La banana di Cattelan probabilmente passerà agli annali della storia dell’arte, come molte altre creazioni polemiche e innovative (basti pensare ai lavori di Andy Warhol).
Di sicuro, è stata l’opera d’arte che in questo 2019 ha fatto più discutere. Sollevando interrogativi, polemiche, curiosità e meme in tutto il mondo.
Ma del resto una creazione artistica di qualunque genere non sarebbe tale se non suscitasse un qualche tipo di riscontro da parte del pubblico. In questo caso, poi, il riscontro è stato addirittura clamoroso.
C’è chi ha gridato al genio, chi ha espresso critiche e disapprovazione, chi si è interrogato sugli intenti dell’artista e sul significato stesso dell’arte al giorno d’oggi.
Insomma, di questa fantomatica banana di Cattelan si è detto e scritto di tutto. Ecco perché sarà probabilmente uno dei simboli grafici più iconici di tutto il 2019.
La banana di Cattelan debutta a Miami
Del resto, non poteva essere altrimenti, visti i numeri del suo exploit.
Esposta alla fiera Art Basel di Miami, è stata valutata fino a 120mila dollari. Rappresentando una delle highlights più celebri della fiera.
Una banana appiccicata con scotch argentato a una parete bianca; è questo il soggetto, la “natura morta” raffigurata da Cattelan nella sua ultima creazione.
Che rende omaggio all’abitudine dell’artista di acquistare banane ovunque si trovi per poi appenderle come fonte di ispirazione per i suoi lavori.
Un’opera molto discussa e che ha avuto, d’altra parte, anche vita breve.
“Hungry artist”, la performance di David Datuna
Infatti il 7 Dicembre la banana di Cattelan è stata letteralmente mangiata davanti al grande pubblico. Senza peraltro che né l’artista, né i responsabili della galleria fossero in alcun modo avvertiti.
David Datuna, originario di New York, ha rimosso la banana dal suo sostegno per poi procedere a divorarla. Il tutto sotto gli occhi, anzi, i riflettori della stampa internazionale.
Foto e clip del gesto plateale sono diventate subito virali, facendo rapidamente il giro del Web.
Sul profilo Instagram, David Datuna ha poi specificato che la sua è stata una performance. Intitolata appunto “The Hungry Artist”, l’artista affamato. In un dialogo fra forme di creatività che interagiscono e si ispirano a vicenda, nello stile sempre polemico e dissacrante che era proprio della pop art avanguardistica.
Per quanto riguarda l’installazione di Miami, la banana di Cattelan sarebbe stata immediatamente sostituita da un altro frutto.
La banana di Cattelan scatena la critica internazionale
Ma la banana di Cattelan ha avuto un riscontro senza precedenti soprattutto fra la critica, oltre che fra il grande pubblico di curiosi e visitatori.
Proprio la critica si è trovata nettamente divisa in proposito. Da un lato c’è chi esalta la creatività visionaria dell’artista, dall’altra chi giudica severamente quella che, secondo alcuni, non sarebbe che un’operazione di marketing.
Cattelan, ricordiamo, era stato assente dalle scene fieristiche internazionali per più di quindici anni. E la tanto discussa installazione della banana appesa rappresenta indubbiamente la volontà di un ritorno che non passi inosservato.
A schierarsi dalla parte dell’artista e della sua creazione è stato il Journal, seguito a ruota dal New York Times e dall’Independent. Più critico, invece, il New York Magazine che identifica, nel lavoro di Cattelan, un forma di “morte” della creazione artistica, e dell’arte più in generale.
Di sicuro gli intenti provocatori e scherzosi di questa creazione (intitolata, non a caso, “Comedian”) non sono alla portata di tutti. Ma forse il fatto che in positivo o in negativo se ne sia discusso così accesamente, significa comunque che è stato raggiunto un traguardo importante; riportare la creatività grafica al centro dei riflettori.
Aprendo, allo stesso tempo, un dibattito di portata internazionale.