Joe Biden ha promesso che ora le cose cambieranno. L’era dell’amministrazione Trump è finita e Biden sta cercando di cambiare le cose, di riportarle a un antico splendore o di migliorarle. Con il nuovo Presidente la Casa Bianca assume delle sembianze totalmente diverse, c’è aria di cambiamento e il cambiamento parte dalle piccole cose. Da alcune sottigliezze, che magari non noteranno tutti, ma che sono indice di rivoluzione. Piccole cose come il logo della Casa Bianca. Sapevate che la Casa Bianca aveva un logo? Beh, ce l’ha e Biden lo ha leggermente cambiato.
Il logo della Casa Bianca negli ultimi mandati
Piccoli ritocchi ce ne sono stati davvero innumerevoli nel corso degli ultimi mandati sul logo della Casa Bianca. Dal complesso disegno iniziale si sono iniziate a fare una serie di semplificazione, a partire dalla presidenza Bush.
Biden ha voluto ora ridisegnare il logo, in contrasto con quello precedente, voluto dall’amministrazione Trump. Per arrivare a questa versione, ci sono voluti 30 tentativi, da parte di Ben Ostrower, il suo ideatore, per rispecchiare la volontà del nuovo Presidente americano.
Come si presenta oggi il logo della Casa Bianca
Il logo rappresenta la facciata della Casa Bianca in maniera più precisa e meticolosa, rispetto alla versione precedente. I dettagli architettonici, le finestre, le colonne, le porte, sono in bianco, che risaltano sullo sfondo blu.
Il logo è stato realizzato in modo da adattarsi a tutti i contesti e a tutte le esigenze.
Esso può sembrare tradizionale, ma dietro vi è uno studio meticoloso che gli consente di adattarsi perfettamente a qualsiasi contesto, da un pezzo di carta stampata a una videoconferenza su Zoom. Per renderlo così versatile sono stati inseriti piccoli sottilissimi dettagli, che possono essere mescolati e abbinati in modo da ottenere tutte le combinazioni necessarie. Ma a un occhio poco esperto questi dettagli passeranno quasi inosservati.
I caratteri tipografici
I caratteri tipografici utilizzati, invece, sono gli stessi utilizzati nella campagna elettorale di Joe Biden: Mercury e Decimal. I due diversi caratteri tipografici sono intercambiabili e vengono utilizzati in contesti diversi.
Il Mercury è un serif classico. Secondo il suo creatore, il tipografo Jonathan Hoefler, “Il serif è più augusto, adatto all’ufficio del Presidente”.
Per Decimal, invece, ha preso spunto dalla carta intestata della presidenza Kennedy, dando al carattere tipografico una struttura. Ha poi suggerito al team di designer del Presidente come utilizzarlo. Questo carattere è, infatti, utilizzato nella cancelleria e nei comunicati stampa.
I due caratteri tipografici sono, tuttavia, stati considerati non tradizionali per una campagna presidenziale, figurarsi per la Casa Bianca. Eppure sono risultati perfetti per il loro scopo. Decimal è un font decisamente contemporaneo, ma prende ispirazione dai grandi classici. Mercury è un font storico, ma audace.
La creazione del nuovo logo
Come dicevamo a lavorare sul nuovo logo è stato il designer Ben Ostrower, direttore creativo dell’agenzia Wide Eye, che ha lavorando fianco a fianco con i designer della Casa Bianca: il direttore creativo Carahna Magwood e l’illustratore John Mata.
Come spiega Ostrower il logo è in realtà una serie di loghi, creati utilizzando elementi architettonici intercambiabili, per renderlo perfettamente adattabile ad ogni esigenza.
Dopo 30 revisioni il logo ha ricevuto l’ok della Casa Bianca, che lo ha ufficialmente adottato.
Ma parliamo ora dell’agenzia scelta per questo importantissimo lavoro. La Wide Eye non è nuova nell’ambiente del governo americano. Essa ha, infatti, lavorato per realizzare la brand strategy, il visual design, l’accessibilità e lo sviluppo web dell’ultima Convention Democratica, tenutosi interamente online.
Ma non solo. L’agenzia ha realizzato il marchio, il sistema di design digitale e il sito web dell’ultima campagna presidenziale di Kamala Harris, l’attuale vicepresidente degli Stati Uniti d’America.