Il CICAP, l’associazione di promozione sociale scientifica ed educativa, cambia faccia e presenta il suo nuovo rebranding in collaborazione con lo IED di Milano. Una ventata d’aria fresca per tutti i social dell’associazione, necessari per il divulgamento scientifico tra i giovanissimi. Da Twitter a YouTube, il nuovo logo del CICAP è riuscito a svecchiare l’immagine del gruppo di scienziati presieduto da Sergio della Sala.
Cos’è il CICAP
CICAP è l’acronimo di Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze. Idealmente, il nome CICAP è stato scelto per la sua assonanza con la parola inglese check-up, la traduzione di controllo, verifica. Si tratta di un’associazione educativa senza scopo di lucro che promuove l’indagine critica e scientifica. Fondata nel 1989 da Piero Angela, si occupa di indagare oggettivamente nel campo delle pseudoscienze, del paranormale e del mistero.
Inizialmente il CICAP trattava principalmente di parapsicologia: investigava i casi di telepatia e psicocinesi, dando una spiegazione scientifica. Con il tempo, però, si sono affiancate anche altre aree di ricerca. Con l’aumentare dell’interesse nelle pseudoscienze come le medicine alternative e le leggende metropolitane, le indagini sono diventate molte di più. Tra le varie inchieste condotte troviamo quelle sulle previsioni astrologiche, sui maghi, rabdomanti e guaritori ma anche sugli UFO e i contatti con l’altro mondo.
Il metodo del CICAP è lo scetticismo razionale per cui ogni affermazione empirica deve essere verificata sperimentalmente. Per farlo viene utilizzato il metodo scientifico e tutta una serie di collaborazioni. Lo scopo è quello di diffondere lo spirito critico affinché ci si approcci a dei fenomeni a primo impatto inspiegabili con razionalità. Per perseguire questo obiettivo, il CICAP organizza eventi ed incontri, inoltre pubblica articoli su diverse riviste e produce video su YouTube.
La nuova faccia del CICAP
La nuova faccia del CICAP è stata presentata il 2 febbraio 2023 nell’Istituto Europeo di Design a Milano. Ad accoglierla i soci dell’associazione, i designer e gli studenti che hanno lavorato al progetto e, ovviamente, la stampa. L’idea di base è quella di essere al passo con i tempi: un’interfaccia accattivante è necessaria nell’ottica di raggiungere più persone possibili. In un mondo social come il nostro, la prima impressione di un’azienda passa per il logo e la palette di colori che la rappresenta.
Il blu CICAP è rimasto invariato, o meglio, è stato ampliato in una nuova palette cromatica. Proprio su quei toni è pensata la bandiera Think Deep: dall’azzurro, fino al blu, passando per il celeste. Con un’idea che rimanda chiaramente al mare, il significato è chiaro: non fermarsi alla superficie ma riuscire a raggiungere le profondità.
La vera novità è stata abbandonare i quadrati del logo precedente ed aggiungere movimento. Al posto dei tasselli statici sono stati inseriti dei cubi e delle frecce che puntano in diverse direzioni. Simbolicamente rappresentano tutte le direzioni che è necessario percorrere per seguire il pensiero critico ed arrivare alla verità.
Perché il rebranding
Il rebranding capita proprio al centro di un ammodernamento del marchio: riaffermare l’autorevolezza del CICAP senza perdere la propria identità. Qualcosa, come abbiamo detto, al passo con i tempi e che possa interessare i giovani, rimanendo però fedele ai propri principi.
E per parlare ai giovani sono stati scelti proprio i giovani: a creare la nuova identità digitale del CICAP sono stati gli studenti del corso di Graphic Design dello IED. La collaborazione è stato un successo per entrambe le parti, come conferma il presidente del CICAP Sergio Della Sala: “Il CICAP ha un aspetto nuovo, più moderno, ma la sua missione rimane inalterata”.
Il nuovo logo, oltre ad essere fluido e moderno, risulta anche molto performante. Potrà essere infatti utilizzato per qualsiasi lavorazione online, ma risulta perfetto anche per supporti fisici come magliette o cartelloni.