Huber Alphabet è il font realizzato dallo studio K95 in occasione del centenario della nascita di Max Huber, uno dei più grandi designer grafici del ‘900.

Nel font i ragazzi dello studio K95, Danilo De Marco e Dario Leonardi, hanno cercato di sintetizzare in un semplice alfabeto lo stile grafico e artistico di Huber.

Chi era Max Huber

Max Huber nasce a Baar, in Svizzera, il 5 Giugno del 1919, ma la sua attività artistica si svolse principalmente in Italia. Arrivò a Milano nel 1940, nello studio di Antonio Boggeri, che lo assunse dopo aver visto un suo biglietto da visita. Questo sembrava stampato tant’era preciso e impeccabile, ma in realtà era fatto a mano.

Huber
Huber Alphabet

Antonio Boggeri stesso lo definì un grande sperimentatore, il ragno capace di infrangere la ragnatela.

Nel 1954 fu premiato con il Compasso D’Oro. Partecipò al movimento Arte Concreta insieme Munari, Dorfles, Monnet e Soldati. Nel corso della sua carriera fu autore di moltissime identità visive, come la Rinascente, la Triennale di Milano, Coin, Esselunga, di copertine, come quelle realizzate per Einaudi. Ma anche di manifesti, come quelli realizzati per Borsalino, Pirelli e la Rinascente, e di allestimenti per la Rai, per l’Eni e per Montecatini.

Lo studio K95

Danilo De Marco è uno dei fondatori dello studio K95 di Catania ed è proprio lui ad aver avuto l’idea di omaggiare Max Huber con un font speciale, proprio in occasione del centenario della sua nascita.

Quando iniziai i miei studi accademici e conobbi Huber attraverso i libri, rimasi colpito e affascinato dal suo modo di fare grafica. Pur essendo un grafico di formazione svizzera riuscì a rompere gli schemi, ad andare oltre l’utilizzo classico della griglia”.

Ed insieme a De Marco, compagno nello studio e nella realizzazione del font troviamo Dario Leonardi. Insieme hanno provato a ricordare Huber sintetizzando il suo stile e la sua arte in un font vettoriale: l’Huber Alphabet.

L’Huber Alphabet

È così che nasce questo font, che come racconto gli stessi ideatori è “un’alfabeto nato dalla forte ispirazione che abbiamo avuto osservando tutto ciò che egli ha creato. È un alfabeto geometrico, che ricorda vagamente quello di Herbert Bayer all’interno del Bauhaus. Vuol essere un richiamo al passato, ma anche al presente. L’alfabeto è colorato simulando la tecnica di sovrastampa che Huber utilizzò in molti dei suoi lavori e che divenne un po’ il suo marchio di fabbrica”.

Poster
I poster per promuovere il font

Lo studio K95 ha poi utilizzato le grandi passioni dell’artista per promuovere il font, realizzando appositi poster. Huber era, infatti, appassionato di gare automobilistiche, di sci, di musica jazz.

Il font è ora scaricabile gratuitamente, un omaggio a un grande artista del ‘900 per il suo centenario.


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