Inkist: la tua tela digitale sempre a portata di mano. Questa app sviluppata da Tai Shimizu, pensata per gli artisti di ogni livello, offre un’esperienza di disegno fluida e intuitiva. Con un’interfaccia ben organizzata, potrai trovare facilmente tutti gli strumenti di cui hai bisogno: pennelli, colori, gradienti e molto altro. Perfetta per realizzare schizzi, illustrazioni e dipinti, questo è lo strumento ideale per dare vita alle tue idee creative. Vediamola nel dettaglio in questo articolo, caratteristiche principali, pro e contro. Ti aiuteremo a capire se è lo strumento che fa al caso tuo oppure no.

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Al momento la app è ancora acerba, rispetto al software realizzato tempo fa per Mac.

Inkist: le caratteristiche

L’interfaccia di Inkist è un mix perfetto tra semplicità e potenza. I menu contestuali sono un vero toccasana per chi ama personalizzare ogni dettaglio del proprio lavoro, mentre i gesti multi-touch rendono la creazione artistica un gioco da ragazzi. E se pensi che tre livelli siano pochi, ripensaci: è proprio questa limitazione che ti spingerà a esplorare nuove tecniche e a dare vita a opere uniche e originali. Infatti non è solo un’app per disegnare, è un invito a riscoprire la gioia della pittura tradizionale.

Questo programma offre un buon punto di partenza per chi cerca un’app di disegno semplice e intuitiva. La personalizzazione dei pennelli è un punto a favore, ma le possibilità si limitano principalmente alle variazioni di un pennello circolare. Mancano texture più complesse e forme variabili, che sono fondamentali per ottenere effetti più realistici e espressivi. Questo limita la capacità di sperimentare e di creare lavori più articolati. Nonostante queste limitazioni, i risultati ottenibili sono comunque soddisfacenti, con tratti definiti e colori vivaci.

Il supporto nativo per la pressione dello stilo offre una flessibilità interessante, ma l’esperienza utente con una penna standard non è sempre ottimale.

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Con Inkist, costruisci le tue opere in tre dimensioni, condividendo la tua visione con l’app Mac.

Piccole curiosità

Lo sviluppatore Tai Shimizu è lo stesso che ha creato le app di fotografia per iOS Gridditor e Filterstorm. Inkist, l’ultima fatica di Tai Shimizu, è un vero e proprio laboratorio creativo per artisti digitali. Con pennelli personalizzabili all’infinito e un’interfaccia fluida che ti permette di passare dalla tela ai tuoi strumenti in un baleno. Il software è progettato per far fluire la tua creatività senza intoppi. E se hai già una penna digitale preferita (come Jot Touch, Wacom o Pogo Connect), ancora meglio: questa app è stata ottimizzata per offrirti la massima precisione e naturalezza. Il problema è che presenta ancora molte lacune.

Inkist offre un workflow a 3 layer, sincronizzabile con l’app desktop per Mac. Esporta in PSD preservando la struttura a livelli (con alcune restrizioni). La risoluzione di 2048×2048 pixel garantisce dettagli nitidi e versatilità per ogni progetto.

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Un esempio di disegno con la app.

I problemi della app, al momento, sono ancora tanti

Ho provato Inkist sperando di trasformare il mio iPad in una tela digitale, ma l’esperienza è stata più frustrante che creativa. L’app sembra ancora in fase beta, con bug che saltano fuori a ogni pennellata. Si è bloccata su un’operazione semplicissima come applicare un effetto sfocatura, costringendomi a pazientare un’eternità.

E la lentezza? Un problema cronico. Ogni tratto, ogni riempimento, è accompagnato da un fastidioso ritardo che interrompe il flusso creativo. I gesti multi-touch sono un vero e proprio terno al lotto: a volte ingrandiscono, altre volte disegnano linee a caso. E queste linee? Un vero incubo da cancellare! Perché non posso annullare l’intera linea con un semplice gesto? È come se gli sviluppatori avessero fatto di tutto per complicare il processo.

L’interfaccia, poi, è un enigma avvolto nel mistero. Per fare qualcosa di semplice come colorare lo sfondo, bisogna addentrarsi in menu nascosti e opzioni incomprensibili. E dimentica di spostare un riquadro: devi ridisegnarlo da capo. Meglio invece il software su Mac.

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Esplora le infinite possibilità del formato PSD, portando i tuoi livelli su un nuovo piano.

Inkist: sembra valida, ma non mantiene le promesse

Insomma, questa è un’app che promette molto ma non mantiene. Con un’interfaccia più intuitiva e prestazioni decenti, potrebbe essere un ottimo strumento per gli artisti digitali. Ma così com’è, è un’occasione sprecata. Sono sicuro che esista l’app perfetta per trasformare il tuo iPad in una tela digitale, ma questa non lo è ancora. Speriamo in degli aggiornamenti futuri da parte degli sviluppatori che apportino dei miglioramenti ( e noi saremo qui per tenervi aggiornati sugli sviluppi della app).

Un’app simile che vi consigliamo è Zen Brush 3, vi permette di realizzare delle vere e proprie opere d’arte in maniera intuitiva con il vostro iPad.

 


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