Con video arte si intende una corrente artistica che utilizza la riproduzione di immagini in movimento, grazie a strumentazioni video. Scopriamo insieme cos’è.

Video arte: definizione ed etimologia della parola

La video arte, anche conosciuta come video art (in inglese), è una corrente artistica contemporanea.

Video arte
Video art

“La video art è una tecnica e corrente artistica contemporanea, pittorica e grafica, sviluppatosi intorno agli anni ’70 del Novecento, che utilizza semplici apparecchiature video” – Treccani.

Il termine è stato coniato negli anni ’60-’70 nel mercato dell’arte di New York. La definizione venne data da uno dei pionieri di questa corrente artistica, Nam June Paik, nel 1968, dando a una sua mostra il nome di “New York Electronic Art”.

La nascita della corrente artistica

Prima della mostra di Nam June Paik fu Wolf Vostell a realizzare una delle prime installazioni, nel 1958: Das schwarze Zimmer. Si trattava di un’installazione che includeva un televisore.

Successivamente realizzò un’altra installazione: 6 TV De-Coll/age. Questa nuova installazione fu mostrata a New York e incorporava ben sei televisori.

Tuttavia, Wolf Vostell non viene davvero considerato il pioniere della video arte. Ruolo che invece ricopre ancora Nam June Paik.

Nonostante le opere di Vostell potrebbero essere definite oggi una sorta di video art, fu solo con le mostre di Paik che si iniziò a parlare di questa corrente artistica.

La corrente arrivò, addirittura, al MoMa di New York, nel 1968, con The machine as seen at the end of the mechanical age.

L’arrivo del web

Ovviamente, con l’arrivo del World Wide Web la video arte non solo è esplosa, ma ha anche iniziato ad assumere un significato completamente diverso dalle installazioni realizzate fino a quel momento.

Video arte
Video art

Oggi il legame tra arte, tecnologia, digitale e web è molto stretto e concatenato.

La tecnologia ha fatto passi da giganti e mentre agli albori della corrente artistica essa si avvaleva solo dei televisori, oggi ci sono un’ampia gamma di device che utilizza.

Basti pensare ai moderni schermi al plasma e LCD, ai grandissimi televisori di oggi o ai piccolissimi ma efficienti schermi degli smartphone.

La video arte è un’arte

Oggi i video artist non mettono in dubbio che la loro sia una vera e propria forma d’arte. Eppure, agli albori, gli artisti trovarono difficoltà a farsi accettare da tutto il mercato dell’arte.

Negli anni ’60 la video arte mette in discussione il lato artistico del video e in molti credono che altro non sia che una dematerializzazione dell’arte.

Oggi si è dimostrato che questa corrente artistica è ancora più forte di prima e che le forme artistiche sono diverse.

Forme artistiche della video arte

La video arte si può dividere nelle seguenti forme artistiche:

  • Installazioni interattive e video installazioni: è la forma più diffusa e affascinante. Attraverso l’aiuto di schermi e megaschermi si trasporta lo spettatore in una realtà alternativa, portandolo a camminare all’interno dell’opera d’arte. Tra i principali artisti ci sono Bill Viola, Wolf Vostell, Pipilotti Rist, Tony Oursler, Pierre Huyghe.
  • Videoscultura: il video enfatizza l’opera scultura, con giochi di luce e schermi che diventano parte integrante dell’opera d’arte.
  • Videoambienti: è molto simile alle video installazioni. Gli schermi, in questo caso, creano un intero ambiente, con il quale lo spettatore può interagire per un’opera completamente immersiva.
  • Sistemi video che interagiscono con la performance dell’artista in tempo reale, creando sfondi che si fondono con la performance stessa e con i quali l’artista può interagire.
  • Cortometraggi d’arte o, più raramente, lungometraggi d’arte.
  • Videopoesia e poesia elettronica: è una forma artistica sperimentale, dove si unisce la video arte a un testo poetico. Tra i principali artisti ci sono Menez, Gary Hill, Giovanni Fontana, Caterina Davino, Julien Blaine.

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