Il personal branding, lo dice la parola stessa, è proprio quell’attività di promuovere se stessi, alla stregua di un brand. Vediamolo nello specifico, scoprendo come si fa e perché in alcuni settori è importante farlo.
Personal branding: definizione
Fare personal branding significa gestire la propria figura professionale, promuovendone i punti di forza. Creare una strategia di marketing affinché gli altri ti vedano in un certo modo e scelgano te rispetto ad altri.
Creando una certa immagine di te influenzi ciò che gli altri pensano, a partire dai clienti, i datori di lavoro, i colleghi, ecc. L’immagine che hanno di te è la ragione per la quale ti scelgono. La strategia di marketing che identifica quell’immagine personale, la coltiva e la comunica è il personal branding.
“Personal Branding significa gestire in maniera strategica la propria immagine personale e professionale”
Senza saperlo, si è sempre creata una strategia di marketing dietro una persona a livello professionale. Possiamo dire che è ciò che una volta veniva definito “farsi un nome” nel proprio settore.
Una delle migliori definizioni di personal branding è stata data da Jeff Bezos, che lo ha definito: “quello che la gente dice di te, una volta che sei uscito dalla stanza”.
Posizionamento
La cosa più importante di una buona strategia di marketing, sia che sia a livello di brand che personale, è quella di posizionarsi.
In questo caso dobbiamo posizionare noi stessi all’interno della mente di un consumatore, di un cliente, di un possibile datore di lavoro. Per farlo dobbiamo trasmettere i nostri valori, le nostre competenze, le nostre potenzialità e, in poche parole, tutto quello che ci metterebbe in una posizione avvantaggiata rispetto a qualsiasi altro competitor.
Strategia
Per confezionare questa bella immagine di noi stessi dobbiamo mettere in pratica una vera e propria strategia di marketing, come farebbe un’azienda per promuovere sé stessa o un determinato prodotto o servizio.
Dobbiamo individuare i nostri punti di forza, ciò che ci rende unici e differenti. Dopodiché dobbiamo capire come comunicare con gli altri, affinché essi si rendano conto di cosa sappiamo fare, come lo sappiamo fare, quali benefici potremmo apportare e perché dovrebbero scegliere noi rispetto agli altri.
Personal branding e la sua crescita negli anni
Negli ultimi anni il personal branding ha assunto un significato tutto diverso, si tratta di una strategia molto più ampia e oggi riconosciuta.
Ovviamente, la grande differenza l’hanno fatta i social network. Oggi la nostra immagine, professionale e privata, è sotto gli occhi di tutti e non possiamo più nasconderci dietro qualcuno che non siamo.
Tutti osservano la nostra vita: i clienti, il datore di lavoro, i partner, i collaboratori, i competitor.
Per questo non esiste più il concetto di crearsi un’immagine a tavolino come si poteva fare un’altra volta. È più importante, invece, essere noi stessi e generare una certa influenza, tanto sui social quanto nella vita reale.
Professionisti digitali
Ed è proprio per questo, per il fatto che il personal branding si muove di pari passo con la vita digitale, che sono proprio i professionisti digitali coloro che hanno più bisogno di una vera e propria strategia di marketing per promuovere loro stessi.
Uno dei più grandi imprenditori digitali, Reid Hoffman, il co-fondatore di Linkedin, spiega spesso perché è importante fare personal branding e, d’altronde, la sua piattaforma è l’espressione visiva della promozione di sé stessi. Hoffman sostiene che viviamo sempre in una versione beta di noi stessi e che dobbiamo lavorare per continuare a crescere e migliorare costantemente.