Negli ultimi tempi, capita sempre più di frequente di sentire parlare di crypto art. Per alcuni, anzi, sta già dilagando la crypto-art mania, una nuova e interessante frontiera dell’espressione artistica, nonché del mercato che ruota intorno ad essa.

Un esempio ne è stata la prima asta lanciata da Christie’s dedicata ad un’opera completamente digitale, Everydays: the first 5000 days. Realizzata dall’artista Beeple, l’11 marzo 2021 è stata battuta per più di 69.000 dollari, pagati in crypto moneta su Ethereum. L’acquirente è Metakovan, un crypto-investitore famoso in quanto fondatore di Metapurse, il più grande fondo di NFT al mondo.

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L’opera “Everydays: the first 5000 days” di Beeple

 Cos’è la crypto art

Le radici della crypt art sono da ricercare a fine anni duemila, quando nasce la Blockchain. Si tratta di un insieme di tecnologie che consentono di gestire una serie di dati e informazioni su registri digitali. La struttura di tali dati è distribuita e immutabile, in quanto il contenuto non è più eliminabile o modificabile (a meno che non si alteri l’intera struttura). Alcuni artisti riescono a intuire le potenzialità di questo sistema per la vendita di opere digitali tracciate e crittografate.

Nel 2013, vengono impiegati a tale scopo gli NFT, i Non Fungible Tokens. Un NFT è un file digitale costruito su blockchain, determinato da un certo valore. Esso garantisce il possesso dell’opera, insieme ad una serie di importanti informazioni, come la tracciabilità e il numero di copie esistenti. In parole semplici, l’NFT è una sorta di “passaporto” per le opere d’arte digitali, che permette di scambiarle e acquisirle.

La compravendita avviene attraverso l’utilizzo di cryptovaluta, ovvero moneta digitale. Ad oggi ne esistono più di 2000 tipi, ma la più diffusa è il bitcoin.

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Ethereum è una piattaforma digitale su tecnologia blockchain e gestisce gli smart contract

Grazie a questi strumenti, l’opera non ha più bisogno di essere “fisica”, ma può essere completamente dematerializzata, così come diventa digitale la sua proprietà. Il collezionista l’acquista attraverso uno smart contract, trasferendola direttamente nel suo portafoglio. Il registro della blockchain ne garantisce l’autenticità.

Come diventare un artista digitale

Il crypto artista crea opere d’arte digitali, le espone in gallerie digitali e le vende in crypto valuta. Esistono ormai molti corsi e webinar che possono aiutarci se vogliamo intraprendere questa strada. Di seguito delineiamo alcuni dei passi fondamentali che deve fare chi si accinge a diventare un crypto artista.

Innanzitutto, bisogna imparare come digitalizzare le proprie opere. Si può trattare di contenuti tra i più disparati, file multimediali, animazioni, illustrazioni ecc., in diversi formati, come gif, video MP4, realizzazioni 3d o altro.

Per esempio, a marzo di quest’anno il creatore di Twitter Jack Dorsey ha trasformato in NFT uno screensot del primo tweet della storia, la frase “just setting up my twttr”. Il “cinguettio” è stato messo all’asta sulla piattaforma Valuables, ed è stato venduto ad un imprenditore malese all’esorbitante cifra di 2,5 milioni di dollari. Una volta creati i nostri contenuti digitali è necessario certificarli in NFT utilizzando piattaforme online come Art Rights.

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Il primo tweet venduto all’asta

La compravendita di opere digitali

Successivamente, è opportuno aprire un wallet, o portafoglio digitale, dotato di una chiave privata (una specie di PIN) che serve per accedervi e una chiave pubblica (l’equivalente di un IBAN) per ricevere i pagamenti. Il wallet dev’essere collegato ad un marketplace che vende NFT.

Un client molto conosciuto e dall’utilizzo intuitivo è Metamask, su cui è possibile creare un account e gestire il proprio portafoglio. Per pubblicizzarsi, bisogna infine esporre la propria opera in gallerie digitali, dove artisti, professionisti e collezionisti entrano in contatto. Sono diverse le piattaforme nate a tale scopo: tra le più celebri, Opensea, Nifty, Gateway e Rarible.

Nonostante non sia facile emergere nelle gallerie online, esse sono un canale di sbocco per tanti artisti che desiderano promuovere i propri lavori.
Rappresentano quindi un nuovo mercato artistico, che è non solo l’espressione dell’epoca di trasformazione che stiamo vivendo ma, probabilmente, anche l’anticipazione di come sarà l’arte del futuro.

Trasformare il mezzo attraverso il quale si sviluppa, si conserva e si comunica la conoscenza, significa trasformare la conoscenza (Herbert Marshall McLuhan)


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