Oggi più che mai il design è un inno alla semplicità. Un modo per sopravvivere in un mondo divorato dal consumismo, dalla sovrabbondanza, dall’eccesso senza freni. Il design è semplice, e vuole esserlo per sopravvivere. Il minimalismo è l’arma utilizzata per combattere la sovrabbondanza. Lo è da tempo immemore. Qualche volta il consumismo ha provato ad abbatterlo, a consumarlo, ma il minimalismo è sopravvissuto sempre. Ed oggi più di prima ha ragione di esistere.

Oggi viviamo in un mondo che è un susseguirsi di crisi, la crisi economica, la crisi ecologica, la crisi sanitaria e ancora una nuova crisi economica. Ed è per questo che oggi più che mai abbiamo bisogno di semplicità.

Gli slogan del minimalismo, un inno alla semplicità

“Less is more”

È forse lo slogan più famoso del minimalismo. Less is more, la celebre frase di Ludwig Mies Van der Rohe, divenuta il manifesto del minimalismo.

La frase è stata scritta per la prima volta dal poeta inglese Robert Browning, nel 1855. Ma è solo con l’architetto tedesco che è divenuta celebre e che ha assunto questo significato nel mondo del design in tutte le sue sfaccettature.

minimalismo
Less is more

Ma Less is more non è il solo slogan che ha fatto la storia del minimalismo. Né la sola che ne racchiude il significato più profondo e intrinseco.

Possiamo citarne molte altre, come “less, but better”, di Dieter Rams, o “Semplificare, semplificare!”, tra le note di Thoreau. O, ancora, il “Gute Form” di Max Bill, o le formule divenute famose di Robert Morris.

“Less, but better” – Dieter Rams

Weniger, aber besser”, la famosa frase del designer tedesco Dieter Rams, meglio conosciuta con la sua traduzione inglese di “less, but better”, o ancora nella traduzione italiana “meno, ma meglio”.

Less but better
Less but better

Come dice Rams “il buon design è meno design possibile”. Lo spiega nel suo decalogo per il Good Design. E il buon design di Rams è uno strumento per un buon miglioramento sociale.

In molti hanno seguito gli insegnamenti del buon design di Rams, da John Maeda, che ne parla nel suo libro sull’elogio della semplicità. O i designer Jasper Morrison e Naoto Fukasawa, curatori della mostra SuperNormali, dove si studiano gli oggetti ordinari nella vita quotidiana.

Semplificare, semplificare! – Henry David Thoreau

“La nostra vita è trascinata via dai dettagli… semplificare, semplificare!”

Henry David Thoreau, filosofo, poeta e scrittore statunitense, nei suoi scritti elogia la semplicità e il minimalismo come il sentiero da seguire per una vita serena.

Walden
Walden, il libro di Thoreau… Semplificare, semplificare!

La sua opera più famosa, Walden (Vita nei boschi) è una testimonianza su come l’uomo possa vivere anche in condizioni di estrema povertà, quando il niente è tutto e questo è tutto ciò di cui ha bisogno.

Gute Form – Max Bill

Forma è ciò che incontriamo nello spazio. Forma è tutto ciò che possiamo vedere. Ma quando sentiamo la parola forma o riflettiamo sul concetto di forma, esso significa per noi più di qualcosa che esiste per caso. Sin dall’inizio associamo al concetto di forma una qualità.

Quando parliamo delle forme della natura pensiamo a quelle particolarmente ben riuscite. Quando parliamo delle forme della tecnica non ci riferiamo a forme qualsiasi ma a quelle considerate particolarmente valide”.

Il minimalismo di Max Bill è nelle forme. Quelle belle ovviamente.

Il minimalismo di Robert Morris

La semplicità della forma non equivale necessariamente alla semplicità dell’esperienza”, spiegava Robert Morris, sculture contemporaneo statunitense.

Robert Morris
Il minimalismo secondo Robert Morris

Morris è uno dei principali esponenti del minimalismo nel mondo dell’arte. Le sue opere sono strutture modulari ripetitive, realizzate in legno, vetro, alluminio, alcune in stoffe. In esse l’attenzione doveva essere catturata dall’esterno, dalle sue caratteristiche reali e non dai dettagli.


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