La Sicilia si voleva rifare il look, almeno quello grafico, così decide di cambiare la propria immagine, in particolare quella turistica. Viene elaborato quindi il logo Sicilia: bello colorato, semplice e allegro, ma… forse non assomiglia a qualche altro logo già utilizzato in precedenza da altre regioni? Scatta così la polemica e si fa a gara a trovare altri loghi simili realizzati anche nel resto del mondo. In questo articolo però, scopriremo in particolare le somiglianze tra i loghi del nostro paese.
Il logo Sicilia si rinnova
Partiamo dalla descrizione ufficiale del nuovo logo:
Giallo come il sole che si specchia sul grano, blu come le sue acque, sfumature di arancione come i suoi agrumi più famosi, verde come le chiome dei suoi alberi, azzurra come il cielo terso che la incorona, rossa come il magma che ne rispecchia la potenza ancestrale,
Certo c’è molta poetica dietro alle decisioni dei colori, ma superato questo momento romantico ci si può facilmente rendere conto che non stiamo parlando davvero di un’immagine (quindi in termini tecnici di un pittogramma), bensì di un logotipo.
Tuttavia pur rientrando nella categoria “logo” non è certo qualcosa di innovativo. E, a ben guardare, non c’è neanche molta Sicilia, visto anche il fatto che l’utilizzo di tutti questi colori non crea nessuna associazione immediata con la regione.
Chissà, forse era più semplice un alternarsi di sfumature di rossi e arancioni ricordando solamente le arancia (o se si vuole i vulcani), oppure qualcosa che riprendesse i colori del mare. Magari si poteva utilizzare qualche disegno che evocasse il sole, il mare, gli agrumi, insomma, trattandosi di un logo cosiddetto turistico, doveva almeno in qualche modo evocare qualche immagine.
Come si fa ad attrarre chi non conosce il posto (sopratutto se pensiamo a chi non è italiano insomma), semplicemente utilizzando una scritta?
Niente di nuovo sotto il sole
Ma non è tutto: oltre al fatto che il logo è poco evocativo, un po’ dimesso, non particolarmente pubblicizzante, ha anche un effetto déjà-vu. Così quando l’assessorato del turismo lo annuncia, più di uno rimane basito perché a molti vengono in mente altri loghi già conosciuti estremamente simili. Etichettando subito il nuovo logo Sicilia come qualcosa di già visto.
Non vi viene in mente niente? Beh, facciamo un salto in una regione poco distante, tipo la Puglia. Lei ha “tutta la luce del mondo” ed forse è meno cosmopolita della Sicilia, eppure sul suo logo ecco apparire delle interessanti lettere maiuscole, dotate di trasparenza e dai colori alternati.
Se invece viaggiamo di isola in isola, ne troviamo una “senza fine” anche lei con un bel logotipo a lettere maiuscole molto colorate (seppur queste in maniera differente). Probabilmente il vero colpo di genio del logo Sicilia sta nello slogan che in questo caso è incredibilmente in inglese.
Ma non è tutto, il logo Sicilia ricorda anche altri loghi già conosciuti, che forse riescono pure ad essere più incisivi. Prendiamo il logo del trentino: anche in questo caso ci troviamo davanti ad un logotipo composto da lettere colorate. Però qui si vede già uno studio dietro più efficace. Per esempio le lettere non sono tutte sulla stessa riga, ben sì si muovono su e giù a ricordare le montagne. Anche la scelta dei colori è più mirata e meno caotica.
Il logo Sicilia è stato voluto per valorizzare una regione fortemente colpita dal lockdown, visto che che vive di turismo. Presentato al Villino Florio all’Olivuzza, dall’assessore regionale del Turismo Manlio Messina, non è riuscito però a rendere molto contenti gli isolani.