Si sono tenuti da poco i Democratic Design Days di Ikea ad Älmhult in Svezia, un incontro in cui si è parlato di progetti, speranze e prodotti. Tutte le proposte saranno messe in produzione nell’arco di massimo due anni.

Democratic Design Days e il mondo che verrà

Un futuro non accogliente quello presentato da Ikea durante i Democratic Design Days: le case saranno sempre più piccole e saremo costretti a fare molti traslochi, l’acqua sarà sempre meno e l’aria sempre più inquinata. Questo futuro purtroppo non è neanche poi così lontano.

Per questo Ikea cambia stile, non solo un cambiamento di design, ma una necessità di una maggiore attenzione alla sostenibilità. Questo grazie a collaborazioni e soluzioni tecnologiche anche visionarie.

I primi a sperimentare la nuova linea Rognan saranno Hong Kong e Giappone nel prossimo 2020. Abituati a vivere in piccole case, sanno bene quanto il bisogno di avere arredi durevoli e trasformisti sia fondamentale. Così il letto potrà essere nascosto e nascosto durante il giorno per dare spazio al divano, una prospettiva che può far arricciare il naso a qualcuno.

Democratic Design Days
L’idea Ikea per le piccole case

Ma la riduzione degli spazi nelle case è inevitabile visti i processi di inurbamento previsti da qui al 2050. Per questo Ikea, insieme ad una startup americana Ori, ha pensato a dei mobili robotici in grado di sfruttare ogni centimetro quadrato e trasformarsi grazie a semplici movimenti. Nasce quindi un mobile che al tocco di un pulsante fa scomparire il letto e comparire un divano compreso di libreria.

Si chiama Musselblomma il progetto che invece prevede una capsule che comprende, al momento, una borsa, due federe e una tovaglia realizzati con poliestere riciclato. Ispirata ai colori dell’oceano la serie ha disegni verdi, turchesi e rosa, ed è il risultato della raccolta di tonnellate di bottiglie di plastica in mare.

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La linea Ikea Musselblomma per pulire il mare

Caroline Reid, che ha creato la linea, sa che non basta a salvare gli oceani dalla plastica, ma punta a dare il buon esempio ad altre multinazionali.

I progetti

L’idea nasce dal Nord dell’India, dove c’è l’abitudine di bruciare la paglia di riso, che incide notevolmente sull’inquinamento dell’aria. Ikea realizza così Förändring che utilizza questa risorsa per realizzare tappeti, vasi e sacchetti. Il design vuole richiamare l’idea dello smog nella speranza di cieli più sereni, i colori utilizzati sono infatti il nero e il blu.

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La linea Förändring realizzata in paglia di riso

Per quanto riguarda l’utilizzo delle energie rinnovabili Ikea propone un progetto, insieme a Little Sun, che si chiama Sammanlänkad. Un grande investimento sociale dell’artista Olafur Eliasson insieme all’ingegnere Frederik Ottesen. I quali stanno cercando di realizzare nuovi modi per portare luce ed energia alle comunità che vivono senza un regolare accesso all’elettricità

Nascono quindi pannelli solari con dock di ricarica a prezzi accessibili, che possono essere utilizzati anche come lampade da tavolo o da soffitto o come powerbank per i piccoli elettrodomestici.

Non solo mobili al Democratic Design Days

Il problema non è solo quello dell’arredamento e del design, infatti Ikea è forte anche per quanto riguarda la ristorazione. Bar, ristoranti e bistrot (oltre alla bottega svedese) sono presenti in tutte le sedi ikea e rappresentano una larga fetta del fatturato del colosso svedese.

Se pensiamo che le sue polpette svedesi sono le più richieste e che il consumo di carne non potrà più essere tale in futuro, possiamo intuire quindi perché Ikea abbia impiegato energie nella ricerca di una nuova polpetta vegetariana. E ci è riuscita. Alla vista si presentano come normali polpette di carne e anche il gusto può ingannare, in verità sono realizzate con mela, patate, piselli, avena, tutto a base vegetale insomma. Sarà possibile assaggiarle già dall’inizio del 2020.


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