I caratteri tipografici possono essere suddivisi tenendo conto delle loro caratteristiche. La classificazione dei caratteri che utilizziamo principalmente in Italia è quella fatta da Aldo Novarese, il quale suddivide i caratteri in 10 famiglie. Scopriamole insieme.
Aldo Novarese e la classificazione dei caratteri
Aldo Novarese è stato un pittore, fotografo, illustratore e disegnatore di caratteri tipografici. Molti caratteri famosi sono stati realizzati da lui, come il Garaldus, il Cigno, il Recta, il Forma, il Microgramma, ecc.
Novarese è diventato famoso soprattutto per la sua classificazione dei caratteri. Egli suddivise i caratteri in 10 famiglie. Molti altri fecero lo stesso lavoro, ma ancora oggi, la classificazione fatta da Novarese, nel 1956, è la più accreditata.
Composizione del carattere
Per capire meglio come vengono classificati i caratteri e suddivisi nelle diverse famiglie dobbiamo conoscere gli elementi che li compongono.

Non tutte le lettere hanno gli stessi elementi e nessuna li contiene tutti. Questi sono:
- Asta orizzontale.
- Asta verticale.
- Cravatta.
- Becco.
- Asta ascendente.
- Asta discendente.
- Occhielli.
- Incrocio.
- Collo.
- Orecchio.
- Grazia.
- Gamba.
- Piede.
- Dorso.
- Asta trasversale.
- Asta montante.
- Coda.
Inoltre, ogni carattere può essere disegnato in modo diverso. Sia in maiuscolo che in minuscolo esso può essere: tondo chiaro, tondo neretto, corsivo chiaro o corsivo neretto.
Detto ciò andiamo a conoscere le 10 famiglie create da Novarese.
Classificazione dei caratteri: lapidari
Questa famiglia ricorda le scritte scalpellate sui monumenti romani. Per questa ragione vengono spesso chiamata anche lettere romane.

La caratteristica principale di questi caratteri è che le grazie terminano con un angolo di 30°, mentre la base è completamente piatta.
Medievali
La famiglia di caratteri medievali viene spesso anche chiamata gotici. Esse hanno forme allungate e angolose. Ricordano la scrittura con la penna d’oca. Uno stile antico complesso.

Le lettere e le forme sono molto articolate e non facilmente leggibili. Per questa ragione non vengono utilizzate spesso se non in determinati contesti e solo per frasi brevi.
Classificazione dei caratteri: veneziani
Sono una derivazione dei lapidari, nati nel ‘400 ma ancora molto utilizzati. I finali delle lettere sono molto simili a quelli dei lapidari, ma stondati e leggermente concavi, con una maggiore differenza di spessore tra le aste verticali e quelle oblique. Il tutto rende il carattere più armonioso rispetto ai lapidari, sebbene molto simili tra di loro.
Transizionali
Successivamente ai veneziani nascono i transizionali, che non si discostano molto dallo stile dei caratteri precedenti.
A differenza delle precedenti il vertice inferiore è completamente piatto e alcune lettere hanno le orecchie molto pronunciate.
Classificazione dei caratteri: bodoniani
Questa famiglia è stata creata da Giambattista Bodoni nel ‘700 ed è ancora oggi molto utilizzata. I caratteri sono eleganti e armoniosi.
I filetti sono piatti, le orecchie molto pronunciati e il rapporto tra grosse e fine è molto accentuato.
Scritti
È una famiglia di caratteri molto complessi e articolati, ricchi di svolazzi ed eleganti. Essi ricordano la scrittura a mano degli amanuensi e le loro caratteristiche variano molto da carattere a carattere.

Vengono utilizzati qualora si necessita di una scritta elegante, come nelle partecipazioni o nei biglietti da visita.
Classificazione dei caratteri: ornati
È una famiglia di caratteri ornamentali, con decorazioni e ombreggiature, che rendono la scritta decorativa ma poco leggibile.
Non hanno regole precise e vengono utilizzati molto di rado.
Egiziani
Essi traggono ispirazione dalle scritte rinvenute nella mercanzia proveniente dall’Egitto.
I filetti e le orecchie sono molto grossi. La scritta, in generale, è piena e pesante ed è leggibile anche a distanza.
Classificazione dei caratteri: lineari
È una famiglia di caratteri molto semplici, senza grazie né filetti. Essi si avvicinano alla perfezione Helvetica.
Le scritte sono molto leggibili e vengono utilizzate spesso nei giornali, nei manifesti pubblicitari o nella segnaletica stradale.
Fantasie
Quest’ultima famiglia comprende tutti quei caratteri inventati, ai quali non è possibile dare regole precise.
Non vengono quasi mai utilizzati da soli, ma spesso sono abbinati ad altri caratteri.