La Luna ha sempre ispirato poeti ed artisti,grazie al suo fascino bianco, il suo apparire e sparire e i crateri misteriosi che la ricoprono. Per questo anche molti designer si ispirano ad essa per creare veri e propri oggetti dal design lunare. Vediamo quindi alcune realizzazioni ispirate all’affascinante satellite della Terra.
Desing lunare per la casa
AT16 è un appendiabiti girevole, regolabile in altezza, che evoca sistemi solari e orbite planetarie. Realizzato con un tubo in alluminio, è rivestito in pelle nera, mentre le sfere sono di legno massello di faggio in quattro tonalità differenti. A realizzarlo è stato il designer Osvaldo Borsani.
La luna ha ispirato anche i complementi d’arredo per la tavola della collezione Cosmic Diner di Diesel living with Seletti. Un vero e proprio omaggio ai pianeti e alle missioni spaziali. Ogni piatto rappresenta infatti un pianeta, realizzati in fine porcellana. Ci sono poi i due vassoi Cosmic Diner: Luna (che rappresenta, appunto, il nostro satellite con i suoi crateri) e Sole.
Ma Seletti ha realizzato anche un particolarissimo vaso, sempre in fine porcellana, che rappresenta un astronauta in missione, ricco di particolari e dotato di casco dorato. All’interno del suo zaino è possibile sistemare dei fiori per ornare la tavola spaziale.
Moroso produce invece una sedia chiamata Moon, realizzata da Tokujin Yoshioka, dalle linee inafferrabili e dal colore cangiante. La sua seduta è sinuosa e al tatto risulta evanescente, il materiale con cui è realizzata è capace di riflettere la luce in modo inaspettato.
Design lunare da museo
Eclisse, invece, è una lampada da tavolo installabile anche a parete. A realizzarla è stato Vico Magistretti, prodotta da Artemide già nel 1967. Eclisse è dotata di una semisfera grande esterna e di una più piccola interna in grado di ruotare, in questo modo è possibile esporre più o meno la lampadina per creare effetti particolari. Eclisse ha vinto numerosi premi come il Compasso d’Oro, ed è stata anche esposta al MoMA.
B-Line realizza invece Multichair una poltrona dalla seduta doppia, ispirata agli interni delle navicelle spaziali, progettata da Joe Colombo pochi mesi dopo l’allunaggio. Ancora attualissima, fa parte della collezione permanente del MoMA. La doppia seduta è ideata per stimolare la conversazione e il relax, ed è trasformabile grazie a degli snodi e alla forma molto particolare.
Driade Moon Mission
Ma c’è chi è andato oltre: il progetto Driade Moon Mission infatti è un’installazione, un film e un libro. Presentata al Cinema Arti di Milano durante il Fuorisalone 2018, l’installazione dal design lunare è realizzata dal curatore Gianluigi Ricuperati e il collettivo Nucleo.
I 4 pezzi storici realizzati dall’azienda Driade hanno subito una reinterpretazione grazie all’innovativa stampa 3D. I pezzi erano in origine nati dalle menti creative di Philippe Starck, Naoto Fukasawa ed Enzo Mari.
La reinterpretazione dei pezzi è stata realizzata con la stampa 3D utilizzando proprio la regolite lunare. La regolite è quel materiale che ricopre la superficie lunare, una specie di polvere molto particolare che ha consentito la persistenza della famosa impronta di Armstrong.
Ma non è soltanto arte: infatti la ricerca per realizzarli ha permesso di ottenere dei pezzi che sarebbero potenzialmente realizzabili, grazie ad una stampante 3D, anche in assenza di gravità!
Adriano Valerio ha realizzato invece il cortometraggio “Moonage Daydream“, ambientato nel 2068 in una veranda sulla Luna, mentre Zak Kyes, grafico londinese, ha scritto un piccolo libro dedicato al satellite.