Redesign significa letteralmente riprogettare, una variazione del design utilizzando esclusivamente materiali di riciclo e rifiuti. Ma non è il semplice riciclo creativo di cui abbiamo parlato e sentito parlare più e più volte, il redesign è un vero e proprio stile di vita.
“Il redesign non è solo uno stile nella moda e nell’arredo, ma una filosofia etica che rivoluziona il consumismo”.
La filosofia del redesign sta nel dare nuova vita a quelle cose che sarebbero altresì considerate dei meri rifiuti: carta, plastica, legno, ferro, ecc.
Impariamo a riprogettare
Dietro al redesign si nasconde l’arte del riprogettare. Non si getta via nulla: una bottiglia di plastica, un barattolo di vetro, tutto può avere una seconda vita. Il segreto più grande e l’unico limite posto al riprogettare è la fantasia.
La fantasia è proprio ciò che più va stimolata per potersi cimentare nell’arte del redesign e dare nuova vita ai rifiuti.
Tutto parte dall’osservare quegli oggetti che da molti vengono considerati solamente materiali di scarto e immaginarseli in una nuova forma, con una nuova vita e una funzione totalmente diversa. Una delle mode più diffuse del momento è la seconda vita del pallet.
Ma non solo qualsiasi cosa può avere una seconda vita. Una bottiglia di plastica può diventare uno splendido vaso da fiori. Dei vecchi vasetti di vetro delle stravaganti lampade. Un vecchio pneumatico una fantastica aiuola.
Tutto può essere riutilizzato e ricollocato e non servono particolari abilità ma solo spirito d’osservazione e un pizzico di fantasia.
I vantaggi del redesign
Il redesign non è solo sostenibilità. C’è infatti una sottile differenza tra il design riprogettato e il design sostenibile.
La salvaguardia per l’ambiente è affiancata al consumismo estremo e nocivo che è divenuto oramai una moda da estirpare prima che sia troppo tardi. La filosofia del redesign è proprio quella di sconvolgere i normali canoni del consumismo moderno.
Ciò porta un enorme vantaggio dal punto di vista ecologico e una lotta valorosa contro lo spreco sconsiderato.
I materiali utilizzati non sono per forza ecologici, sono semplicemente materiali di riciclo. Ciò non vuol dire che non aiutiamo l’ambiente, tutt’altro. I materiali che utilizzeremo esistono già e non utilizzarli riprogettandoli sarebbe un insulto alla natura e all’ambiente. Essi, infatti, si trasformerebbero automaticamente in ingombranti, inutilizzabili e inquinanti rifiuti.
Il redesign può cambiare il mondo
“Le idee possono cambiare il mondo”
Il redesign può cambiare il mondo. Non pensiamo che noi nel nostro piccolo non possiamo intervenire nel contesto globale. Riprogettare è semplice e rivoluzionario. Utilizzare la creatività e la fantasia per dare una seconda vita agli oggetti e ai materiali è nobile ed esemplare.
Inoltre, il redesign non è brutto, come in molti pensano. I falsi canoni della bellezza ci hanno imposto la convinzione che il nuovo è bello, mentre il vecchio è inevitabilmente un rifiuto di cui liberarsi. Ma in realtà, spesso, chi si occupa di riprogettare e dar nuova vita a un vecchio oggetto lo fa con una maniacale attenzione e cura per i dettagli. Rendendo così l’oggetto perfetto in ogni sua parte con una cura nel piacere visivo. Infine, il redesign è una rivoluzione ed è ormai diventata una vera e propria moda, perciò non abbiate paura perché il vecchio non è brutto.