Sull’onda della filosofia “Less is more” si può notare tra i brand la sempre più spiccata tendenza ad optare per un logo minimalista.
Un logo minimalista si caratterizza per il tratto apparentemente semplice, quasi disegnato a matita o distrattamente, che però, pur nella sua elementarità, rispecchia, con grande incisività, tutta la storia della brand che rappresenta.
Impronta cerebrale
La purezza di linee dei loghi minimalisti non deve essere scambiata per semplicità. Il tratto e le forme, apparentemente elementari, hanno come primo scopo quello di creare contrasto, in modo da lasciare un’impressione visiva duratura nel cervello.
Il cervello registra infatti più facilmente forme che creano contrasto, per questo un logo minimalista si caratterizza di solito per un tratto nero o scuro su sfondo chiaro.
Yin en Yang e la forza della sottigliezza
La forza dei loghi minimalisti si caratterizza quindi nel modo in cui il cervello li registra senza esserne ‘disturbato’. Loghi come quello Nike, Uber, Airbnb o addirittura Chanel hanno fatto breccia nel nostro subconscio, senza quasi che ce ne accorgessimo, diventando indimenticabili.
Allo stesso tempo, i loghi minimalisti sono in grado di comunicare dei concetti molto importanti. Basti pensare al simbolo Yin e Yang che, nella sua semplicità, rappresenta tutta una filosofia.
Intuitività o come raccontare una storia in un solo sguardo
I loghi minimalisti hanno come priorità quella di essere intuitivi e comunicare concetti molto velocemente. Questo li permette di essere dei grandi storytelling.
Affidare la story della vostra brand a un logo minimalista, permette di raccontarla in un modo semplice ma incisivo e facilmente memorizzabile.
Memorizzabile significa però anche riproducibile. Questa ovviamente è una caratteristica che può risultare positiva come negativa. Positiva perché il cliente memorizzerà facilmente il vostro logo minimalista, ma negativa perché esso sarà anche facilmente riproducibile dai concorrenti.
5 consigli per il vostro logo minimalista
Se pensate che un logo minimalista sia la scelta giusta per la vostra azienda, ecco alcuni aspetti da considerare assolutamente:
Le forme geometriche come fonte d’ispirazione
Grazie alla loro purezza e riconoscibilità, le forme geometriche sono la scelta giusta come base per il vostro logo minimalista.
La scelta del font parla di voi
La scelta del font deve essere ponderata. Il font che sceglierete per il vostro logo minimalista deve rispecchiare la personalità della vostra azienda e il campo in cui desiderate fare breccia, ma anche fare prova di leggibilità.
Se la story del vostro brand gira intorno alla vostra personalità, è anche possibile integrare le vostre iniziali nel logo minimalista prescelto, come in questo esempio del logo di Angelica Bano, Wedding & Event Planner. Partendo da un modellino stilizzato, si arriva a un risultato finale elegante e “romantico” che rispecchia perfettamente le aspettative di un cliente in cerca di questo tipo di servizio.
Omettere un dettaglio per stimolare la curiosità
Giocare con l’abilità del cervello a completare puzzle visivi o può essere un modo per stimolarlo ed attirare sottilmente la sua attenzione sul vostro logo minimalista. Non esitate quindi a omettere piccoli dettagli per un risultato inaspettato.
Sperimentare con il colore
Un logo minimalista non sottintende per forza l’assenza di colore. Un colore ben scelto può al contrario attirare lo sguardo e rendere il vostro logo minimalista più facilmente memorizzabile.
Prima della scelta, riflettete però bene sul messaggio comunicato dal colore prescelto. Vari studi di psicologia comunicativa hanno infatti dimostrato come i colori trasmettano messaggi diversi anche nel campo del business.
Il blu comunicherebbe fiducia nel cliente mentre il rosso grinta e decisionalità. Il viola creatività e l’arancione accoglienza. Insomma, è importante capire che tipo di sensazione volete comunicare al cliente prima di associare un colore al vostro logo.
Il consiglio più importante: non sottovalutare la fase concettuale
La fase concettuale della creazione del vostro logo minimalista è forse la più importante. Le domande essenziali da porvi sono infatti: quali sono i simboli che rappresentano meglio la storia del mio brand e cosa desidero comunicare al cliente?
Per arrivare ad un risultato di tendenza che coniuga forza semantica e comunicativa, è quindi davvero necessario applicare la filosofia del “meno è più” (Less is more) e non “più o meno”.