Se ne va uno dei fotografi più amati del mondo della visual art. Elliott Erwitt, considerato uno dei maestri della fotografia del ventesimo secolo è deceduto all’età di 95 nella sua abitazione di New York. Oggi gli dedichiamo un articolo, per ricordare la memoria di questo genio del visual e dello scatto.

Notizia del New York Times: Elliott Erwitt è morto

La notizia della morte del fotografo Elliott Erwitt è stata rilasciata dal New York Times lo scorso 30 novembre. Il maestro è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione. I medici hanno dichiarato che è deceduto nel sonno.

Erwitt era parigino di nascita. Divenuto celebre per i suoi scatti in bianco e nero di situazioni ironiche, ai limiti dell’assurdo, con prospettive diverse all’interno di ambienti quotidiani, l’artista è stato definito uno dei più grandi maestri della fotografia del ventesimo secolo.

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Diane Von Fustenberg, USA, New York, 1976 – Credits it.elliot.com

Dal 1953 era membro della nota Magnum Photos e aveva ritratto volti celebri come Marylin Monroe, Diane Von Fustenberg e Che Guevara. Oggi le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni di musei come l’Art Institute of Chicago o il NGA di Washington.

Per questo e per molti altri motivi la sua scomparsa è un lutto profondo nella comunità mondiale dei fotografi, che hanno commemorato uno dei loro maestri con post, reel e storie sui social in cui mostrano le sue iconiche fotografie senza tempo.

In bianco e nero sempre

Anche se sul suo sito ufficiale trovate anche una serie di scatti a colori, la vera magia delle foto di Elliott Erwitt è il bianco e nero. Lo scatto senza colore lo ha reso uno dei giganti della fotografia del XX secolo, anche perché gli ha permesso di raccontare parte della storia di quel secolo, rendendo immortali i soggetti che ritraeva.

Era nato nel 1928 in Francia, per poi passare parte della sua infanzia in Italia (il suo vero nome era Elio Romano Erwitz). Quando poi la sua famiglia fu costretta ad emigrare a causa del fascismo, Erwitt si ritrovò in America: prima risiedette a New York e poi a Los Angeles.

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USA, New York, 2000 – Credits it.ellioterwin.com

Fu li che iniziò la sua carriera di fotografo. Decise di scattare sempre in bianco e nero per dare risalto alle luci e alle ombre. Questo suo stile gli diede la possibilità di farsi conoscere, finché nel 1953 non entrò a far parte della leggendaria agenzia fotografica Magnum Photos, dove lavorò anche con Henri Cartier-Bresson e Robert Capa. 

Lo stile personale di Elliott Erwitt

Abbiamo già accennato al fatto che prese la decisione di scattare sempre in bianco e nero e che la cosa lo rese celebre e rispettato nel mondo della fotografia e della visual art.

Quello che però lo portò a diventare un vero e proprio gigante del settore fu il suo stile personale inconfondibile, fatto di una grande sensibilità umoristica. Questo aspetto dell’autore gli permise di cogliere situazioni ironiche e surreali. Situazioni dove grazie anche all’uso della prospettiva Erwitt ebbe la capacità di mostra all’occhio umano qualcosa che non c’era, ma sembrava di fosse.

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Marylin Monroe, USA, New York, 1954 – Credits it.ellioterwin.com

Ciò che gli piaceva di più era scattare scene di vita quotidiana diverse dal solito. Adorava i cani, erano i suoi soggetti preferiti. Li ritraeva con tanta gioia e simpatia, dando loro la possibilità di esprimere la loro personalità e la loro capacità empatica nei confronti degli esseri umani.

Il cinema e la fotografia fissa

Elliott Erwitt fu un grande testimone del suo tempo. Con la sua macchina fotografica ha immortalato molti eventi storici e tanti personaggi che hanno fatto la storia, in particolare nel periodo della Guerra Fredda o della crisi di Cuba.

Le sue foto sono state esposte in tutto il mondo, sempre con l’obiettivo di mostrare i personaggi del suo tempo come erano veramente, senza la solita maschera che portavano in pubblico. Al di là di questo tipo di fotografia fissa, Erwitt fu anche cineasta.

Realizzò infatti diversi documentari, spot pubblicitari e film. Il suo lavoro più celebre è sicuramente The Misfits con Marilyn Monroe e Clark Gable. Un lavoro in cui ha potuto mostrare anche la sua poliedricità come artista geniale, capace di dare vita ad una propria visione del mondo, ironica e profonda.

Elliott Erwitt ha conquistato pubblico e critica. Un modello da seguire per molti fotografi e visual artist anche per come è riuscito ad innovare l’arte del ventesimo secolo.


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