Parliamo spesso a chi lavora nel mondo del design. Capita spesso che quando si parla di grafica ci sia qualcuno che parla anche dell’impatto climatico e ambientale che tutto il settore del design impone sul globo. Abbiamo quindi pensato di parlare di design grafico sostenibile, ovvero di come ridurre questo impatto che il settore grafico ha sull’ambiente tramite pratiche di invio massivo di mail e documenti, ma anche tramite i cicli produttivi di materiali promozionali.
Design grafico sostenibile: cosa si può fare per lavorare meglio?
Spesso i designer e i grafici non hanno molte alternative per ridurre l’immissione di CO2 nel pianeta con il loro lavoro. Ad ogni modo oggi vediamo alcuni strumenti di design grafico sostenibile in modo da poter fare comunque la nostra piccola parte con scelte più consapevoli.
Il primo consiglio che vogliamo darvi è quello di stampare sicuramente il meno possibile, ma se siete obbligati a farlo scegliete di stampare con la risografia.
Questa tecnica di stampa si basa infatti sul sistema dello stancil che sfrutta fogli di fibra di banana come matrice e inchiostri a base di soia per la stampa. Quindi il riso come ingrediente non c’entra davvero nulla, ma questa tecnica viene definita così perché è una tecnica giapponese e in lingua madre “Riso” significa “ideale”.
La stampante-duplicatrice con cui si realizza questa tecnica, inoltre, si chiama proprio Risograph nasce nel 1986 proprio dalla RISO Kagaku Corporation. In alternativa a questo particolare tipo di stampa ci sono poi dei sistemi per riciclare la carta direttamente in ufficio e delle soluzioni di stampa in multifunzione a tiratura elevata che permettono di risparmiare il 60% di inchiostro.
Green is always better
Abbiamo detto che possiamo decidere di non stampare o di farlo con tecniche sostenibili. E se si potesse fare di più? Chi si occupa di design grafico sostenibile infatti si preoccupa anche di lavorare a basso impatto ambientale anche quando lavora con i dispositivi elettronici.
Le emissioni di CO2 generate dai server infatti contengono dati e li spediscono ogni istante in ogni parte del mondo. Tenere il pc sempre acceso o costantemente in funzione nuoce gravemente all’ambiente (e anche all’uomo). Cosa fare dunque? Anzitutto possiamo verificare che il nostro Host provider sia green.
Attenzione al green washing! A parte alcune aziende che mentono sulle loro azioni nei confronti dell’ambiente ci sono anche i cosiddetti website carbon calculator che vi danno la possibilità di fare un’analisi delle pagine del vostro sito e ottenere un badge in codice che mostra i risultati in termini di emissioni di CO2.
Per un design grafico sostenibile fai attenzione a…
Per un design grafico sostenibile fai attenzione anche ad altri aspetti che riguardano il tuo sito Internet o quello degli altri. Il primo aspetto da considerare è la struttura. Se sono realizzati con un codice pulito e semplice, i siti Internet richiedono meno risorse e quindi sono maggiormente sostenibile per l’ambiente.
Se invece sono strutturati in codici di alto livello, questi codici dovranno essere elaborati dal browser ogni volta e questa fase richiederà tempo ed energie da parte del server. Più energie il server spende più emissioni di CO2 si avranno.
Altra cosa da tenere di conto sono le dimensioni delle immagini di tutti gli altri media che vengono inseriti nel sito. Un grafico che vuole essere attento all’impatto ambientale delle sue azioni dovrà quindi caricare immagini che potranno essere lette facilmente dal browser e che potranno essere anche aperte e scaricate nel modo più veloce possibile.
Guerrilla marketing e intelligenza artificiale
L’ultimo modo che vi proponiamo per un design grafico sostenibile sono le campagne di guerrilla marketing realizzate con l’intelligenza artificiale. Forse avrete visto le nuove campagne di Maybelline New York a Londra o quelle di Jacquemus con le mega borse impiantate in mezzo alle piazze delle più famose città del mondo.
Questi nuovi sistemi di grafica realizzati con le intelligenze artificiali permettono di risparmiare sull’ambiente e di realizzare campagne pubblicitarie ad effetto che mettono lo spettatore in condizione di ricercare nella realtà quello che in realtà non esiste.
Se vi interessa l’argomento, scrivetecelo nei commenti così creeremo un approfondimento dedicato a questa tematica.
