre mesi fa, il 16 Aprile del 2019, andava a fuoco una delle più grandi opere architettoniche e artistiche dell’umanità: la cattedrale di Notre Dame de Paris. Fortunatamente non ci sono state vittime tra le persone presenti nell’edificio o tra quelli che sono intervenuti per spegnere le fiamme. Ci sono stati tuttavia tre feriti e un ingente danno al patrimonio culturale e artistico mondiale.
L’edificio ha riportato danni significativi, come il crollo del tetto e della flèche. Un danno a cui non sembra esserci rimedio, basti pensare che la costruzione della cattedrale iniziò nel dodicesimo secolo. Dopodiché ha attraversato ristrutturazioni e ampliamenti nel corso dei secoli successivi, divenendo una finestra aperta su tutte le epoche. 900 anni di storia artistica, architettonica, umana, bruciati in una sera d’Aprile.
Lo sconcerto globale di fronte a tale perdita ha portato in molti a mobilitarsi e ad offrirsi, economicamente o con le proprie competenze, per contribuire a riportare la cattedrale al suo antico splendore.
La raccolta fondi
In tutto il mondo dell’arte, dalla moda al design, ci si è mobilitati in un’enorme e mai vista raccolta fondi per permettere a chi di dovere di iniziare al più presto possibile i lavori di ristrutturazione. Francois Henri Pinault, del gruppo Gucci, Saint Laurent, ha aperto le danze con un’offerta di 100 milioni di euro.
Il mondo dell’arte non è rimasto a guardare e in moltissimi hanno prontamente seguito il suo esempio. Dalla famiglia Arnault, del gruppo LVMH, alla famiglia Bettencourt, di L’Oreal. E la raccolta fondi va avanti ancora oggi, dopo tre mesi.
Infine, ma non da meno, il gallerista Larry Gagosian, ha lanciato un appello a tutti gli artisti che volevano contribuire. 28 artisti, architetti, designer, creativi di ogni genere hanno risposto all’appello, dando vita ad An Exhibition for Notre Dame.
An Exhibition for Notre Dame
Le opere donate dai 28 artisti saranno in mostra a Parigi fino al 27 Luglio e i ricavati della mostra, ovviamente, si aggiungeranno alla raccolta fondi per la ricostruzione della cattedrale. Tra le opere in mostra moltissime sono state create appositamente per l’occasione, in memoria e in onore di un patrimonio dell’umanità bruciato in un giorno.
“Notre Dame è uno dei simboli più riconosciuti di Parigi e di tutta la Francia. Desidero contribuire alla ricostruzione di questo monumento dopo aver visto, con devastazione, come è stato inghiottito dalle fiamme”, ha dichiarato Larry Gagosian, organizzatore e promotore della mostra.
La mostra si trova nel cuore di Parigi, al 4 di Rue de Ponthieu, e le opere saranno esposte dall’11 al 27 Luglio. Chiunque si trovasse da quelle parti ha ancora una decina di giorni per ammirare opere uniche che spaziano dal design alla fotografia, e contribuire, intanto, alla restaurazione della cattedrale.
I fondi raccolti saranno donati alle associazioni Fiends of Notre Dame de Paris e La Fondation Notre Dame e utilizzati nella ricostruzione dell’edificio.
Le opere e gli artisti
Sono numerosi gli artisti che hanno risposto alla call del gallerista. 28 artisti che hanno donato le loro opere e che ora sono in mostra alla galleria. Tra di esse spiccano la sedia di Marc Newson, tra design e architettura, i pesci scultura di Frank Gehry e la litografia di Richard Serra. Troviamo la foto a tema di Patti Smith che racconta: “Spesso dopo una semplice meditazione, scatto una fotografia, come ricordo, come reliquia”.
E ancora, ci sono le opere di Balthus, Georg Baselitz, Edmund de Waal, Urs Fischer, Andreas Gursky, Takashi Murakami, Giuseppe Penone, Ed Ruscha, Cindy Sherman e Rachel Whiteread.
28 artisti uniti per ricostruire Notre Dame de Paris.