Abbiamo imparato che la grafica si divide in diversi settori e che la figura del grafico la possiamo trovare nelle redazioni di magazine e riviste, in case editrici, in studi grafici o pubblicitari. Parliamo proprio di quest’ultimi: i grafici pubblicitari. Cos’è la grafica pubblicitaria? Quando ebbe inizio la pubblicità e come si sviluppò fino ai nostri giorni?
Che cos’è la grafica pubblicitaria?
La grafica è la progettazione che vi è dietro la realizzazione di un prodotto il cui scopo è la comunicazione visiva, qualunque essa sia. La grafica pubblicitaria è una sottocategoria più specifica. Per parlare di grafica pubblicitaria bisogna entrare nel mondo non solo della creatività, ma anche del marketing.
Non si limita, infatti, solamente a progettare, disegnare e realizzare, biglietti da visita, locandine, marchi, loghi, manifesti, ecc. Ma il suo compito è anche quello di studiare la storia dell’azienda, ne analizza il target clienti, propone i metodi da seguire e le giuste vie da intraprendere al fine di ottenere il miglior risultato possibile. Il grafico pubblicitario, insomma, segue passo passo l’azienda, nel suo percorso di comunicazione visiva verso il cliente.
Ovviamente, nel mondo digitale odierno, la grafica pubblicitaria non si limita solamente alla carta stampata, ma la comunicazione visiva passa anche, e soprattutto, attraverso il web.
“Un grafico pubblicitario è un comunicatore visivo, qualcuno che crea concetti visuali comunicando idee per informare, ispirare o allettare i consumatori”.
Perciò la figura del grafico pubblicitario non prevede solo una grande capacità artistica, ma anche una formazione di marketing non indifferente, e uno studio continuo su azienda e prodotti, ogni qualvolta si intraprende un nuovo progetto.
All’inizio della pubblicità
La pubblicità ha origini molto antiche. Nasce praticamente in concomitanza con le primissime attività commerciali. Uno dei primi esempi di grafica pubblicitaria, giunti fino a noi, lo troviamo nelle rovine dell’antica città di Pompei.
Sui resti delle vecchie mura di abitazioni e negozi troviamo ancora le esortazioni di vecchie campagne elettorali o le insegne delle botteghe. Come quella del negozio di stoffe di Via dell’Abbondanza.
Ovviamente la pubblicità trova il suo maggior utilizzo dopo l’avvento della stampa. Nel 1479 William Caxton, inizia a divulgare opuscoli per promuovere le sue pubblicazioni.
È solo una prima prova delle potenzialità della pubblicità. Prova decisamente ben riuscita e apprezzata, perché all’inizio del ‘500, in tutta l’Europa, iniziano a circolare gli antenati dei moderni volantini.
Per il primo annuncio pubblicitario su una rivista dovremo attendere il 1630. Si trattava di un semplice riquadro riportante il nome di un prodotto, ma era l’inizio di una rivoluzione pubblicitaria.
La nascita della grafica pubblicitaria
Sebbene possiamo collocare la nascita della grafica pubblicitaria nell’antica città di Pompei si inizierà a parlarne concretamente solamente nel ‘800. Tuttavia i primi veri grafici pubblicitari, i quali intrapresero questo percorso considerandolo una vera e propria professione, sorsero solamente nel secondo dopo guerra.
In Italia, ad esempio, troveremo Antonio Boggeri, pioniere della grafica pubblicitaria moderna e fondatore dello studio Boggeri di Milano nel 1933.
Oggi i grafici pubblicitari si sono ritagliati una fetta davvero importante nel mondo della grafica e spesso risultano essere figure indispensabili all’interno di un’azienda.