Sembra di fare un tuffo indietro direttamente negli anni settanta guardando il logo arcobaleno di Apple. Ma la registrazione del vecchio logo è solo una questione di tutela legale del suo utilizzo, o ci sono altre intenzioni dietro?
Il logo arcobaleno di Apple: com’è nato
Il primissimo logo Apple raffigurava Isaac Newton seduto sotto un melo con una mela pronta per cadere, il disegno era decisamente complesso e lontano dalle regole base per la creazione di un logo efficace. All’interno del logo era possibile intravedere anche una scritta che recitava: “Newton, a mind forever voyaging through strange seas of thought… alone”. Che in italiano equivale a ”Newton, una mente sempre in viaggio attraverso gli strani mari del pensiero… in solitudine“.
Ma ben presto fu abbandonato, optando nel 1977, per una più semplice e stilizzata mela morsicata. Ma non quella che tutti quanti conosciamo, bensì una mela arcobaleno. Una leggenda narra che la scelta fosse stata in onore di Alan Turing. Turing: matematico, crittografo e scienziato inglese, si suicidò a causa delle persecuzioni della comunità LGBT morsicando una mela al cianuro.
Ma i designer della Apple hanno smentito subito questa tesi, optando per una più sobria motivazione della scelta dei colori come rappresentazione di tutte le possibilità che voleva offrire l’azienda.
In effetti a ben guardare la distribuzione dei colori del logo Apple e quella della bandiera LGBT hanno una disposizione differente. Nel logo sono presenti in ordine dal basso verso l’alto: blu, viola, rosso, arancio, giallo e verde, mentre nella bandiera LGBT troviamo per primo il viola poi il blu, il verde, il giallo, l’arancio e il rosso.
Il logo arcobaleno di Apple però è successivamente stato trasformato per trovare uno stile più sobrio, diventando infatti monocromatico, decisamente più serio e minimale.
I rumors sull’utilizzo del vecchio logo
La Apple ha registrato, all’inizio del 2018, il vecchio logo con la mela arcobaleno. Le prime voci vedevano l’azienda di Cupertino intenzionata a produrre merchandising, in particolare abbigliamento con il famoso logo. Altre voci poi hanno immaginato fosse un atto di prevenzione per evitare inconveniente come quello accaduto al nome Steve Jobs. Il nome del fondatore della Apple è stato infatti registrato da due imprenditori napoletani che l’hanno utilizzato per realizzare dei capi di abbigliamento. La causa poi è volta in favore degli imprenditori creativi, in quanto il nome non era registrato e quindi tecnicamente risultava utilizzabile.
Nonostante il logo non sia utilizzato da tempo, più di vent’anni ormai, la Apple ha recentemente richiamato il suo stile ad un evento pubblico. Ha infatti decorato con i colori arcobaleno, a maggio 2019, l’Apple Park. I colori dell’arcobaleno erano presenti sulle scale, lungo le passerelle, anche sulle tazze. Il palco poi era sormontato da un grande arcobaleno gonfiabile, sul quale successivamente si è esibita anche Lady Gaga.
Oltre che di un chiaro riferimento alle origini, il progettista della Apple, Jony Ive, ha raccontato di come l’intento fosse di manifestare quanto la Apple sia a favore dell’inclusione. L’arcobaleno è sicuramente un riferimento chiaro e piacevole per tutti per evocare questo tipo di concetto.
Un ipotetico utilizzo del precedente logo per i nuovi iPhone o per i MacBook è ancora solo un rumour, pubblicato la prima volta dal sito MacRumors.com poche settimane fa. Uno dei primi appuntamenti dove sarà possibile capire se i nuovi prodotti Apple avranno il nuovo-vecchio logo, sarà il prossimo Settembre 2019 quando saranno lanciati i nuovi iPhone.
Nella speranza che non siano solo voci per far parlare di sé ma un vero ritorno romantico al passato, non ci resta quindi che attendere il lancio dei nuovi smartphone.