A volte si termina un lavoro di grafica e si nota subito che qualcosa non va, ma cosa? Spesso è difficile capirlo perché di primo impatto può risultare tutto tecnicamente corretto. Gli errori grafici più comuni sono insidiosi e possono passare inosservati, salvo poi rendere il progetto poco efficace. Vediamo insieme quali sono.

Errori grafici più comuni

Un primo errore tipico di chi non si intende di grafica, ma che capita anche ai più esperti, è quello di non strutturare il progetto partendo da un punto focale. Si tratta cioè di comporre la grafica scegliendo una scritta o un’immagine capace di attirare l’attenzione e indirizzare lo sguardo. In questo caso una volta scelto l’elemento cardine bisognerà anche posizionarlo in un’area strategica del foglio con una dimensione maggiore rispetto agli altri elementi.

Quando manca il punto focale l’effetto finale sarà poco interessante, magari confuso o anche noioso. Bilanciando invece le dimensioni, distribuendo bene i vari elementi nello spazio, si sarà invogliati a leggere ma allo stesso tempo sarà tutto ordinato. Con un solo sguardo si riuscirà a decifrare l’argomento principale, grazie anche ad un sapiente uso del layout.

Errori grafici di impaginazione
La gerarchia visiva: come l’occhio segue il suo percorso in base alle dimensioni dei vari elementi e non solo alla posizione

Abbiamo detto che, scelto l’elemento cardine, bisognerà inserirlo in una dimensione maggiore rispetto al resto. Tra i più comuni errori grafici infatti c’è il sottovalutare l’importanza delle gerarchie visive. Come potete vedere nell’immagine qui sopra l’occhio compie un giro prestabilito: parte dall’elemento più grande per poi fare un percorso circolare. Se voi mettete l’elemento più importante, nel caso di questa immagine, in alto a sinistra perché pensate sarà la prima cosa che le persone vedranno, vi sbagliate! Organizzate quindi dimensioni e dislocazione in base a quello che effettivamente vi serve venga visto prima.

La cosa più importante deve essere fra le più grandi, quindi un elemento o una frase che attragga l’attenzione: una parola come sconto, imperdibile, importante o anche un’immagine accattivante. Poi si andranno ad inserire elementi altrettanto importanti che spiegano con dimensioni un po’ ridotte e in piccolo le cose che nel caso possono anche non essere lette. Perché ricordate che spesso per la fretta le persone leggono solo gli elementi più appariscenti.

Meno è meglio

Altri errori comuni tipici nella grafica sono il saturare lo spazio con testo e immagini e la compresenza di troppi font diversi. Quindi il motto è meno è meglio!

Partiamo dallo spazio bianco: riempire tutti gli spazi a vostra disposizione con testo e immagini non rende più interessante il risultato finale, anzi crea una sovrabbondanza di stimoli che finisce per confondere. Lo spazio bianco guida l’occhio nella lettura, sottolinea e dà importanza a titoli, immagini, parti di testo. Non abbiate quindi paura ad usarlo.

Tra gli errori grafici: troppi font
Pochi font, più spazio bianco, questo è il trucco per evitare di cadere nel tranello degli errori grafici più comuni

Allo stesso modo l’uso di troppi font insieme non fa che creare disordine e lascia anche perplessi sullo stile finale del progetto. Il font ha una sua natura ben precisa, già solo la scelta di font serif o sans serif è molto importante, quindi bisogna fare molta attenzione a come bilanciare più font insieme per evitare l’effetto caos. I font serif possono essere usati per i titoli, sono perfetti per catturare l’attenzione, i sans serif invece vanno scelti per la loro facilità di lettura, rendono quindi più decifrabili informazioni importanti come date e indirizzi. Inoltre, fate molta attenzione a non accostate più di tre font diversi nello stesso progetto grafico! È un errore su cui si può cadere perché si pensa di differenziare meglio il testo, invece dà un effetto caotico e poco elegante. Per differenziare il testo aiutatevi con le dimensioni del font, il grassetto e i colori.


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